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Piove a dirotto, un silenzio tombale riempì la stanza buia.

Delle lacrime silenziose scivolarono sul suo volto, cercò in tutti i modi possibili di non emettere suoni.

Nessuno doveva ascoltare, nessuno doveva riconoscere il dolore.

Appena noti delle lacrime calme, con una lenta caduta, immagini il peggio.

Un pianto silenzio poteva solo essere un dolore trattenuto.

Il rumore di una porta che sbatte fece alzare lo sguardo al ragazzo.

"Ten", il più piccolo corse verso di lui, senza fiato, "John, sono qui."

Urlò di dolore appena venne circondato da due piccole braccia. Ten era minuscolo confrontato a lui ma riusciva a proteggerlo e consolarlo come nessuno era capace di fare.

"Ten!" Urlò di nuovo, "sono qui."

Lo strinse forte, una mano accarezzò la schiena, gli sussurrò delle parole dolci nell'orecchio per distrarlo.

Restarono in silenzio per qualche minuto, qualche minuto che in compagnia di Ten passò talmente veloce da dimenticare la pioggia.

"Quanto sei carino", gli prese il volto per lasciargli un bacio bagnato dalle lacrime. Il tailandese gli sorrise, asciugandogli le gocce incollate sul suo volto.

"Scusa il ritardo." Il suo ragazzo sorrise dolcemente prima di stringerlo forte, "ti amo."

Ten asciugò le sue stesse lacrime senza farsi notare, "anche io ti amo."

-Hilary

Illuminato dalla luna - JohntenHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin