A reason to live || Oikawa Tooru

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OIKAWA
20 Luglio, venerdì.
16:24

***
Oggi è il giorno del mio compleanno e sembra sia anche il giorno più caldo di luglio.

Sto sudando come una pezza in mezzo alla strada mentre mi sogno l'aria condizionata accesa a casa di Misaki.

Per oggi avevamo in mente di passare la giornata insieme e poi, la sera, andare da qualche parte con il resto della squadra e Asami.

Ormai quest'ultima e Misaki fanno proprio parte del nostro gruppo, ne sono felice.

Suono il campanello dell'abitazione di Misaki, ad aprirmi è proprio lei.

<<buon compleanno!>> esclama sorridendo.

<<ciao bellissima>> la saluto chinandomi per darle un bacio.

<<ciao bellissimo>> ride mentre si sposta per farmi passare.

L'aria fresca mi avvolge e sospiro per la piacevole sensazione.

<<fa caldo fuori?>> domanda.

<<troppo>> mi lamento. <<usciamo sul tardi, non voglio stare in giro con ancora il sole che scotta>>

<<va bene>> sorride.

Mi siedo sul divano e mi guardo intorno.

Non è la prima volta che vengo qui, ci sono già stato un paio di volte, ma sempre quando lei è sola.

Anche se conosco Akito, non voglio che si faccia strane idee nel vedermi qui.

E non so se sono pronto a conoscere i suoi genitori.

Non ho mai conosciuto i genitori delle mie uniche due ex, mi sento male solo all'idea.

Misaki mi raggiunge in salotto, ha in mano una busta che subito mi passa.

Insiste per farmela aprire in quell'istante, così l'accontento.

Rimango stupito quando vedo un paio di scarpe da pallavolo nuove.

Proprio il paio che volevo comprarmi ma che ho sempre rimandato perché costano un rene.

<<non dovevi, scema>> le dico sorridendo. <<non posso accettare>>

<<invece si! È il mio regalo>> borbotta sedendosi affianco a me. <<ti piace?>>

Guardo le scarpe per l'ultima volta prima di rimetterle al loro posto e afferrare la vita della mia ragazza per lasciarle un bacio sulle labbra.

<<si, ma mi piaci di più tu>>

Lei scoppia a ridere, non si è nemmeno accorta di essere totalmente seduta su di me ora.

<<grazie, davvero>> mormoro.

<<per così poco?>> sorride. <<era il minimo che potessi fare, meriti molto di più per tutto quello che hai fatto e continui a fare per me>>