33. Olivia

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-Ciao, mio piccolo amore- sussurrai alla mia bambina mentre Liam me la poggiava delicatamente tra le braccia. Era un piccolo batuffolo di appena tre chili, con gli occhi chiusi e il naso piccolo, la boccuccia a forma di cuore.
-Hai un sacco di capelli- sussurrai

Mi trovavo finalmente in camera, ma ero distesa perché non mi era possibile alzarmi per via del taglio cesareo.

-Come volete chiamarla? Devo ancora scrivere il nome sul foglio della culletta- chiese Liam -ci vuole un bel nome per una principessa del genere-

Harry stava seduto su una sedia a pochi metri da me, quando gli venne il lampo di genio:
-Uhm... che ne dici di Hailey? Hailey Styles mi piace- disse Harry. Lo fulminai con lo sguardo. Era un nome assolutamente ridicolo, quasi quanto il suo.

-Jennifer- disse Veronica, fissando il viso della bambina.
Già. Veronica. La ragazza di Harry.
La sera prima che rompessi le acque e finissi in ospedale lui mi aveva scopata, forse anche velocizzando il processo, e avevo dato per scontato che saremmo tornati insieme.
Ma oggi, dopo appena qualche ora dal parto, me li ritrovavo davanti entrambi a contribuire sulla scelta del nome di mia figlia. Situazione surreale.

-Grazie per il tuo intervento, Vee- Harry alzò gli occhi al cielo e lei ridacchiò, avvicinandosi a lui. Si sedette sulle sue cosce, cercando le sue labbra. Si diedero un bacio a stampo ma abbastanza passionale e lungo, uno di quelli che ti fa distogliere lo sguardo. Ed io lo feci, posando gli occhi su quella che avrei chiamato...

-Olivia. Per gli amici Olly- dichiarai -benvenuta al mondo, Olly- baciai la guancia soffice e minuscola, ancora incredula di aver portato in grembo e messo al mondo un essere umano. La vita è strana.

-Olivia- Harry rifletté -è bello-

-Sì, anche a me piace- Veronica espresse il suo parere assolutamente non richiesto, ma almeno non aveva detto nulla di inopportuno

-Olivia! Bellissimo!- urlò quasi Liam sorridendo -lo scrivo subito-

-Auguri, papino- sussurrò Veronica all'orecchio di Harry, lui le strinse la coscia in risposta, con la sua mano tatuata adornata da anelli dorati. Volevo ucciderli entrambi. Prendetevi una stanza cazzo.

Liam guardò loro, poi me, e poi di nuovo loro. Si schiarì la voce -Penso che l'orario delle visite sia finito- interruppe i piccioncini, che contemporaneamente fissarono Liam e poi l'orologio bianco sulla parete

-Pensavo mancassero dieci minuti, Liam- disse Harry, alzando un sopracciglio -andiamo, vuoi davvero cacciare i tuoi amici?-

-Regole dell'ospedale- Liam fece spallucce andando alla porta, per poi aprirla -Se vuoi salutare prima la bambina puoi farlo-

-Che cazzate- Harry scosse la testa -non hai mai rispettato le regole dell'ospedale con noi- spinse via Veronica facendola alzare, lui la seguì avvicinandosi a Liam

-Con Mia- puntualizzò Liam -l'ho sempre fatto per Mia- fece un sorrisetto falsissimo -adesso, per favore, devo accompagnarvi fuori se non volete salutare Olivia-

-Ah, davvero? Ti ci vuole così tanto per scoparti una ragazza?- Harry si avvicinò ancora di più all'infermiere, che se ne stava ancora affianco alla porta aperta con la mano sulla maniglia

-Harry- Veronica afferrò il retro della maglietta di Harry, cercando di tirarlo verso di lei -andiamo e basta, Mia sarà molto stanca e deve riposare- disse lei con tono severo

-Già, Mia è molto stanca, per questo vado- Harry venne verso di me tenendo gli occhi fissi su Liam, che se ne stava sempre lì impalato

Diede un bacio delicato sulla testolina di Olivia, e poi guardò me, ma io non guardavo lui. Ero semplicemente sconvolta e schifata dalla scenata che era appena successa.

Mia's Coffee - Harry StylesWhere stories live. Discover now