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dopo il bacio
tornati a casa,quando arrivammo a casa per comunicare la notizia che Ciro e Agnese si fossero fidanzati, c'era la famiglia conte e ricci a casa dei di salvo che litigavano sugli affari

vidi Agnese abbracciarsi ciro e capì che a breve tutto quello che avevamo vissuto sarebbe finito velocemente.

Quando videro a noi,Ciro ed Edoardo furono portati via da don Salvatore,vidi mia sorella in preda alle lacrime tra le braccia di mia madre. questa non gliel'avrei più perdonato.
Da lì iniziai ad odiare tutto questo,mia madre e mio padre,il mio cognome,quello che ero e quello che sarei diventato.

Agnese

mi girai verso i ragazzi che battono le mani,i suoi occhi mi cercavano ma glielo proibì,Filippo mi abbracciò da dietro,lasciandomi un bacio sul collo.

«ueue,le smancerie dopo adesso si balla.»disse beppe ed io mi misi a ridere

mi avvicinai ai ragazzi di Ciro che giocavano con il bigliardino

«via»

«ma c ti crer?»

«ascoltatela.»

«edoà »

«carmine »

iniziammo a giocare

«pccre sei brava» disse con voce provocante

«1- 0 concentrati » dissi

« che sta succedendo?»

«che cosa volete?» sbottai fermandomi

«perchè piangevi prima co chiattil??»

mio fratello ed Edoardo si girarono a guardarmi,invece Ciro non smise di squadrarmi

«non vi riguarda»

«pino,prendi il mio posto »

«sorellì»

mi avvicinai a Beppe

«io vado in cella, non mi sento bene»

lui annuì e mi fece accompagnare da lino,ma Ciro me lo impedì

«che cazzo significa non vi riguarda»

«significa che ti devi fare i cazzi tuoi »

«e ja cirù ti abbassi ai suoi livelli » mi provocò viola ridendo,evitai di regire

«è solo una piecura» non risposi,ma scoppiai a ridere

«è poi automaticamente se ti frequentassi con lei diventeresti un perdente»

sollevai gli occhi su di essa

«sta grandissima puttana»

le tirai i capelli

« a chi cazzo dai del perdente eh?»

«t'accir viola,viola ij t sfong»dissi ormai tra le braccia di beppe

«e vieni qua,io ti aspetto »

«vafammocc»

«beppe lasciami»

«lo faccio però calmati»

«ah giusto,sei solo gelosa perché lui scopa con me»non vidi più nulla dalla rabbia le saltai addosso e la picchiai spudoratamente

«e ja Agnese in cella»

«puttana»

«stronza»

«cessa»

non ti libererai così facilmente di me. || Ciro ricci Where stories live. Discover now