Creato Per Uccidere / Papà...?

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Tibet, Cina.
Anno: 2019
Luogo: ???

«Signore... È sicuro di voler aprire la capsula?»
«Non ho creato quel kwami per fare bella vista in un laboratorio, l'ho creato solo per rovinare la vita di mio fratello. Aprite quella capsula» ordinò Fuji allo scienziato, vedendolo annuire e subito dopo avvicinare la mano ad una leva che abbassò lentamente.

Fuji puntò lo sguardo di fronte a sé. Al di là del vetro di protezione, in una capsula, dormiva quello che lui definiva il suo esperimento miglior riuscito: l'unico kwami esistente con lo scopo di uccidere. Sorrise in modo sadico, mentre vedeva una luce rossa accesa propagarsi da quel piccolo esserino.
La capsula esplose in mille pezzi, costringendo vari scienziati a ripararsi sotto le scrivanie o dietro i macchinari. Fuji fu il primo a rialzarsi, sorridendo di nuovo dopo aver visto il kwami lì a mezz'aria con gli occhi rossi socchiusi.

«Ha funzionato...» affermò uno scienziato più che sorpreso, mentre Fuji rialzava il vetro protettivo e poi avanzava lentamente verso il kwami.

Esso alzò gli occhi, scattando in pochi secondi contro Fuji. Lo scienziato prese in mano un piccolo telecomando, e premette l'unico pulsante presente su di esso. Il kwami venne attraversato all'istante da una fortissima scarica elettrica, che lo fece bloccare a mezz'aria, con gli occhi socchiusi puntati a terra.

«Ottimo... L'istinto omicida non ti manca. Sei assolutamente perfetto...» disse Fuji dopo un po', sogghignando.

«I-o... Ti... Odi-o...» disse il kwami, digrignando i denti appuntiti.

Fuji premette di nuovo il pulsante e una scossa più forte attraversò il piccolo corpo del kwami, che non emise nessun suono o verso.

«Ad ogni cosa sbagliata che dici o fai prendi la scossa, ogni scossa che prendi è più forte e dolorosa della precedente... Chiaro?» domandò Fuji al kwami, che stringeva i denti e cercqvw di alzare lo sguardo.

«I-o no-n pre-prendo... Ordi-ni... Da... Te!!» cercò di dire di nuovo il kwami prima che l'ennesima scarica gli attraversasse l'intero corpo.

Il kwami planò lentamente verso il basso, stringendo ancora i denti per l'elettricità che ancora lo attraversava.

«Strafottente anche... Beh, sarai molto più interessante per i nostri studi» disse Fuji piegandosi sulle ginocchia e guardando superiore quell'esserino che, dolorante, cercava di alzarsi: «Sei veramente patetico. Portatelo nella stanza di aggiornamento!» comandò Fuji rialzandosi in piedi e uscendo poi da quella stanza.

«Vieni mostriciattolo!» gli disse uno scienziato dopo essersi avvicinato, prendendolo per la coda e lanciandolo dentro ad una gabbietta, che chiuse a chiave subito dopo.

Che posto è questo...? Si domandò il piccolo kwami, mentre un dolore improvviso si diffondeva per tutto il suo corpo.

La sua vista si appannò sempre di più, fino a che lui svenne mentre quegli scienziati lo trasportavano verso un'altra stanza.

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«Apri gli occhi...» sussurrò una voce dopo chissà quanto tempo.

Il kwami riaprì a fatica gli occhi, e si ritrovò con ancora la vista appannata, oltre che con ben quattro figure davanti che lo fissavano.

«Bene... Ti sei svegliato...» commentò un'altra voce, che a parer suo aveva lo stesso tono privo di emozioni.

«Che cosa... Volete da me?»
«Wow... Sei davvero testardo come Plagg...»
«Lasciami andare!» urlò ancora il kwami, bloccato su di un lettino con delle fasce elastiche: una alla testa, alle zampette superiori e inferiori, una al tronco e perfino una alla coda.

Ma Vie Avec Toi ~ Spin-off di 'All'inizio Era Solo Un Sogno'Where stories live. Discover now