Ricordo futuro - VII - Lettera Romeo

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Piccolo mio,ci siamo

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Piccolo mio,
ci siamo. Non ho capito bene, perché mi hanno fatto uscire prima dall'aula del giudizio, ma Gavril mi ha detto che devo prepararmi. La prossima volta che verrà mi porterà da te.

Oggi il tempo è passato troppo in fretta. Devo scrivere veloce o Gavril partirà senza lettera, non metterebbe a rischio la vita per un foglio di carta, ed è tanto paziente solo perché sa il valore che ha per te.

L'arco bianco mi ha sorriso, Gavril dice che è un buon segno. Ti rendi conto che ho visto un arco bianco? Non mi sono mai sentito così piccolo, quando sarò a casa ti racconterò i dettagli.

Gavril ha insistito troppo nel dire che stai bene, non mi ha convinto e gliel'ho chiesto tre volte, perché sai quanto è facile trarlo in inganno. Non è mai riuscito a guardarmi negli occhi mentre lo diceva. In più non ha fatto nessuna delle sue battutine, ma forse lo ha messo anche in difficoltà il giudice: lo guardava con insistenza e ho pensato che lo avrebbe fatto esplodere lì.

Ascolta Cardo, cerca di non farti prendere dal panico: un centauro non può volare, non sarebbe mai riuscito a prenderti e non ho mai sentito di uno di loro che abbia molestato un passero. Lo sanno tutti che siete fragili, non credo che avesse cattive intenzioni.
E non temere nemmeno per l'uomo che era in cella con me: è morto quasi subito. Quella droga doveva essere davvero potente. Però a volte sento formicolare le spalle come se degli insetti ci camminassero sopra e lui diceva di vedere cose ovunque. Per un attimo mi è quasi venuto il dubbio che avesse ragione; non era cattivo, solo un poveraccio.

Gavril pensa che io sia stato violento e ormai ho capito che lo pensi anche tu; fa male, sai?
Mi stavano vendendo come si fa con una capra ed ero chiuso in una gabbia. L'unico momento che avevo per fuggire era quello in cui avrebbero dovuto trasferirmi da una gabbia all'altra. Non ho colpito quell'uomo per ferirlo, solo per tenerlo lontano. Mi stringeva il collo e tirava la corda che mi legava i polsi, portare in avanti le mani era l'unico modo; affondare le unghie l'unica arma... fa male.

Non ho più tempo, ma fra poco potrò chiuderti fra le mie ali.
Ascolta, ti amo, sorridi.

Romeo, tuo tutto.

L'altra parteWhere stories live. Discover now