Ricordo futuro - V - Lettera Cardo

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Ciao Romeo, amore mio

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Ciao Romeo, amore mio.

Non faccio altro che pensare alle tue parole e a quello che mi ha detto Gavril. Non ha alleggerito molto la pillola, anche se sta cercando in tutti modi di rincuorarmi sulla tua sorte.

No, non ha senso usare gli alati nella falconeria solo perché hanno le ali e la vista dei rapaci del mondo originale, perché gli umani non lo capiscono? Ho la sensazione che l'errore più grande l'abbiano fatto proprio gli archi neri, quando ci hanno differenziati in gruppi. Loro hanno usato definizioni che nel mondo originale si relegano solo agli animali, e da uomini alati, ci hanno fatti diventare uccelli. Belli da esporre, da usare per la caccia, e non mi stupirei di scoprire che tra i petti di pollo che vendono al mercato ci sia anche un qualche pezzo di noi. D'altra parte, gli umani hanno dimostrato più di una volta la loro voracità nei confronti dei cetacei.
Comunque nessuno dovrebbe essere torturato per fare quello che non vuole. Ma che cosa me lo chiedo a fare? Che quelli non capiscono un cazzo è risaputo.
Mi brucia il petto dalla rabbia e dalla paura, non posso immaginarti soffrire alle loro torture, resistere fino alle fine solo per me e, a conti fatti, ho la sensazione che la mia presenza crei più dolore che gioia.

Mi si sta spezzando il cuore, Romeo.

Sono stato al fiume, facevo fatica a rilassarmi e ho provato a esplorare un po' la riva. Ho trovato il nostro ponte; quello piccolo, ricordi? Quello con i giunchi alti, dove ci nascondevamo a fare l'amore. Mi è venuta in mente quella volta che era arrivata una famiglia di polli e lo aveva attraversato. Sto ridendo: vedo ancora la tua faccia mentre cerchi in tutti i modi di tapparmi la bocca con la mano per non far sentire i miei gemiti.

Già, io indiscreto, giusto? Ma sai anche tu che noi piccolini facciamo tanto baccano. Pensando a te sono riuscito finalmente a lasciarmi andare, è curioso come lo stesso pensiero mi faccia affogare e mi salvi ogni volta dal cadere.
Pensavo di avere trovato il modo per diventare forte, ma poi è arrivato un centauro. Mi ha visto anche se ero ben nascosto fra i giunchi, ma lui era già in acqua fino al garrese e non sul ponte.

Mi sono spaventato, mi guardava in modo strano: ho notato che ha fissato a lungo l'ala dove mancano le piume e si è offerto di aiutarmi a lavarla... io sono scappato, fortuna che non mi ha inseguito: mi avrebbe potuto rompere.
Non mi sento al sicuro senza di te, ma sarò forte te lo prometto non voglio deluderti e non voglio che ti preoccupi più del dovuto, a costo di stare chiuso in casa tutto il tempo.

Ah, mio tutto, non immagini la gioia che ho provato quando ho visto i documenti. Gavril faceva tutto il misterioso (a proposito, poi ti devo dire una cosa su di lui). Sono ufficialmente solo tuo (lo ero anche prima lo so) e tu sei solo mio, adesso. Mi sembra ancora impossibile che tu abbia notato un tipetto come me che non sa far quasi nulla, se non metterti in imbarazzo con il suo cinguettare.

Dunque, Gavril, so che tu ti fidi ciecamente di lui, ma sono convinto che aspetti solo il momento opportuno per possedermi, letteralmente. E ogni volta che mi viene a trovare per darmi tue notizie temporeggia, credo che voglia che il Diavolo ci noti assieme e ci unisca. Sto coprendo il foglio mentre scrivo, sono terrorizzato che in qualche modo lui possa leggere e fare di me la colpa di una disgrazia.
Gavril fa le sue solite battutine volgari e io non le ho mai trovate tanto divertenti, lo sai, in più adesso manchi tu a farmele sopportare.

Poi la cincia di sotto, è da quando non ci sei che non si fa vedere; prima era sempre qua a chiedere la farina. Non è normale, vero?

Conto i giorni, quanti ne mancheranno al tuo ritorno?

Ho deciso che accenderò una candela e la metterò fuori dalla finestra ogni notte; tranquillo, chiuderò bene gli scuri prima del Coprifuoco. Chissà che nel buio della notte un po' del mio amore non possa raggiungerti, in quella merda di cella.

Ti amo, mio tutto, e ora lo sa tutto il Bosco.

Cardy

PS.. Per favore, dai poca confidenza a quel mostro drogato che sta in cella con te, che mi è già salita l'ansia.

L'altra parteWhere stories live. Discover now