Capitolo 24

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Strinse i denti e con tutto il proprio autocontrollo prese West per le spalle e la obbligò a fermarsi.
«Ho paura di rovinare tutto e perderti.» lo disse senza rendersene conto. Voleva dire qualcosa per fermarla, forse qualcosa di simile, ma non pensava sarebbe uscito così. Non era d'accordo con le proprie emozioni, non era d'accordo col proprio corpo, non era d'accordo con le parole che aveva detto, che la facevano sembrare più coinvolta di quanto fosse.
Non voleva essere così con lei, non voleva usarla in un momento di fragilità per divertirsi, e non voleva nemmeno farsi manipolare dandole ciò che da sempre voleva.
«Ho promesso ad Adeline di prendermi cura di te.» seppe di aver detto la cosa peggiore che poteva pronunciare l'esatto istante dopo, quando ormai era troppo tardi per rimangiarsela.

Elizabeth si fermò ed ammutolì. Qualcosa al suo interno dilaniò e sentì il bisogno di fuggire, sentendosi, per la prima volta in vita sua, ridicola per essersi comportata così. Dayana riconobbe l'offesa e il dolore sul suo volto quando scese da lei e fece qualche passo lontano.
«Quindi è per questo che fai tutto questo? Solo perché te lo ha chiesto lei. Quindi avevo ragione. Sei solo un'ipocrita, un'egoista che cerca di guarire dal proprio senso di colpa. Non te ne frega un cazzo di me…»
Dayana si era già sentita dire cose del genere in passato, ma quella volta era diverso; il suo tono non era duro, non era rabbioso, era solo deluso e ferito, ferito per davvero.
Solo in quel momento il pensiero che Elizabeth potesse essere in qualche modo innamorata di lei sbucò nella sua mente. Si era sempre e solo concentrata sulla parte sessuale, sul bisogno di West di controllare col sesso, sulla sua incapacità di creare una relazione senza sessualizzare l'altro. Non aveva mai pensato, nemmeno una sola volta, che West potesse provare dei sentimenti reali per lei e quel pensiero la scioccò.

Rimase senza parole mentre Elizabeth offesa le dava le spalle aspettando una sua risposta, ma Dayana non sapeva che dire. Quella scoperta cambiava ogni cosa, rendeva nullo tutto ciò che credeva di Liz e sbagliato il modo in cui si era da sempre relazionata con lei. Le sue convinzioni si sbriciolarono, rendendola insicura riguardo alla realtà. C'era troppo poco tempo e troppe cose a cui pensare.
«Non è così.» riuscì solo a borbottare distratta. Affermare che teneva a lei significava darle false speranze? Cosa provava Liz per lei? Da quanto lo provava? Era solo Adeline a legarle? Stava proiettando Adeline in lei? Era perché non aveva nessun altro? Tutte quelle attenzioni che le aveva dato, tutti quei flirt in realtà non erano altro che il suo modo impacciato di approcciare alla ricerca di qualcosa di più profondo? 
Ma soprattutto, perché non ci aveva mai pensato prima? Si incolpò sentendosi stupida.

L'idea che Elizabeth le fosse romanticamente esposta la terrorizzò. Sentì di avere una sfilza di responsabilità in più nei suoi confronti. Sentì le mancanze ed aspettative di Liz pesare su di sé tutte insieme e non si sentì in grado di sostenerle. Forse Elizabeth non era l'unica ad essere terrorizzata dall'intimità.

«Tutto qui?» la delusione sulle corde vocale di West la rimproverò.

«Liz… ma provi qualcosa per me?» lo chiese diretta, come faceva spesso quando non era certa di capire, quando preferiva risultare inopportuna al covare dubbio.

Jade si pietrificò a quella domanda. Tremò. Si sentì accusare come colta sul fatto, si sentì denudare delle proprie difese tutto insieme ed incolpare per la propria sensibilità. In un altro contesto avrebbe avuto l'energia per scoppiare a ridere e ripeterle che di lei proprio non le fregava niente, ma la domanda la folgorò, perché era la stessa che stava ignorando nella propria testa e la fece tentennare quel che bastava per rendere il silenzio stesso risposta.

Dayana si alzò in piedi e Liz si girò verso di lei leggendo nel suo volto che ormai aveva capito.
«No.» le rispose guardandola in faccia, ma era troppo tardi. Qualsiasi cosa avesse detto sarebbe suonata come una scusa leggera, di cartapesta, frantumabile al primo soffio di vento. I suoi occhi ghiaccio spaventati la fissavano aperti, ripieni di paura e disperazione.

Dangerous Teacher II OssessioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora