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"Dove la porto, principe?" Mark sorrise alle parole del suo autista.

Anche se il pensiero di Haechan riempiva ancora la sua mente, Jaemin riusciva a distrarlo.

Avrebbe tanto voluto innamorarsi di lui, per mettere fine alla sua sofferenza durata anni.

Dopotutto forse i suoi amici e la sua ex moglie avevano ragione.

Haechan non lo amava e mai l'avrebbe amato. Eppure sembrava ci fosse qualcosa quel giorno a casa sua.

Probabilmente era stata una pura casualità. Haechan non voleva amarlo, non si ricordava nemmeno di lui.

"Markie, stai bene? A cosa pensi?" La dolce dolce del fidanzato lo risvegliò dal tornado di pensieri dentro la sua mente.

"A nulla, portami a questo indirizzo, tesoro", arrossì all'improvviso nominativo, ancora non riusciva ad abituarsi a tutte quelle attenzioni e dolcezze.

"Johnny?" Mark annuì, "vorrei ritrovare i miei amici."

Voleva riportare il passato nel presente e l'unico modo era ritrovare il suo migliore amico.

Ringraziò mentalmente Renjun per essere riuscito a procurarglielo, quell'uomo era davvero oro, anche per questo era puramente convinto che lui si sarebbe preso perfettamente cura di Haechan.

"Sei così carino, hyung. Dopo posso tirarti le guance?" Il più grande ridacchiò, "dopo vieni a casa mia."

Jaemin accettò subito l'offerta, senza pensarci due secondi.

Arrivati all'indirizzo indicato sul foglio, lasciò il suo amante, "ti mando un messaggio appena finisco, tu svolgi che i compiti che ti ho assegnato."

Gli lasciò un dolce bacio sulle labbra  prima di andare via, il minore gli sorrise, "stai attento."

Ingoiò la saliva, dirigendosi verso la porta. Dal nome indicato sul campanello, sembrava trovarsi nel posto giusto.

Sperava di non fare cattive visite, Johnny potrebbe aver ospitato la sua ex moglie, e lui non voleva rivederla.

Suonò al campanello lentamente, l'ansia e la paura lo stavano devastando. Pensava che Johnny potesse cacciarlo via, sperò con tutto sé stesso che una cosa del genere non accadi.

Un attimo dopo la porta venne aperta.

Il dolce volto di Ten lo fissò in silenzio per qualche secondo, "Mark?"

"Mark!" Urlò, abbracciandolo subito. Le lacrime scesero sulle sue guance a una velocità impressionante. Nemmeno il più piccolo riuscì a trattenere le sue.

Lo strinse forte, "sei tornato, ti ricordi di me? Io sono Chittaphon, mi chiamate tutti Ten." Asciugò velocemente le sue lacrime, "certo che mi ricordo di te, ricordo tutto come se fosse ieri."

Ten si lasciò andare alle lacrime per la millesima volta, lo riabbracciò.

"Sono contento che tu sia qui, non puoi immaginare quanto."

Non si aspettava una reazione del genere, eppure loro due non erano tanto legati.

"Johnny è in casa?" Chiese, staccandosi piano.

Il tailandese lo fece accomodare in casa, "è in camera sua, ultimamente piove molto, quindi non riesce sempre ad uscire."

Entrando notò come la casa fosse ordinata, pulita e profumata, simbolo che qualcuno pulisse ogni secondo della giornata.

Lo stile era molto moderno, ma certamente non poteva mancare il tappeto peloso, un plaid a forma di gatto sul divano, una busta di patatine e la quinta puntata di Fate, fermata sullo schermo.

Illuminato dalla luna - JohntenTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon