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MISAKI
21 Aprile, sabato.
11:02

***
Ho un mal di testa forte, mi stanno scoppiando le tempie.

E ora che ho aperto gli occhi e la luce luminosa della sala mi sta accecando, mi fa ancora più male.

<<tesoro!>>

Giro il capo a sinistra e mi ritrovo il viso di mia madre davanti, ha gli occhi rossi e lo sguardo preoccupato.

<<come ti senti?>> continua mio padre avvicinandosi.

Anche lui sembra stanco e preoccupato.

Mi guardo intorno e capisco subito dall'odore di essere in ospedale.

Cerco di mettermi seduta e mia madre mi aiuta, nello stesso momento alza lo schienale del lettino  e chiama con il telecomando al suo lato l'infermiera.

<<fai piano>> mormora mia madre levandomi i capelli dal viso.

<<Akito?>> farfuglio con la voce impastata dal sonno. <<dov'è?>>

<<è andato a prendere qualcosa al bar qui sotto>> mi risponde mio padre.

Annuisco, un infermiera entra in stanza e subito mi fa dei controlli.

Quando finisce lascia la stanza e mi avvisa che avrei dovuto fare altri controlli nel pomeriggio.

I miei genitori rimangono nella stanza, ma appena entra mio fratello lui chiede di lasciarci soli.

Ha lo sguardo incazzato, c'è così tanto silenzio che il rumore secco della bottiglietta sbattuta sul comodino da lui mi fa spaventare.

Abbasso lo sguardo e mi metto a giocherellare con il bordo del lenzuolo.

<<Akito...>> mormoro.

Non so che dire, alzo lo sguardo per vedere una sua reazione e lo vedo sospirare mentre si siede vicino a me.

Lascia scivolare il viso fra le sue braccia e mi afferra una mano.

<<mi hai fatto spaventare>> farfuglia. <<davvero, ho avuto paura quando ieri mamma mi ha chiamato e detto che eri in ospedale>>

<<eri all'università?>> domando con un filo di voce.

Lui annuisce e lo sento tirare su con il naso.

Alza la testa dalle braccia, ma con ancora il viso basso lo vedo passarsi una manica sugli occhi.

<<perché non mi hai detto cosa ti stava passando per la mente?>> mi chiede. <<perché non ti sei sfogata con me invece di...invece di lasciarti morire di fame?>>

La sua voce esprime tutta la sofferenza che sta provando, e questo mi fa salire un nodo alla gola.

<<non volevo farti preoccupare>> mormoro. <<pensavo di avere tutto sotto controllo>>

<<lo dici sempre, ma lo sai anche tu che non è vero>> mi afferra dalla spalle e mi abbraccia. <<per favore, non voglio mai più vederti su questo lettino>>

A reason to live || Oikawa TooruOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz