Ma Vie Avec Toi ~ Spin-off di 'All'inizio Era Solo Un Sogno'

Ricordi

~8 anni...~

"Ehehe... Dai Adrien..."

"Apri gli occhi... Svegliati!"

"...Non ci posso credere!!"

"...Mi ha fatto capire che non posso vivere senza di te..."

"...Come puoi solo amarmi?!"

"Io ti amo per quello che sei... Ti amerò per sempre per quello che sei..."

"Non sono mai andato a scuola, non ho mai avuto amici, tutto questo per me... è una novità..."

"Adrien..."

"Ladybug io... Io ti a- Attenzione!"

"Non mi interessa chi ci sia sotto quella maschera, io amo questa ragazza..."

"Silly Kitty..."

"É questo il vero potere dei Miraculous..."

Louis riaprì lentamente gli occhi, puntandoli sull'alto soffitto della sua camera. Di nuovo quelle voci, non le sopportava più.

«Louis, tesoro sei sveglio?» lo chiamò Marinette, entrando nella sua camera e trovandolo seduto sul suo letto: «Louis va tutto bene?» gli chiese subito dopo, sedendosi accanto a lui e accarezzandogli i capelli.

"Adrien... Guardalo... È adorabile..."

Louis strinse di nuovo gli occhi, massaggiandosi la fronte. Perché aveva sentito sua madre parlare? Non aveva aperto bocca.

«Mamma... Ma tu le senti le voci?» domandò Louis dopo un po', guardandola negli occhi.

«Quali voci?» gli domandò lei, continuando ad accarezzargli i capelli.

"Ehi... Io credo di sapere il perché!"

Tikki. No, tutte tranne lei. Louis si alzò di scatto dal letto, iniziando a girare per la sua stanza solo per trovare quella kwami.

«Louis fermati, che ti succede?» gli domandò ancora sua madre, prendendolo in braccio.

«Ho sentito Tikki parlare...»
«Tikki non è qui, è dal maestro ricordi?» gli ricordò lei, facendogli spostare altrove lo sguardo.

“Maestro di qua, maestro di là... A me non mi interessa niente di questo maestro!” urlò Louis nella propria mente, incrociando le braccia al petto.

«Louis che c'è?» gli chiese ancora lei, abbassando il viso per poterlo guardare negli occhi.

«Io l'ho sentita...»
«E cosa diceva?»
«"Ehi, io credo di sapere il perché..."» ripeté Louis, rialzando di poco il viso.

Marinette chinò per qualche secondo il capo di lato, prima di sgranare gli occhi e spaventare Louis.

«Mamma... Mi nascondi qualcosa?»
«No no no, Louis scusami... È che... Quella frase Tikki l'ha detta... Forse, dodici anni fa» spiegò lei, mentre Louis le tirava su gli occhiali neri, e continuava a guardarla negli occhi.

«...Puoi mettermi giù?» le chiese subito dopo, venendo lasciato a terra da lei, prima di correre verso la parete da arrampicata.

«Louis! No, fermati!» gli urlò lei, tenendo lo sguardo puntato su di lui: «Louis...» lo richiamò guardandolo con gli occhi stretti, prima che si arrampicasse come un fulmine: «Louis!» lo richiamò di nuovo, prima di togliersi le ballerine e arrampicarsi per riprenderlo.

Louis saltava da sporgenza a sporgenza, buttando sempre un occhio per vedere dove fosse sua madre. Non voleva fare niente, tanto sapeva che sua madre aveva un'elasticità mostruosa, da far invidia perfino alle altlete di ginnastica ritmica.
Appena riuscì a raggiungere la sporgenza del piano di sopra, saltò dalla parete, atterrando a quattro zampe e riprendendo a correre.