Sogni di drago

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Alicent Hightower depose la corona dorata sul petto avvolto dalle bende di suo marito, lacrime le rigavano le guance.

Marito.

Se venticinque anni prima le avessero detto che un giorno lo avrebbe chiamato così non ci avrebbe  mai creduto. All' epoca  Viserys era solo il padre della sua amica Rhaenyra, un uomo gentile con cui scambiava qualche parola di tanto in tanto.

Le cose si erano complicate dopo la morte della Regina Aemma. Quando suo padre le aveva ordinato di andare nelle stanze del Re per consolarlo lei, come sempre, gli aveva obbedito.

Sapeva cosa suo padre intendesse veramente, ma invece di sedurre Viserys gli aveva mostrato comprensione raccontandogli della perdita di sua madre. Alla fine per il Re parlare con lei era diventata un' abitudine. Le raccontava storie sull' Antica Valyria, discutevano di libri e le confidava dei suoi problemi con Rhaenyra.

Alicent, che a quel punto era affezionata ad entrambi, aveva iniziato a fare da mediatrice tra padre e figlia.

La cosa le si ritorse contro quando il Re decise  di prendere nuovamente moglie cedendo alle richieste insistenti del Concilio. Contrariamente a ciò che molti si aspettavano la sua scelta ricadde su di lei.

Guardando il  volto del cadavere corroso dalla malattia Alicent cercò di venire a patti con i sentimenti che provava per lui. Non lo amava, questo era certo, proprio come Viserys non aveva mai amato lei.

Erano stati amici e confidenti per un po'. I loro rapporti avevano iniziato ad incrinarsi  quando c'era stato quello scandalo tra Rhaenyra e Daemon. Era stato ľ intervento in buona fede di Alicent ad impedire che la principessa venisse diseredata ed esiliata, lo aveva rimpianto per anni.

Proprio per via della sua intercessione suo padre era stato spogliato del ruolo di Primo Cavaliere e rimandato a Vecchia Città,  Alicent era rimasta sola ad Approdo del Re. Ľ  amicizia tra lei e Rhaenyra non era più stata la stessa da quando aveva sposato Viserys, come se avesse avuto scelta.

Dopo la confessione di Sir Criston aveva cercato di far aprire gli occhi a suo marito su chi fosse realmente la sua adorata figlia, ma lui aveva cominciato ad ascoltarla sempre meno. Sette anni dopo erano nati i gemelli, per allora lei e Viserys erano praticamente due estranei costretti a vivere ľ uno accanto all' altra.
Si era riavvicinata al Re solo negli ultimi tempi, mossa più dalla pietà che dall'affetto.

Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dal cigolio della porta. Alzò lo sguardo confusa, Visenya era in piedi sulla soglia drappeggiata in un abito verde smeraldo, i capelli argentati le ricadevano sulle spalle fatta eccezione per alcune ciocche intrecciate attorno al capo come una corona.

- sei già pronta- osservò.
Solo dopo aver parlato si rese conto di quanto suonasse distaccata, in ogni caso sua figlia non sembrò darci peso.
- anche Helaena e i bambini- disse Visenya, sorrise ripensando alla sua visita negli appartamenti della sorella- Jaehaerys aveva indosso la sua daga cerimoniale, Maelor è scoppiato in lacrime quando si è reso conto di non averne una anche lui-
Alicent scosse la testa.
- è troppo piccolo per una daga-

Il viso di Visenya si rabbuiò quando posò lo sguardo sul corpo del padre, le Sorelle del Silenzio lo avevano preparato per il funerale che si sarebbe tenuto dopo ľ incoronazione. La maschera d'oro era stata rimossa lasciando scoperta ľ orbita vuota e la guancia corrosa.
- Helaena vuole che sia Dreamfyre a fornire le fiamme per la pira -
Era grata che sua sorella si fosse proposta per assolvere quel compito. Lei aveva già offerto le sue lacrime a suo padre, non meritava anche il fuoco del suo drago.

A giudicare dagli occhi gonfi della Regina aveva da poco smesso di piangere. Non ne capiva il motivo, sua madre aveva ancora più ragioni di lei per odiarlo.
Il Re non si era mai particolarmente sforzato di nascondere che preferiva la sua moglie morta a lei, ľ aveva persino chiamata diverse volte Aemma in pubblico.

E i draghi danzarono | house of the dragonWhere stories live. Discover now