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sono passati diversi giorni dalla sparatoria,Ciro non mi guarda neanche. Mi sono messa in sesto,anche se per alcune cose ancora non del tutto; vedo Edoardo seduto il cucina che parla con Ciro,entrai senza salutare nessuno e me ne uscì fuori in giardino: camminare mi faceva bene,infatti scesi a mare e feci due passi per schiarire le idee.

Ciro

«pensi sia giusto non parlarle più?»

«si»

«ciro sai quanto ti voglia bene e ti rispetti,ma  smetti di fare il bambino avete una figlia e volete sposarvi,non rovinare tutto »

guardai edoardo,aveva ragione ma ero troppo orgoglioso per ammetterlo.lei ritornò dalla sua passeggiata e se ne andò al piano di sopra,salutai Edoardo e andai a controllare cosa stesse facendo. La vidi prendere una valigia e raccattare i vestiti dai cassetti

«che cazzo stai facendo »

«non ci parliamo da una settimana,ora mi vieni a chiedere cosa sto facendo?!non ti riguarda »

riempì la valigia e se ne andò

«agnese»

«la bambina la vieni a vedere quando vuoi,sono da mia madre»

sentì il petto appesantirsi,di un senso di colpa immenso. se n'è andata di nuovo per colpa mia.

Agnese

«figlia mia!»

«come stai?!»

«bene mamma,posso rimanere qualche giorno qua?»

«tutto il tempo che vuoi,ma è successo qualcosa con Ciro?»

«lunga storia,ho bisogno di riposarmi posso?»

«certo,ci penso io a questa bellissima bimba»

andai in camera mia e andai subito in doccia,lasciavo scivolare l'acqua calda sul mio corpo lentamente,ed è in questi momenti che non vorrei averlo conosciuto: ci sappiamo solamente procurare dolore,ed io sicuramente non voglio questo.quando uscì di doccia lo trovai seduto sul letto

parli del diavolo,e spuntano le corna.

«che vuoi»

«torna»

«vattene ciro»

«la bambina è lì dentro» si alzò dal letto e si posizionò davanti a me con tutta la sua figura

«mi manchi »

«vattene ora» dissi andando verso il comodino per prendere una maglietta

«questa è tua»

lui si avvicinò e mi baciò,però non riuscì a non cedere,trovai il coraggio di staccarmi

«mi sto andando a vestire se tra cinque minuti non sei fuori,ti faccio cadere dalle scale»

«la solita violenta»

«vai via»

entrai in bagno e mi guardai

'è la cosa giusta'

'è la cosa giusta'

'è la cosa giusta'

terminai di vestirmi e non lo trovai in camera,mi squillò il telefono e misi in vivavoce,mentre pettinavo la mia lunga chioma di capelli ricci biondo-cenere.

«che cazzo è successo con Ciro?!»

«edoardo non ho voglia di parlare »

«sorellì,è una famiglia bellissima,non porre fine a questa cosa»

non ti libererai così facilmente di me. || Ciro ricci Where stories live. Discover now