Chapter 13.0

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Mi mordicchio il labbro inferiore, cerco di distrarmi dal mal di testa lancinante che non mi permette di dormire nemmeno questa notte. Vedere Potter gridarmi contro con tutta quella rabbia mi ha davvero scombussolato, lui non è così. O forse mi sbaglio, lui è così. Aveva ragione, mi aveva dato più di una possibilità ed io avevo mandato a puttane tutto. Quindi, cosa mi aspettavo? Che il caro sottomesso che sembrava essere si sarebbe inginocchiato davanti a me, felice di parlarmi? Ero stato uno stupido, agire senza pensare non è una caratteristica affibbiabile a Draco Malfoy e mai lo sarà. Mi giro su di un fianco e fisso le tende verdi, scurite ancor di più per la mancanza di luce nella stanza. Lascio la presa sul mio labbro ed una gocciolina di sangue rosso intenso fuoriesce dal taglietto formatosi. Ci passo la lingua sopra assaporandone il sapore metallico. Avrei potuto continuare ad ignorare Potter, oppure, avrei potuto trattarlo ancora peggio. Entrambe le conclusioni sono pessime, ma sono pur sempre le uniche a cui sono arrivato. Alle volte sono invidioso di Potter, lui ha delle persone che gli vogliono bene e con cui può parlare senza preoccuparsi di nulla. Ed io, con chi potrei parlare? Blase è sicuramente il mio migliore amico, solo perché è l'unica persona che può essere all'altezza di essermi amico. Insomma, gli altri sono solo altri. E comunque, non abbiamo quel genere di amicizia alla Grifondoro. Perciò, la decisione è solo mia. Mi rigiro nel letto e sbuffo, perché deve essere sempre tutto così difficile. Io sono Draco Malfoy, insomma!!! Tutti vogliono essermi amico, Potter dovrebbe baciarmi il culo per questo mio improvviso cambiamento nei suoi confronti. Ridacchio leggermente, che pensieri stupidi mi frullano in testa. Nessuno vorrebbe essermi amico, sono: irascibile, testardo, con manie da protagonismo, fastidioso ed alle volte risulto anche maleducato. Ma ciò che mostro non è sempre la realtà. Crescendo ho imparato a "costruire un personaggio", solo con esso tutto sarebbe andato bene. Con ciò, non sto dicendo che sono un angelo grazioso e carino. Ho solo amplificato i miei difetti, magari anche definibili pregi. Poggio le dita sulla mia tempia ed inizio a massaggiarle delicatamente, ha sempre alleviato il dolore per qualche secondo. Vi starete chiedendo perché io non sia in infermeria, basterebbe un incantesimo di pochi secondi per finire il mio supplizio. Bene, la risposta non è facile. C'è qualcosa dentro di me che mi spinge a tenerlo, come se me lo meritassi. E si, lo merito eccome. Merito le sua grida, il mio mal di testa, la mia insonnia ed il mio mal umore. Ho causato io tutte queste cose e, di conseguenza, merito di soffrire. Dopo interi minuti passati a fissare la parte superiore del letto godendomi il leggero miglioramento del dolore, anche Piton si insinua nella mia mente. Potrebbe esplodere, un altro solo pensiero...Io non sono debole, posso essere tutto ciò che volete ma NON debole.

Debole.

Ammettilo, sei debole.

Sospiro e mi metto a sedere, avrei così tanto bisogno di uno sfogo, di qualcosa che mi faccia stare bene. Avrei bisogno di Potter. Poggio la schiena al muro, e mi chiedo istintivamente come i babbani reagiscano a questa tipologia di dolore. Come si chiama, cuore spezzato?

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Salve, come promesso, eccomi qui con un nuovo capitolo. Non è il massimo, me ne rendo conto. Voi cosa ne pensate? Vorrei scusarmi se ogni capitolo è completamente diverso, ma penso che la storia cresca con l'esperienze giornaliere di chi la scrive. Mi scuso, inoltre, se in questo capitolo stesso possano notarsi dei piccoli cambiamenti. Penso che dal prossimo capitolo in poi, inizieremo a trattare di argomenti abbastanza delicati come autolesionismo ed abusi vari. Spero che vi piaccia ancor di più!

-Giadsxx

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