30. Ellie

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Spazio autrice
Siamo già a 30? Scrivo questa storia da anni ed è incredibile pensare che invece per Mia siano trascorsi soltanto alcuni mesi.
Comunque, ringrazio chi legge questa storia. Riconosco che non sia chissà che cosa, magari ci sarebbe tanto da rivedere e correggere, ma per me è come se fosse una figlia! La amo così tanto.
In ogni modo, vi incoraggio a commentare e mettere una stellina, così capisco se quello che scrivo vi piace o no! Per me è molto importante capire i vostri pareri, buoni o brutti che siano, ed accetto molto volentieri critiche e consigli per migliorarmi. Inoltre, non mi darebbero fastidio neanche spunti per la trama! Io sono qui, scrivetemi.
Grazie, adesso vi lascio al capitolo❤️

***

I mesi stavano passando bene, ero quasi alla fine della gravidanza ed ero stata lontana dal lavoro, stress e situazioni scomode.

Avevo tagliato i ponti con tutti, persino con i miei dipendenti che erano ormai gli unici a gestire interamente il locale. Lo facevo solo ed esclusivamente per il periodo della gravidanza, perché non potevo più permettermi di rischiare la salute di mio figlio che per me veniva prima di ogni cosa.
Non avrei mai pensato che "qualcuno" avesse mai potuto distrarmi dal mio lavoro, dalla mia carriera e dai miei amici ma a quanto pare... la vita era proprio imprevedibile, giusto? Avevo avuto l'occasione di scoprirlo e riconfermarlo più volte nell'ultimo anno.

-Quindi, hai deciso? Lo porti in ospedale o lo lasci a casa per quando tornerete?- mi chiese per l'ennesima volta Harry, risvegliandomi dai miei pensieri. Sventolò davanti i miei occhi la tutina grigia davvero, davvero piccola ed io scossi la testa

-Lasciamola qui- gli dissi e lui annuì, ripiegandola per poi sistemarla con cura dentro il cassetto del nuovo armadio che aveva comprato per il/la bimbo/a. Sì, non sapevamo ancora il sesso.

*Quattro mesi prima*

-Vorrei un po' d'acqua, ho troppa sete- dissi io ad Harry

-Ed ecco che abbiamo proprio...- iniziò Mila

-No! No!- urlai, interrompendola. Dallo spavento, tolse il macchinario dalla mia pancia che era cresciuta abbastanza nell'ultimo periodo

-Che c'è?- urlò

-Non vogliamo sapere il sesso- disse Harry e lei sospirò -non vogliamo basare tutto intorno al sesso di nostro figlio, anche perché, che senso avrebbe eccitarsi di avere un maschio o una femmina? Nostro figlio può essere quello che vuole, a noi non importa davvero-

-Non so come facciate a non essere curiosi, ma okay- fece spallucce la dottoressa ormai mia amica e Liam ridacchiò dall'altra parte della stanza

-Potresti smetterla di ridacchiare come un coglione e venirci ad aiutare? La madre del mio bambino vorrebbe un po' d'acqua, grazie- disse Harry a Liam, ma aveva un sorriso stampato sulla faccia

-Harry, da quanto ci conosciamo noi due?- chiese Liam, venendo verso di noi

-E che ne so? Tipo quattro mesi?- disse Harry alzando un sopracciglio

-Bene, in questi quattro mesi non hai ancora capito che sono un infermiere e non un cazzo di cameriere?- disse Liam, e tutti e quattro scoppiammo a ridere.

*Presente*

-Ma tu ci pensi? Avrò un altro figlio- rifletté Harry, guardando la mia pancia -wow- avvicinò le mani verso la pancia ingombrante, forse non l'aveva mai toccata negli ultimi otto mesi. Eravamo rimasti amici, ma amici sul serio. Mai nessun contatto intimo, bacio, o parola romantica. Avevamo soltanto un bellissimo rapporto come genitori di un bambino, ma niente di più.

Mi stava bene, insomma, dopotutto Harry aveva intrapreso un'altra relazione due mesi fa e la sua ragazza era molto carina.

Mia's Coffee - Harry StylesWhere stories live. Discover now