The Voice Of My Heart

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Era considerato difficile per molti sentirti parte di una famiglia che in realtà non era tua, ma dal suo punto di vista, quella era stata l'unica famiglia che avesse mai avuto. L'avevano abbandonato quando era troppo piccolo per ricordare e aveva passato i suoi primi anni di vita in un orfanotrofio come un altro, senza poi tanto di speciale che glielo riportasse alla memoria. Quando invece Rose l'aveva preso in braccio la prima volta e gli aveva sorriso in quel modo, lui non si era mai sentito talmente al sicuro, mai aveva provato tanto affetto per qualcuno. Rose e Juleka non le aveva mai chiamate per nome, glieli avevano detto quasi subito, ma lui da buon bambino che capisce tutto, le aveva entrambe chiamate "mamma" già da subito e così facendo aveva fatto sciogliere il cuore ad entrambe le due. Erano le donne migliori che avesse mai conosciuto, così diverse e compatibili che anche guardandole una volta riuscivi a capire tutto.
Era un problema avere due madri?
No, perché sarebbe dovuto essere un problema?
La sua famiglia era così e lui non l'avrebbe cambiata per nulla al mondo, la amava così com'era e non voleva cambiare nulla, era già perfetta così la sua vita.

«Oliver? Che stai facendo?»

Riaprì gli occhi e si alzò gli occhiali da sole, incrociando un paio di occhi azzurri che lo guardavano con curiosità.

«Ah niente, stavo pensando»
«Eri sotto al sole, rischi di ustionarti con quelle maniche tagliate.»
«Ho messo la crema solare, tranquilla.» le rispose scompigliandole i capelli mori.

«Smettila Oliver!» lo fermò lei guardandolo allontanare la mano, continuando però a sorriderle: «Che c'è?»
«Niente scusa.»
«...A cosa pensavi?» gli domandò sedendosi accanto a lui.

«Sei veramente perspicace...»
«Eh?» domandò lei confusa.

«Noti sempre cosa c'è di diverso, come tua madre»
«E tu invece non fai altro che il sentimentale, come zia Rose.»
«Ehehe.» rise lui imbarazzato.

«Oliver!» lo chiamò una voce, prima che un microfono gli venisse praticamente lanciato addosso: «Vediamo di cosa sei capace!»
«Ma... Io non...»
«Avanti ragazzo, fai vedere chi sei!»
«Va bene...» rispose Oliver alzandosi in piedi per raggiungere l'asta.

Rimise il microfono al posto e puntò lo sguardo sulle poche persone che lo guardavano: sua nonna, Damon, suo zio e poi le sue madri, ma erano anche appena arrivate altre persone.

«Ciao ragazze!»
«Myléne!» esclamarono Rose e Juleka, abbracciando l'amica.

«Allora come va'? Sempre bene vedo»
«Ah sì, da quando Rose ha iniziato ad insegnare a Oliver a cantare... Diciamo che mia madre ogni volta cerca di spingerlo a farle sentire qualcosa»
«E lui? Ancora niente?»
«Penso che sia parecchio timido come me...» ammise Juleka portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Oh avanti, se sei riuscita tu a combatterla perché non dovrebbe riuscirci lui?»
«Anche voi due siete timidi, ma Isabelle non lo è affatto.» ricordò Rose guardando sia Myléne che Ivan.

«No, sotto sotto anche lei è così...» affermò Ivan con le braccia incrociate al petto.

«Ehi!» esclamò qualcuno alle orecchie di Oliver, facendolo sobbalzare sul posto: «Scusa, non volevo spaventarti.»
«Ah non fa niente...» rispose lui ancora aggrappato all'asta: «Tu sei... Isabelle giusto?»
«Esatto!» rispose lei sorridendo oltre a rigirarsi le bacchette tra le mani.

Capelli mori con le punte bionde, lunghi fino alle spalle, due occhi grigi che potevano tranquillamente sembrare d'argento e un sorriso che da subito sembrava essere sempre sul suo viso. Indossava una giacchetta jeans come le altre, una maglietta bianca e un paio di pantaloncini neri fino a sotto le ginocchia.

Ma Vie Avec Toi ~ Spin-off di 'All'inizio Era Solo Un Sogno'Where stories live. Discover now