Cose Che Hai Dimenticato...

387 16 2
                                    

Sorrise mentre osservava Marinette dormire sdraiata di fianco sul letto con la bambina accanto, anche lei completamente immersa nel sonno e esternata dal resto del mondo. Si erano addormentate entrambe sul divano e lui non aveva avuto il coraggio di togliere Emma dalle braccia di Marinette, soprattutto dopo aver visto come la bambina si era stretta ulteriormente alla madre. Semplicemente aveva preso Marinette a mo' di sposa e l'aveva portata in camera, adagiandola attentamente sopra al meterasso facendo estrema attenzione alla bambina che lei teneva tra le braccia, la quale nel sonno si era quasi subito sdraiata accanto a lei.
Non era la prima volta che notava il forte attaccamento tra Marinette ed Emma, ma ogni volta che gli capitava, non smetteva più di sorridere e perdeva sempre la ragione, come se entrambe prendessero il pieno controllo del suo cervello.

«Mmm...» il mugugno della bambina gli fece stringere i denti, preoccupato per cosa sarebbe successo se Emma si fosse messa a piangere, soprattutto perché il viso di Marinette era a due centimetri da quello della bambina.

Fu lì per muoversi, quando vide la mano di Marinette, che si trovava vicino alla testa di Emma, accarezzargliela lievemente e passare le dita tra le ciocche more.

«Maman...» la chiamò la bambina a bassa voce, che miracolosamente le fece riaprire gli occhi senza ripeterlo nemmeno una seconda volta.

«...Buongiorno M'lady»
«Buongiorno a te, gatto guardone...»
«Nemmeno mio padre sarebbe stato capace di resistere a voi due, siete adorabili. Lo sai questo, vero?» le domandò inginocchiato a terra e con le braccia incrociate sopra al materasso, dove teneva appoggiato il mento.

«Detto da te è sempre un complimento...» gli rispose accarezzando lentamente la testa ad Emma mentre alzava lentamente il busto e si metteva seduta.

«La piccola principessa di casa vuole dormire per tutto il giorno?» domandò al vedere Marinette prendere in braccio la figlia e farle appoggiare la testa contro la sua spalla.

«...È sempre adorabile, sia sveglia che dormiente...»
«Beh è tua figlia...»
«Ti ricordo che il padre sei tu, maledetto gattaccio»
«Gattaccio e gattino non sono la stessa cosa, devo ricordartelo per caso?»
«No... Semplicemente mi piace chiamarti in entrambi i modi.» gli rispose guardandolo rialzarsi in piedi per sedersi accanto a lei sul letto, sorridendo all'incrociare il piccolo viso della bambina.

«Una te in miniatura...»
«Di nuovo... A momenti facevi la stessa cosa che ho fatto io con Louis»
«...Sì, però così l'avrebbero presa in giro per l'eternità»
«Non riesco nemmeno a pensarci, anche con due nomi sarebbe sembrato uno solo...»
«Louis Adrien Agreste suona meglio»
«È sempre di Louis che stiamo parlando. Se non gli piace, un giorno non potremo certo impedirgli di essere solo "Louis Agreste"»
«Questo lo so, però spero che non lo faccia... Dopotutto tu l'hai chiamato così non solo perché mi assomiglia leggermente, ma perché lui è stato forse il primo vero regalo che sono riuscito a farti dopo aver combinato chissà quanti guai»
«Sì mi ricordo di averti detto così, però una volta è bastata»
«Una volta in che senso?»
«Il doppio nome, intendevo quello.»
«Ahhh... Perché altrimenti avrei dovuto riprenderti: una volta cosa mon amour?» commentò avvicinandosi al suo viso per lasciarle un bacio sulla guancia, ricambiando il sorriso che le era comparso sulle labbra.

Le passò un braccio sulle spalle e le lasciò appoggiare la testa alla sua, un attimo prima che la bambina riaprisse lentamente gli occhi, che puntò pigramente sui genitori.

«...Sono veramente padre di una bambina meravigliosa come questa?» domandò Adrien completamente incredulo, guardando la bambina allungare la manina verso la sua, che teneva ancora appoggiata al ginocchio.

La avvicinò lentamente e poi Emma iniziò a muovere il ditino sul suo palmo, facendolo ridacchiare.

«È la seconda volta che divento madre... Ma la sensazione è così diversa che mi sembra tutto nuovo»
«Lei ha quasi due anni ormai, continuerai a porti questa domanda per tutta la vita?»
«Probabile, dovresti conoscermi ormai, no?» gli domandò dirigendo gli occhi verso di lui, che quando li incrociò si avvicinò a lei per darle un bacio a stampo sulle labbra.

Ma Vie Avec Toi ~ Spin-off di 'All'inizio Era Solo Un Sogno'Where stories live. Discover now