Diverso

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~•4 anni...•~

«Ehehehe!!»

Louis era in salotto di casa Chamack, a giocare con la sua babysitter Manon, la bambina di cui, in passato, sua madre si occupava quando aveva più o meno l'età della ragazza. Ormai era abituato a giocare con lei ad ogni cosa, che fosse dalle bambole a nascondino. Quelle erano le poche volte che Louis si poteva ritenere un bambino come tutti gli altri.
Lui era diverso, completamente diverso. Era ancora troppo piccolo per capire, però ogni cosa ai suoi occhi era diversa, non come tutti gli altri la vedevano.

«"Ah ah! Prenderò i vostri Miraculous!!"» recitò Manon, muovendo la bambola di un personaggio viola, uno dei tanti che aveva accompagnato Louis in molti sogni.

A lui sembrava tutto già visto, come se già avesse avuto a che fare con ogni singola cosa che lo circondava. Non aveva mai avuto problemi seri, almeno fino a quando aveva cominciato l'asilo, e molti dei bambini non provavano nemmeno ad avvicinarsi a lui. Louis non era un bambino cattivo, era docile, sincero, sorridente, attivo... Ma nessuno in quel mondo pareva capire cosa lui provasse.

«Louis! È tornata la mamma!» esclamò Nadja entrando nel salotto con Marinette.

«Ciao mamma!» la salutò lui correndole incontro, venendo subito preso in braccio.

«Hai fatto il bravo con Manon vero? Non l'hai fatta impazzire con i tuoi soliti dispetti eh?» domandò Marinette, modulando la voce in modo buffo, facendo ridacchiare Louis.

«Come è andata Marinette?» le chiese Manon, alzandosi dal tappeto e andandole di fronte.

«Tutto bene, nessuna complicazione. Grazie Manon di prenderti cura di Louis...»
«Non dimenticarti che anche io non ti ho fatto passare giornate tranquille. In confronto a me Louis è un angioletto!» esclamò Manon incrociando le braccia al seno, ridacchiando insieme alla madre.

«Sì lo so... È vero che tu sei l'angioletto della mamma? È vero?» gli chiese ancora modulando la voce, iniziando a fargli il solletico.

Louis rise, poi la abbracciò più forte. Quel rapporto speciale che aveva con sua madre non l'avrebbe potuto eguagliare mai nessuno, perché, dopotutto, un micetto difficilmente riesce a separarsi dalla madre.

«Ci vediamo e grazie ancora!» le salutò Marinette raggiungendo l'uscita e salutandole anche con un gesto della mano.

«Ciao!» le salutò Louis, anche lui agitando la mano.

Poggiò poi la testa contro la spalla di Marinette, ridacchiando dopo aver sentito la sua mano scompigliargli i capelli, cosa che faceva quasi sempre.
Lo fece sedere in macchina sul suo seggiolino, lui si mise la cintura e lei salì a posto del passeggero, mentre Adrien metteva la prima e ripartiva verso casa. Loro molto spesso parlavano di lavoro, altre di situazioni di attualità, mentre altre volte ancora era proprio lui che non ascoltava, spostando lo sguardo verso il finestrino e puntandolo sui palazzi che scorrevano veloci accanto a lui.

«Louis...» lo chiamò Marinette, cogliendo all'istante la sua attenzione: «A casa oggi... Viene un amico di mamma e papà, te lo chiedo per favore: comportati bene» gli raccomandò subito dopo, vedendolo annuire.

Non era certo la prima volta che qualche amico dei suoi li andava a trovare a casa, soprattutto gli amici che lui ormai chiamava zii, i migliori amici dei suoi genitori: Alya e Nino Lahiffe. Lei una giornalista diventata ricercata in pochissimo tempo e lui un mirabolante DJ dal sound sempre pronto. Avevano due figli, gemelli, Nicole e Alain, con cui lui era praticamente cresciuto, anche se era più grande di qualche mese.
La cosa strana che gli aveva fatto salire qualche sospetto, era il fatto che i suoi genitori lo avessero avvertito, ed era una cosa che loro non facevano quasi mai.

Ma Vie Avec Toi ~ Spin-off di 'All'inizio Era Solo Un Sogno'Where stories live. Discover now