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MISAKI
27 Luglio, giovedì.
18:30

***
Ho cercato di non dare retta a quella voce nella mia testa che tende a rovinarmi tutto quando sono per un po' felice.

Ho preferito dare ascolto a quello che mi ha detto Fukada, e in un certo senso sto continuando a pensarci per rimanere tranquilla.

<<allora...come va?>>

Parli del diavolo e spuntano le corna.

Mi volto verso Fukada, si sta pulendo su un panno le mani sporche di pittura.

<<meglio>> sorrido. <<grazie ancora per l'altro giorno>>

<<sono felice di esserti stato d'aiuto>> ricambia il mio sorriso. <<vedi che fa bene confidarsi?>>

Ha proprio ragione.

Ho sempre avuto un muro intorno a me per scelta mia, solo per paura di essere ferita più di quanto già non lo fossi, ma grazie alle persone giuste sto iniziando ad abbatterlo.

Non dico che ora sia tutto rosa e fiori, ma riesco a vedere le cose in modo un po' più colorato di prima.

Non è più tutto bianco e nero.

Annuisco mentre abbasso lo sguardo per qualche secondo, sento le guance pizzicare, segno che sto arrossendo.

<<beh, credo sia ora di tornare a casa>> sospira mentre guarda l'orario sull'orologio nell'aula. <<si sta facendo tardi>>

<<Izumi e Ichikawa avevano il turno per lavare i pennelli>> dico pensandoci su.

<<sono scappati a casa mezz'ora fa>> sbuffa guardando i numerosi pennelli sporchi sul tavolo. <<e Yamashita oggi è assente>>

<<ti aiuto a pulirli, così finiamo prima>> propongo.

<<oh non preoccuparti, torna pure a casa>> mi rassicura. <<devo comunque aspettare un mio amico>>

<<ne sei sicuro?>>

<<certo>> sorride. <<ci vediamo domani>>

Mi arrendo e lo saluto anche io con un sorriso, prendo le mie cose ed esco dall'aula.

Una volta arrivata nell'ingresso, mi cambio le scarpe, poi do un'occhiata al mio telefono.

Oikawa starà concludendo i suoi allenamenti ora, potrei aspettarlo.

Con l'idea di tornare a casa con Oikawa e Iwaizumi, mi incammino verso la palestra esterna della scuola, proprio dove sono soliti allenarsi con la squadra.

Cammino vagando con lo sguardo ovunque, è tutto così silenzioso che non so se mi inquieta o mi rilassa.

Poi noto qualcosa in lontananza.

O meglio, qualcuno.

In questa scuola c'è una piccola collinetta, la su ci sono delle panchine, fiori e soprattutto un grande albero.

A reason to live || Oikawa TooruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora