Legami recisi

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Al di sopra delle nuvole non c'era alcun suono oltre al sibilo del vento e al battere ritmico delle ali di Vhagar. Visenya si appiattì sulla sella, preparandosi all' imminente discesa.

Inalò ľ aria frizzante dell' autunno e tirò le pesanti redini al petto.
- Ilagon !-
"Giù!"
Il suo grido sovrastò ľ ululato del vento.
La sua cavalcatura ruggì in risposta e si tuffò verso il basso, fendendo il mare bianco che si estendeva sotto di loro.

Nei giorni successivi al compleanno di Maelor i suoi familiari avevano ripreso ad essere dei fantasmi. Aveva scorto Otto e Alicent nei corridoi del castello qualche volta, ma non le avevano mai rivolto la parola. Aegon era impegnato con le riunioni del Concilio, sempre più frequenti ora che si dibatteva come portare i Greyjoy dalla loro parte. Avevano un disperato bisogno di una flotta, le navi ancorate nella baia delle Acque Nere e quelle messe a loro disposizione da Lord Redwyne non potevano sperare di rivaleggiare con quelle possedute dai Velaryon. Persino con ľ aggiunta delle galee di Lannisport.

Suo nonno aveva inviato un corvo a Pyke offrendo a Dalton Greyjoy il titolo di Maestro delle Navi, un tempo occupato da Lord Corlys. La principessa sapeva che si era trattato solo di uno spreco di inchiostro e pergamena. La Piovra Rossa non avrebbe mai accettato, non dopo quello che era successo sette anni prima a Banefort.

Un' altra delle sue brillanti idee che dava i suoi frutti.

Quando suo fratello non si occupava di politica scompariva tra i sentieri dei giardini o si chiudeva nella biblioteca . Visenya era certa che non fosse mai solo in quelle occasioni.

Tiana Reyne era riuscita ad intrappolare nella sua orbita anche sua sorella. Se non era impegnata con i bambini Helaena era in compagnia della donna dell'Ovest. In questo c'era chiaramente lo zampino di suo cognato. Tyland si era assicurato che le due diventassero amiche in modo da rendere credibile la permanenza di Lay Tiana e suo marito nella capitale.

Era stata quella solitudine a spingerla ad affrontare nuovamente Vhagar. Aveva avuto molto tempo per riflettere sui suoi errori . La Regina dei Draghi aveva già avuto due cavalieri prima di lei e per questo non era stato necessario insegnarle a rispondere ai comandi . Si era sempre fidata del suo drago lasciando che fosse lei a condurla e adoperando la frusta di tanto in tanto, quando si dimostrava più testarda del solito.

Ma così non poteva funzionare, Capo Tempesta ne era stata la prova. Fino a quel momento aveva fatto affidamento su ciò che il Principe Baelon e , prima di lui, la Regina Visenya avevano insegnato al suo drago. Adesso doveva insegnarle a seguire i suoi personali comandi.

Non poteva rischiare di perdere il controllo nel bel mezzo di una battaglia.

Le nubi si diradarono e i tetti di Approdo del Re si fecero sempre più vicini. I tempi di reazione di Vhagar erano molto più lenti di quelli di Dreamfyre o Sunfyre, con lei non era possibile lanciarsi nelle acrobazie che piacevano tanto a Aegon. Per questo Visenya frenò la loro discesa quando erano ancora a metà strada.

- Keligon- ordinò.
Come previsto ľ anziana creatura dispiegò lentamente sue ali . Il vento ne gonfiò le membrane, soffiando attraverso un buco prodotto dal dardo di uno acorpione Dorniano molti anni prima.

Sorvolarono la città dirette alla Collina di Rhaenys. La principessa aspettò che ľ ombra della sua cavalcatura oscurasse ľ imponente struttura della fossa del drago prima di ordinarle di cambiare direzione.

- Pālegon geptot-
Con sua immensa soddisfazione Vhagar inclinò il suo corpo mastodontico, virando a sinistra.
Non ebbe bisogno di aprire nuovamente bocca per dirle dove atterrare, il drago riprese il suo solito posto sulla sommità della Collina di Visenya.

E i draghi danzarono | house of the dragonDonde viven las historias. Descúbrelo ahora