29. Mutandine bianche

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Liam mi sorrise ed io non riuscii a ricambiare, guardando Harry, che mi guardò e poi si girò verso Liam. Lo guardò di sfuggita e si girò di nuovo verso il bancone, poi forse riflettè, il suo sguardo diventò un cipiglio e, di nuovo, si girò a guardare Liam, tenendo i suoi occhi fissi su di lui e seguendolo fino allo sgabello vicino a Mark.

-Adesso ho capito- Harry si alzò, camminò verso la porta guardando Liam con aria di sfida e gli diede un piccolo spintone con la spalla. Katy ed Effy si guardarono per poi abbassare lo sguardo sui loro tè, Liam si appoggiò al bancone mentre Harry sbatteva la porta d'ingresso alle sue spalle.

-Ma che cazzo stai combinando?-sussurrò Mark guardandomi con le sopracciglia alzate. Io scossi la testa e sentii immediatamente un piccolo dolore al basso ventre. Mi toccai istintivamente la pancia e gli occhi di tutti si spalancarono

-Stai bene?- Liam si avvicinò, girando intorno al bancone per avvicinarsi

-Sì, credo. Sono i normali dolori che vengono nelle prime fasi della gravidanza- ma poi un'altra fitta, più forte,  mi colpì e mi piegai in due

-Vieni, ti porto in ospedale- Liam mi prese la mano -ce la fai a camminare o ti porto in braccio?-

-Ce la faccio, credo- camminai debolmente e arrivammo fuori. Vidi Harry che stava entrando nella sua auto posteggiata giusto davanti al mio locale, ma che spalancò gli occhi vedendomi.

-Salite- disse lui restando con una gamba dentro la macchina

-Vuoi?- disse Liam ed io annuii

Entrai e mi adagiai debolmente sui sedili posteriori mentre Liam entrava subito nel posto del passeggero.

-Che succede? Ti senti male?- Harry accese immediatamente l'auto e sfrecciò via dalla caffetteria

-Ha dei dolori che potrebbero essere normali ma che potrebbero anche non esserlo, per questo voglio assicurarmi che sia tutto okay- Liam parlò al posto mio mentre le fitte si facevano sempre più forti ed ebbi veramente paura di perdere il bambino.

Harry strinse le mani nervosamente sul volante e notai che mi guardava continuamente dallo specchietto retrovisore.

In pochi minuti fummo all'ospedale e Harry mi aiutò a scendere. Entrammo al pronto soccorso e io mi sedetti nella prima sedia che vidi nella sala affollata, appena vicino alla porta. Harry rimase al mio fianco mentre Liam si avviò alla reception.

-Dean, passami il camice e il cartellino, velocemente- Ordinò Liam al collega. Lui scosse la testa in segno di stupore ma fece come gli disse. Liam indossò velocemente il camice, mise il cartellino di riconoscimento e fece segno a me ed Harry di andare verso di lui. Mi alzai debolmente ed Harry mi tenne per il braccio mentre Liam tirava una sedia a rotelle da dietro il bancone. Mi sedetti subito su essa e gemetti per il dolore. Guardai Harry e Liam che si lanciavano occhiate preoccupate mentre Harry mi spingeva verso l'ascensore che Liam aveva appena chiamato. Entrammo dentro e Liam premette il tasto che ci avrebbe portati al nono piano. Ginecologia.

-Se avessimo dovuto aspettare tutto il turno del pronto soccorso, avremmo visto questo ascensore domattina- disse Liam. Le porte si aprirono ed io continuavo a contorcermi per i dolori, Harry mi spingeva seguendo Liam che ci portò nella stanza in cui avevo fatto la prima visita ginecologica

-Mila, fai immediatamente un'ecografia alla mia... amica-

-Mi hai spaventata, cazzo! Che succede?- la dottoressa si alzò dalla sua poltrona e venne verso di me -hai molto dolore, Mia?-

Io annuii non riuscendo neanche a parlare

-Vieni, mettiti sul lettino- mi prese per le mani e mi aiutò ad alzarmi, e mi sostenne fino al lettino. Mi sedetti -ragazzi, ci vediamo dopo- disse lei

-Io voglio restare- disse Harry. La dottoressa mi guardò ed io annuii.

-Togliti pure i pantaloni e gli slip, allora- disse lei mentre Liam mi lanciava un'ultima occhiata e si chiudeva la porta alle spalle, lasciandoci.

-Faccio io?- sussurrò Harry ed io annuii ancora. Mi tolse velocemente le scarpe per poi abbassare i miei leggins neri da lavoro. Abbassò anche le mie mutandine bianche e notai subito il mio incubo peggiore su esse.

Erano macchiate di sangue.

La dottoressa vide immediatamente le mutandine e io scoppiai a piangere. Lei mi accarezzò i capelli e annuì

-Tesoro, potrebbe significare tutto ma potremmo ancora fare qualcosa. Ti prego, lascia che ti visiti- disse lei ed io annuii singhiozzando. Alzai le gambe e le inserii negli appositi spazi e la dottoressa mi infilò il macchinario ecografico

Harry mi prese la mano ed entrambi osservammo lo schermo. Vidi immediatamente il cerchio nero che avevo visto la prima volta ma dentro esso c'era una macchia bianca che sembrava un gamberetto.

La dottoressa ingrandì la zona e in tutta la stanza riecheggiò un rumore: era il battito del cuore di mio figlio.

Scoppiai di nuovo in un pianto, ma di felicità e la dottoressa sorrise. Harry mi lasciò la mano e alzai lo sguardo verso di lui. L'aveva fatto perché stava asciugando le lacrime cadute sul suo viso. Mi abbracciò e mi diede un bacio sulla testa mentre la dottoressa continuava a fare la visita prendendo le misure del bambino.

Tolse il macchinario dalla mia vagina e si allontanò, andando alla scrivania

-Puoi rivestirti, cara- disse lei ed io annuii. Scesi dal lettino ed Harry mi aiutò a rivestirmi. Ci sedemmo davanti la scrivania e la porta si spalancò, rivelando Liam

-Scusate, devo avere una notizia. Tutto bene?- era così agitato che mi dispiacque per lui. Avevo fatto preoccupare tutti.

-Tutto bene, Liam, adesso esci- disse la dottoressa e lui annuì facendo un sospiro di sollievo. Chiuse di nuovo la porta -Molto probabilmente i dolori e quel sangue sono dovuti allo stress, un'intensa attività fisica o sessuale, e altri molti fattori, ed è per questo che scriverò in questo foglio tutto ciò che devi e non devi fare e una cura per almeno un mese, poi verrai di nuovo qui e vedremo se devi continuare o puoi vivere tranquillamente la vita, okay?- spiegò lei ed io annuii.

***

-Quindi starai qui a casa di tua mamma per tutto il mese?- mi chiese Tiara sorseggiando il suo caffè sul divano

-Bhe, in realtà per tutta la gravidanza, e chissà ancora per quanto, ho lasciato la casa ai proprietari- feci spallucce

-Mi dispiace davvero che sia finita tra te ed Harry! È possibile che se ne vada in giro ad ingravidare donne per poi lasciarle?- disse e la guardai spalancando gli occhi.

Mia madre si affacciò dalla porta, anche lei con un'espressione scioccata

Ma comunque scoppiammo a ridere tutte e tre.

Mia's Coffee - Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora