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OIKAWA
7 Maggio, lunedì.
12.48

***
Sono così felice di aver preparato il pranzo a Misaki, ci ho messo tanto tempo ma mi è venuto proprio bene.

E sono ancora più felice perché lei questa mattina sembrava contenta della mia sorpresa.

Ho preparato tutto con attenzione, senza esagerare con i condimenti, non voglio metterla in difficoltà.

In più ho chiesto ad Akito i suoi cibi preferiti per facilitarla un po' di più.

Immagino di averlo sorpreso quando gli ho detto che volevo preparare il pranzo a sua sorella.

Ma secondo me ne è rimasto contento.

Ora sono seduto su una delle panchine qui nel terrazzo della scuola.

La zona che ho scelto è quella meno chiassosa e frequentata, quindi forse riusciremo ad avere un po' di pace e privacy.

La vedo avvicinarsi a me, mi saluta con un sorriso e appena si siede le passo il bento.

<<è da stamattina che sogno di assaggiarlo>> mi confida afferrando le bacchette. <<vediamo un po'>>

Senza esitazione si porta alla bocca un po' di tamagoyaki e dopo aver mandato giù sorride compiaciuta.

<<sei proprio una mogliettina con i fiocchi, sai?>> scherza lei. <<questo tamagoyaki è favoloso>>

<<felice che ti piaccia>> sorrido. <<ma non chiamarmi mogliettina, grazie>>

Ridacchia un po', poi torna a mangiare con calma il suo pranzo.

Restiamo in silenzio, e io per attirare la sua attenzione tossisco.

<<c'è una cosa di cui vorrei parlarti>> inizio posando il bento sulla panchina.

Anche lei copia il mio gesto, e gira leggermente il corpo nella mia direzione.

<<non voglio fare giri di parole>> farfuglio. <<vorrei chiederti cosa ne pensi di me. Di noi>>

La vedo sbiancare e sbattere le palpebre più volte.

<<cosa intendi?>>

Sposto lo sguardo dietro di lei e sospiro, poi torno a guardarla.

<<mi piaci>> dico tutto d'un fiato.

Prima o poi avrei dovuto dirglielo, ma non pensavo così e ora.

Però avevo proprio bisogno di togliermi questo peso.

Lei rimane in silenzio con la bocca schiusa, le sue guance pian piano si stanno colorando di rosso.

<<andiamo, non dirmi che non l'avevi capito>> dico ridacchiando per l'imbarazzo. <<era evidente, ti ho mandato tanti segnali. E ti ho baciata>>

Si sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si schiarisce la voce.

Non è più rossa in viso, è come se non fosse più imbarazzata.

A reason to live || Oikawa TooruWhere stories live. Discover now