𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓼𝓮𝓭𝓲𝓬𝓲.

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«Jin mi ha appena mandato un messaggio

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«Jin mi ha appena mandato un messaggio...» Pronunciò Jungkook, nel mentre aiutava Siwoo ad indossare il pigiama.

«Mh, cosa ti ha scritto?» il rosso si riferì in modo seccato, a tratti pareva essere annoiato di ascoltare le parole che sarebbero uscite dalle labbra dell'altro.

Jungkook se ne accorse immediatamente di quel repentino cambio d'umore e sbuffò, percepiva l'aria farsi un po' pesante. Così, prima di rispondere l'alpha, andò in cameretta del bambino per farlo addormentare.

«Cazzo...» sospirò Taehyung.

"Inutile sospirare in questo modo, umano dai capelli rossi. L'hai trattato di merda" Ecco, in un momento di tale sconforto morale ci voleva soltanto V. Il suo lupo era il peggiore nell'infondere conforto...seriamente Taehyung non l'aveva mai sentito pronunciare una buona parola nei suoi confronti.

«Sbuchi dal nulla per rendere il mio umore ancora più nero, V?» non aveva forze per sostenere un dialogo con la sua parte animale. V era il lupo meno delicato che esistesse.

"Non sbuco dal nulla, sono sempre stato qui. Però, sai, mi congratulo con te per il cucciolo che arriverà!"

«Già...è stata una notizia stupenda.»

"Hai la faccia di uno che ha appena visto un cadavere e vuoi parlarmi di quanto stupenda sia stata questa notizia. Cazzo, sei realmente più idiota di quanto credessi"

«V, ho una voglia pari a zero di ascoltarti...la tua voce mi sta causando il mal di testa.»

"Nah! Sono sicuro che la mia voce sia stupenda...così profonda, autoritaria. Avanti, dimmi cosa ti affligge" il tono utilizzato questa volta fu più dolce. V desiderava che Taehyung si sfogasse con lui, che trovasse nel suo lupo il conforto di cui necessitava...un po' come facevano Gguk e l'umano biondo.

«Vuoi davvero sapere cosa mi affligge, V? Mi ascolterai senza fare battutine sciocche e scadenti?» chiese il rosso con una particolare luce che gli contornava le pupille.

"Posso portare a termine la prima, per la seconda vedremo" gli fece l'occhiolino.

Taehyung sorrise e poi prese a raccontare ciò che lo turbava quel giorno. «Sono tornati i miei genitori, V. Tu puoi sapere meglio di me quanto quei due adulti mi abbiano inflitto dolore...io non li sopporto e non voglio che passino del tempo qui.»

"Sto già avvertendo l'alto desiderio di strangolarli...hanno un'esistenza così inutile"

V li odiava, forse più di Taehyung. Non avrebbe mai dimenticato il momento in cui, per far fronte al padre dell'umano, aveva dovuto utilizzare la sua voce. Avrebbero aggredito il rosso liberamente, altrimenti.

My Safety-ₜₐₑₖₒₒₖWhere stories live. Discover now