Non Voglio Che Cambi Nulla

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«Secondo te da quando si è addormentato?» le chiese mangiando una patatina appena presa dal pacchetto.

«Mmm... A giudicare dai suoi gusti, dalle ore di sonno di cui ha bisogno... Diciamo dall'inizio del film» gli rispose Nicole ridendo insieme a lui.

«È possibile che quando si tratta di lui non si può mai vedere un film, a casa, insieme?»
«Che vuoi farci, si annoia...»
«Con un film d'azione lui si annoia?»
«Qualunque sia il film se c'è anche una coppia, a lui fa schifo e si addormenta»
«...Mamma mia che schizzinoso...»
«Scegliamo un horror la prossima volta? Dove muoiono tutti e lui è felice?»
«Ottima scelta, ma sicura che lui possa reggere?»
«Se non regge è colpa sua, o decide lui il film o si arrangia, sono queste le regole...» gli ricordò bevendo l'aranciata.

«Sei crudele delle volte...»
«Non sono crudele, ho solo detto quello che abbiamo deciso noi tre insieme.»
«...Sì, hai ragione.» rispose lui infine, spegnendo il televisore e coprendo meglio Alain con la coperta che già aveva addosso: «Vuoi vedere una cosa?»
«Che cosa?»
«Vieni con me» le disse alzandosi dal divano e correndo su per le scale per raggiungere la sua stanza.

Nicole si alzò poco dopo di lui, posò l'aranciata sul tavolino e corse dietro di lui, guardandolo aprire con il telecomando la finestra della sua stanza.

«Che stai facendo?» gli chiese avvicinandosi.

«Voglio farti vedere una cosa, le porti ancora le calze?»
«Sì perché?»
«Allora vieni con me?» le chiese porgendole la mano.

Nicole non ci pensò nemmeno per un secondo, allungò la mano e strinse quella di Louis dopo che lui fosse letteralmente volato fuori dalla finestra, aiutandola a salire sul tetto di casa sua.

«Ma sei matto!?»
«No, lo faccio spesso...»
«Sì sei matto» rispose lei al posto suo, guardandolo ridacchiare alla sua affermazione: «Come mai vieni quassù?»
«La mamma mi ci porta una volta ogni anno, un giorno in cui non ci sono nuvole in cielo e non fa freddo.»
«Quindi sono dodici anni che sali quassù?»
«Esatto»
«E perché?»
«Guarda...» le disse indicando il cielo, sorridendo dopo averla vista sgranare gli occhi.

«Wow...»
«Bello vero?» le chiese sedendosi a terra a gambe incrociate.

«Sì» rispose lei sedendosi accanto a lui, portandosi le gambe al petto per appoggiare il mento sulle ginocchia.

«Sei la prima persona che ci porto sai?»
«Davvero?»
«Sì, papà ci veniva delle volte, ma Emma, Zoe e Hugo sono ancora troppo piccoli, e mamma ha paura che possano cadere.»
«Non hanno tutti i figli che volano...» precisò lei, sentendolo di nuovo ridacchiare.

«...Mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo se non fossi nato così...» ammise Louis continuando a guardare il cielo: «...Probabilmente potrei vivere come ogni altro ragazzo della mia età...» disse subito dopo, avvicinandosi la mano al viso.

«No, tutto il contrario» gli rispose lei abbassandogli la mano: «Senza questi tuoi poteri non saresti stato capace di salvare tua madre, avresti perso la donna che ti amava di più al mondo. Devo ricordarti cosa è successo a tuo padre?»
«No, non serve. Ho capito» rispose lui annuendo: «Ma quella è l'unica cosa che ho io di speciale...»
«È possibile che tu abbia così poca autostima? È la scemenza più falsa che io abbia mai sentito...»
«E tu perché ne sei così sicura?»
«Perché ti conosco Stupido, ti conosco più di chiunque altro, ovviamente dopo zia Marinette e zio Adrien...»
«E allora quali sono i pregi che mi rendono speciale?, avanti» la incitò lui guardandola dritto negli occhi.

«Allora... Sei gentile, paziente, spiritoso, altruista, amorevole, rispettoso, educato, atletico... E sei anche bravo con le parole» elencò lei con le dita, vedendo Louis guardarla immobile: «Che cosa c'è?»
«...Davvero pensi questo di me?»
«E davvero tu credi che io possa mentirti?» chiese lei chinando appena la testa di lato.

Ma Vie Avec Toi ~ Spin-off di 'All'inizio Era Solo Un Sogno'Where stories live. Discover now