Il massacro di Banefort

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Visenya si nascose dietro un masso sporgente non appena sentì il rumore di zoccoli sulla stradina in terra battuta che costeggiava le Rapide Nere. Tirò un sospirò di sollievo quando si accorse che si trattava solo un pescatore e il suo asino che si dirigevano verso il porto.

Per un momento aveva temuto che si trattasse di Sir Erryk Cargyll, il suo Protettore Giurato. Ma probabilmente il cavaliere della Guardia Reale si trovava ancora davanti alla porta dei suoi appartamenti, convinto che la principessa avesse deciso di andare a letto prima del solito.

Lanciò un' occhiata nervosa in direzione della cupola della fossa del drago. Il sole calante aveva tinto di un' arancione brillante le acque del golfo e di Aegon non c' era traccia.

Si chiese per ľ ennesima volta se avesse avuto dei problemi con i custodi.

Mentre il panico cominciava a prendere il sopravvento un ruggito riecgeggiò sopra di lei. Visenya sollevò lo sguardo per vedere Sunfyre fendere le nuvole e piombare sulla riva del fiume a pochi passi dal suo nascondiglio.

Aegon smontò dal dorso della bestia e si guardò attorno.
- Visenya!- urlò.
Lei si affrettò ad uscire allo scoperto.
- sono qui! - gridò di rimando la ragazzina, raggiungendolo vicino a Sunfyre.

Lui annuì.
- scusa se ci ho messo tanto- disse facendosi più avanti sulla sella e tendendo una mano alla sorella per aiutarla a salire- ho incontrato i nostri adorati nipoti mentre ero alla fossa del drago-

- e non hai potuto fare a meno di litigare con loro- concluse esasperata Visenya. In altre circostanze le sarebbe piaciuto assistere, ma quello non era un giorno come tanti. Ciò che stava per succedere sarebbe rimasto scolpito nella memoria di molti, ne era certa.
- ti sbagli, ho resistito alle loro provocazioni in maniera esemplare- ribattè Aegon.
La sua gemella aveva i suoi dubbi , ma decise di non insistere e si issò sul retro della sella.

Il drago dorato spiegò le ali intuendo le intenzioni del suo padrone ancora prima che il comando in Alto Valyriano lasciasse le sue labbra.
- Soves- ordinò il ragazzino.
"Vola".

Sunfyre lanciò un ruggito e si staccò dal suolo , in pochi battiti d' ali aveva già superato le mura.

Sir Arryk seguì con lo sguardo la cavalcatura del principe mentre sorvolava il Golfo delle Acque Nere, non gli era chiaro perché si fosse fermato brevemente presso il fiume.

Solitamente Aegon Targaryen scendeva in picchiata verso il mare facendo oscillare gli alberi delle navi ormeggiate nel porto e scatenando le imprecazioni dei marinai, poi ritornava verso la fossa del drago.
Eppure questa volta il suo Protettore lo osservò mentre si faceva sempre più piccolo, fino a diventare un puntino nero contro il cielo scarlatto.

Il cavaliere degluitì, il principe era scappato. Avrebbero voluto la sua testa su una picca per quello.

~~●~~

Visenya aveva sottovalutato la velocità di Sunfyre .Era convinta che avrebbero raggiunto Banefort all' alba, ma era notte fonda quando scosero una delle famigerate tre navi.

Una quiete surreale avvolgeva quel luogo. La nave ondeggiava dolcemente con le vele afflosciate dalla mancanza di vento e la luna rifletteva la sua luce argentata sulla baia.

La ragazzina poteva distinguere alcune figure sul ponte della nave ed un' altra al timone, nessuno di quegli uomini si era accorto del pericolo che incombeva dall' alto.

Aegon tirò da un lato le briglie facendo discendere Sunfyre in circolo sulla nave.

A quel punto il battito d' ali della creatura attirò l'attenzione dell' equipaggio. Dapprima gli uomini di ferro scrutarono le acque che si estendeva intorno a loro, poi un uomo sollevò la testa e diede ľ allarme.
-drago!- ľ urlo giunse fino alle orecchie del cavaliere e della sua accompagnatrice.

E i draghi danzarono | house of the dragonWhere stories live. Discover now