Potessi, dimenticherei il passato per Ricominciare

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L'ultima volta, con Isabelle, si era sentito un mese prima. Quella poesia sui girasoli era stata l'ultima cosa che le aveva scritto e, da allora, non l'aveva più né chiamata né contattata via messaggio. Lo stesso aveva fatto lei e, ormai, passato tutto quel tempo, si era sentito, più o meno, meglio rispetto agli inizi. Il tasto dolente era stato rivedersi con lei e Claude dopo, sulla barca Couffaine per suonare ancora. Si erano avvicinati entrambi per parlargli e lui non era scappato, aveva aspettato una spiegazione che aveva ricevuto subito dopo e non l'aveva per niente sorpreso: i sospetti che Sakura gli aveva fatto venire erano fondati, lei aveva sempre avuto ragione.

«... Si sono baciati poco tempo fa. Hanno voluto parlarmi prima di... iniziare qualsiasi cosa.»
«Mh...»
«Claude mi ha anche detto che ha provato a chiamarti, perché voleva chiederti scusa... ma non gli hai risposto. Io non me la sono sentita di dire perché, non mi è sembrato giusto...»
«... Mh...»
«... Mi dispiace, Sakura.»

Lei, con già la testa appoggiata alla sua, chiusi gli occhi cercò quasi di nascondersi contro la sua spalla. Oliver, dal pavimento, alzò lo sguardo su di lei e rimase in silenzio a guardarla.

«... È tutto ok...»
«... Sei sicura?»
«Sì...» Prese un respiro profondo quando lui prese ad accarezzarle la schiena, lentamente. «Sapevo che sarebbe successo, prima o poi...»
«... A me dispiace lo stesso...»
«Lo so, ma non puoi farci niente... Così come non posso io.»
«... Così com'è stato per il fatto di Claude e Isabelle?»
«Mh...»
«... Sembri quasi avere un superpotere.» Quel pensiero gli scappò dalla bocca senza che lui se ne pentisse e Sakura non reagì in alcun modo particolare.

Lui era passato a trovarla un paio di giorni dopo il funerale di sua nonna. Lei non aveva avuto il coraggio di dirlo ad anima viva, ma suo padre era, ovviamente, passato dal negozio di fiori di Rose per qualche crisantemo... e così Oliver era venuto a conoscenza dei fatti che avevano scosso casa Blanc-Liang. Non era il tipo che si lasciava scappare informazioni personali così facilmente ed era anche per questo motivo che non era passato a trovarla subito.

«... Sembro?»
«Beh, sì... Riesci sempre a capire le cose ancora prima che accadano. Sei-... Sei incredibile, credo...»
«... Se lo dici tu...»
«Però è anche vero che... sapere troppe cose, fa male... a un certo punto.»
«Oliver, non c'è bisogno di piangere...»
«... Scusa...»

Al sentirlo tirare malamente su con il naso, le scappò un mezzo sorriso. Riaprì gli occhi e rivolse la propria attenzione su di lui. Lo ritrovò occupato a passarsi la mano sul naso, pur di asciugarselo, e poi a tenere la testa leggermente alzata per impedire alle lacrime di riprendere la loro strada lungo le sue guance.

«... Mi dispiace se ti ho lasciato da solo ad... affrontare l'argomento.»
«No no... Non sono arrabbiato.» All'ennesimo rumore prodotto dal suo naso, Oliver si rese conto di come Sakura lo stava guardando. «... Mi sono sporcato tutto?»
«No.»
«... E allora che c'è?»
«Nulla, sei rumoroso...»
«... Scusa...» le disse, leggermente rosso sulle guance.

A Sakura scappò un sospiro misto a risata. Il pavimento del suo salotto non era esattamente comodo, ma non era nemmeno paragonabile al trovarsi seduti su delle pietre appuntite che erano buone solamente a penetrarti le natiche. Faceva un po' freddo, certo, ma non le sembrava ci fosse nient'altro di importante.

«... È tutto ok, Oliver. Non fa niente...»
«... Sakura?»
«Mh?» Una volta incrociati nuovamente gli occhi azzurri di Oliver, lei sentì il bisogno di sistemarsi meglio al suo fianco.

«Secondo te... Io riuscirò ad avere una famiglia?»
«... Perché me lo chiedi?» Gli chiese, dopo aver sbattuto le palpebre un paio di volte e aver leggermente alzato le sopracciglia. «Tu hai... già una famiglia, no?»
«Sì, però... Voglio solo sapere come andrà a me, secondo te... dopo quello che è successo. A te sembra una cosa così impossibile, per me...?»
«... Non saprei, Oliver...»
«... Mh.»
«Ma non perché so che sarà brutto e non voglio dirtelo... Non lo so.»
«... E ci sono cose che sai e potresti dirmi?»
«Potrei... dirti chi sono i tuoi veri genitori.»

Ma Vie Avec Toi ~ Spin-off di 'All'inizio Era Solo Un Sogno'Where stories live. Discover now