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Una settimana di pioggia.

Si sentiva così immune, non riusciva a curarlo dalla sua malattia.

La paura era ancora riversata in lui e Ten non poteva eliminarla.

"Hyung, potrei parlare con Johnny?" Il tailandese annuì, facendolo accomodare in casa.

Non avevano spesso delle visite. Era così felice di poter rivedere il volto di Haechan. Per quanto fosse diverso da quel che ricordava lui era lì.

Haechan era collegato a Johnny in qualche modo. Solo vederlo gli aveva sbloccato i sentimenti che provava per Mark.

Sapeva di amarlo. Non c'erano dubbi al riguardo.

Ma Mark non era suo e non poteva rapirlo e chiuderlo in cantina.

Poteva solo guardarlo da lontano.

"Sapevo che mi avresti cercato", una piccola risatina attirò il minore.

Chiuse la porta alle sue spalle, l'americano era disteso sul letto con un asciugamano bagnato sulla fronte. Aveva la febbre a causa dei continui incubi e ricordi inerenti alla pioggia.

Le sue lacrime e urla impedivano anche al marito di dormire, lo facevano sentire così inutile. Non riusciva ad aiutarlo.

"Johnny hyung, tu mi hai salvato la vita." Gli sorrise, correndo ad abbracciarlo.

"Hai ricordato i tuoi sentimenti per Mark? Lui non ha mai smesso di amarti e tu non l'hai mai odiato. Volevo solo che tu riuscissi a trovarlo." Lo strinse forte, "Isyul non vi impedirà di stare insieme, non preoccuparti."

Gli accarezzò i capelli dolcemente, "Mark è fidanzato."

"Haechan, fidati quando ti dico che ti ama. Lo ha fatto per così tanto tempo, stare con Jaemin da così poco non avrà sicuramente cancellato i sentimenti che prova per te."

Cercò di farlo riflettere, sapeva bene che Mark lo amava ma come poteva spiegarlo a Jaemin?

"Tu mi hai dato un rene, perché l'hai fatto?" Johnny gli sorrise, "perché la prima volta che ho visto Mark così felice e innamorato è stato quando ti ha incontrato."

Gli voleva così tanto bene, un'amicizia così bella come la loro era dura a terminare.

"Posso riprendermi Mark?" Johnny annuì, "lo ami e lui ti ama, in sostanza è già tuo."
Haechan lasciò la casa in fretta, dirigendosi velocemente dal suo amato. Sperando di non trovarlo con un altro, e l'altro era inteso Jaemin.

"John?" Entrò in camera il tailandese, per lavare il marito con un'asciugamano.

"Ten", lo fissò per poco, sembrava quasi fossero sull'orlo del precipizio, "tu mi ami, vero?"

Spalancò gli occhi, si girò subito verso di lui per afferrargli il volto, "qualsiasi cosa ti stia girando per la mente, cancellala."

Gli spostò i capelli attaccati alla fronte a causa del sudore, "io ti amo, sei la persona più importante della mia vita. Anche se ultimamente ce la passiamo piuttosto male, io ti amo e non ho alcuna intenzione di lasciarti."

Non riuscì a trattenere le lacrime, tirò il più piccolo tra le sue braccia, "mi dispiace."

"Non è colpa tua, sono io a non essere abbastanza forte da proteggerti." Si staccò lentamente dalla stretta, "invece sei importante per me. Ten, io senza di te non potrei mai andare avanti. Ti amo così tanto."

Gli baciò le labbra, "anche io ti amo." Appoggiò la fronte sulla sua, "vogliamo vedere se è scesa la febbre?"

Il maggiore annuì, preparandosi a ricevere l'ennesimo bacio della giornata.

Era così fortunato ad averlo ancora al suo fianco.

Ten non se ne rendeva conto, ma bastava un sorriso a far sentire meglio il più grande.

-Hilary

Illuminato dalla luna - JohntenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora