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"Capo, vostra moglie vi ha mandato un messaggio." Disse Jaemin per spezzare il ghiaccio, c'era troppo silenzio e lui non riusciva a stare zitto.

"Ignorala."

Quale uomo trattava così la moglie? Non voleva incolparlo senza sapere ma cosa avrà fatto mai.
Jaemin ci riflettè, ora era il segretario quindi avrebbe dovuto sapere tante cose, ma il capo non gli aveva detto nulla.

Era così anche con il signor Huang? Ora era curioso.

"Capo siamo arrivati, purtroppo vivo in un appartamento non in una casa fuori città, stasera dovrete sopportare qualche rumore."

Mark annuì, non gli dispiaceva sentire rumori. Quando viveva con tutti i suoi amici sentiva rumori diversi ogni notte, peccato che quello era solo frutto della sua immaginazione.

Scesero dall'auto, che Jaemin parcheggiò nei posti a pagamento così che nessuno potesse rubarla.

"Tu come torni a casa?" Chiese Mark.
"Con il pullman, ancora non posso permettermi una macchina."

Mark annuì, pagava poco i suoi dipendenti? Eppure due mila euro mensili non sono poco.

"Puoi usare questa, appartiene al segretario, ora tu lo sei quindi l'auto è tua." Jaemin sorrise contento, nessuno gli avevo mai regalato un'auto, allora anche il capo freddo poteva essere gentile.

Lo accompagnò nell'appartamento, si guardò intorno e stranamente il suo coinquilino non c'era, probabilmente stava facendo tardi a lavoro.

"Non ho una stanza degli ospiti, può dormire in camera mia e io dormo sul divano."
Mark annuì.

"Non cucini niente?" Lo guardò. Jaemin si mise subito all'opera, il segretario fa anche il cuoco? Quanto verrà pagato per tutto ciò.

Ricordava che il signor Huang vivesse in una bella villetta, questo vuol dire che viene pagato molto bene.

Era contento che per un po' avrebbe guadagnato di più, magari sarebbe riuscito a comprare un pc da gamer per giocare con il suo coinquilino.

"Che buon odore, non sapevo sapessi anche cucinare." Mark, seduto intorno al bancone della cucina, lo guardava con occhi brillanti. Era tanto che non mangiava qualcosa preparato in casa, sua moglie non sapeva cucinare e il suo vecchio segretario ordinava sempre d'asporto.

"Grazie, non vedo l'ora di farvelo assaggiare." Sorrise.

Mark decise di aiutarlo apparecchiando per due.

Jaemin servì del kimchi a tavola, già solo l'odore riempì le narici del canadese.
Gli ricordava così tanto Haechan, cucinava sempre per lui nella sua immaginazione.

Assaggiò e subito fece un'espressione triste, la cucina era estremamente simile. "Capo, c'è qualcosa che non va?"

"No, è che la tua cucina mi ricorda una persona." Disse con occhi malinconici.

"Davvero? Il mio coinquilino mi ha insegnato, lui ha un ristorante insieme ad un suo amico, la loro cucina è favolosa."

Ora si che Mark moriva dalla voglia di conoscerlo, questo coinquilino chi sarà mai? Perché gli ricordava una persona del passato?

"Grazie per questa buonissima cena, Jaemin." Mark lo ringraziò, il più piccolo non si aspettava che il suo capo fosse così gentile e simpatico. Gli altri dipendenti dicevano un sacco di cose errate su di lui, in realtà è davvero una brava persona.

"Capo," lo chiamò. "Come mai ignora i messaggi di vostra moglie, sarà preoccupata."

Mark sospirò. "Ho sempre ignorato mia moglie, il semplice fatto è che non la amo, sto pensando di chiedere il divorzio in realtà."

Mark tempo fa sposò Isyul per aiutare l'azienda del padre a rialzarsi, ma ora era diventato il CEO più popolare e ricco, non gli serviva il matrimonio combinato.

"Capisco, volete farvi una doccia? Vi preparo dei vestiti da indossare."

Mark annuì e lo ringraziò.

Ci voleva una doccia calda, voleva stare lontano da tutti, l'unica persona che desiderava non c'era più. Quindi che senso aveva continuare a vivere?
Aveva raggiunto l'orlo del successo, ora che altro mancava?
Trovare l'amore probabilmente... o dare dei figli alla moglie ma non poteva e non voleva.

Non amava Isyul, non l'aveva mai amata.

Uscì dalla doccia e indosso i vestiti che gli aveva lasciato Jaemin.
Sorrise, era un bravo segretario.

Aprì la porta per andare a dormire finché non sentì una strana voce.

"Haechannie ma dove sei stato? Ci hai messo un secolo."

"Nana, mi stai schiacciando."

Rimase sull'orlo della porta a bocca aperta.

"Hyuck, cosa ci fai qui?"

----- Spazio Autore ------

Surprise. Haechan non è morto O ALMENO COSÌ SEMBRA.

No dai scherzo, non è morto. E presto scoprirete cosa è davvero successo.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Ci vediamoo.

-Hilary

Illuminato dalla luna - JohntenWhere stories live. Discover now