Chapter 23.0

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"Che succede, Draco? Puoi parlarmi, per favore?" mi avvicino ancora di più a lui, mi sento strano ma capisco che è ciò di cui ho bisogno.

Blaise si gira, portandosi di fronte a lui e mi tira, con cautela, il cappuccio giù dalla testa. Rimango accecato per un secondo dalla luce diretta che mi arriva in faccia ma ci faccio subito l'abitudine, tengo lo sguardo basso, per la vergogna.

Un abbraccio,

Quanto può essere confortante un abbraccio? Finora non me lo ero mai chiesto, inutile farlo se non ne hai mai ricevuto uno.

La mano di Blaise mi accarezza dolcemente la schiena, in modo rassicurante e lascio che i miei muscoli si rilassino sotto quel dolce atto.

"Vuoi stare zitto ancora per tanto?" il suo tono è dolce ma mi riporta alla realtà, e se ci vedessero?

Mi scosto, non di scatto, non voglio rovinare il momento o faro incazzare. Mi sistemo meglio sull'erba e tengo il volto basso, mi vergogno di tutto il teatrino che ho alzato e per il modo in cui mi sono comportato.

"No" rispondo semplicemente.

Giocherello con le dita strofinandole alla morbida erba sopra cui siamo entrambi seduti, così verde e soffice, una carezza.

"Bhe, di qualcosa allora" si passa una mano sul volta e per quel secondo alzo lo sguardo su di lui, provo vergogna.

"Non so cosa dire, non voglio dire niente" scrollo le spalle, odio dover parlare di ciò, me ne vergogno e non so come poter esplicare la mia inutile debolezza.

Blaise si stiracchia poggiandosi meglio al tronco dell'albero e mi guarda sorridendo.

"Hai tante cose da dire e da spiegare, ti verrà qualcosa in mente, suvvia" il suo tono è calmo, continua a guardarmi ed alzo il mio sguardo per puntarlo al suo, non voglio parlare di Potter, assolutamente. Chissà cosa sta pensando, la sua calma sarà apparente. Proveniamo entrambi da famiglie importanti, è cresciuto anche lui con forti valori ed ora davanti a lui sarò solo un fallimento, una persona di cui vergognarsi.

"Da quanto tempo non mangi?" mi immobilizzo, cerco di restare calmo.

Non lo so, non lo so davvero. Un paio di giorni, nulla di che, avrei potuto fare di più e smettere di mangiare giorni prima.

Scrollo le spalle e continuo a ricambiare il suo sguardo indecifrabile.

"Non lo so" distolgo lo sguardo cercando altro da osservare.

C'è tanto verde illuminato dall'oro del sole, preferisco i giorni piovosi. Qualche studente fa una passeggiata ma non ci presta la minima attenzione, per fortuna.

"Un paio di giorni, non di più" dico con disinvoltura, alla fine, sotto sotto, sono fiero di quel poco che ho fatto.

"Perché?" mi risponde semplicemente, non ci sarebbe risposta più azzeccata.

Non lo so, mi verrebbe da rispondergli.

Mi sdraio, il prato a farmi da cuscino e l'erbetta a solleticarmi, che strana sensazione.

Spiegare a parole il motivo è complicato ma a riassumere tutto ci starebbe un semplice -mi faccio schifo-. Eppure non lo faccio, rimango in silenzio ignorando il tutto. Non voglio ammettere a voce alta questo pensiero, sarebbe come concretizzare la cosa ed io non sono pronto.

Lo sarò mai?

"Smetti di fare il cazzone, Draco. Vuoi parlare del sangue sulla camicia? Perché fai tutto ciò" si altera leggermente, quasi impercettibilmente.

"No" questo comportamento passivo-aggressivo mi avrebbe già mandato in bestia, ammiro la sua perseveranza.

"Andiamo in stanza, per favore." mi rimetto seduto, lo guardo, il suo viso è teso.

Faccio forza con le braccia e mi sollevo con qualche difficoltà, senza aspettare la risposta di Blaise.

Scuoto leggermente i miei vestiti e faccio cadere qualche filo di erba rimasto incastrato nel tessuto nero della tunica, nel mentre Blaise si alza e sbuffando fa lo stesso.

Mi sollevo il cappuccio e lo sistemo meglio per proteggermi dai raggi diretti del sole, questa è la scusa che mi do.

"Sappi che ci prenderemo una bella punizione per aver saltato tutte le lezioni" non pare arrabbiato.

"Non ti ho chiesto io di seguirmi tutto il tempo, anzi" è vero, ma sono grato che lo abbia fatto.

Camminiamo piano, Blaise mantiene il mio passo e mi sta vicino come se potessi cadere da un momento all'altro ma, io sto bene.

Siamo quasi vicino il castello e nella mia mente riappare la scena di Potter di prima, no assolutamente no. Questa cosa mi agita leggermente.

"Però mi hai preso tu per mano per scappare sotto quell'albero. Da chi poi, da Potter?" scrolla le spalle, non capendo.

Mi irrigidisco subito, non voglio assolutamente parlare di questo ora. Mi fermo, quasi vicino le scale di scuola e Blaise si ferma. Lo guardo, da sotto il cappuccio, il mio cuore inizia ad accelerare, la fronte a sudare. Non posso avere un attacco di panico ora, e non solo al suo pensiero, cazzo!

"Senti Blaise, perché non ci dividiamo? Io ho altro da fare, ed anche tu" cerco di mantenere il tono di voce più indifferente che riesco e non gli do nemmeno il tempo di capire ciò che ho detto che mi incammino nel verso opposto al suo.

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Ciao! Come state? Ogni tanto riappaio, per sbaglio. Spero che questo misero capitolo possa piacervi un minimo, io lo detesto un pochetto. Spero ci sia ancora qualcuno che legge la mia storia ://

Vi ricordo che per qualsiasi cosa, anche solo per chiacchierare, potete tranquillamente scrivermi su ig (@dottornessuno) e se non vi rispondo mandate più messaggi, sono scemina e non controllo mai.

-Giadsxx.

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⏰ Letzte Aktualisierung: Jun 24, 2023 ⏰

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