Torre X Scelta X Round

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La terza prova ebbe inizio nel momento in cui tutti vennero lasciati sulla cima di un'enorme torre. La sfida consisteva nell'arrivare infondo ad essa, entro 72 ore. Inizialmente sembrava non esserci alcun modo di entrarci, ma non ci misero tanto a scoprire innumerevoli passaggi segreti. Il gruppo di cinque amici decisero che si sarebbero separati e che ognuno avrebbe attraversato uno dei passaggi segreti appena scovati, ma, con loro sorpresa, una volta attraversati ed atterrati all'interno di una stanza misteriosa, guardandosi intorno si resero conto di essere atterrati tutti nello stesso luogo.

<<E' stata una separazione breve.>> Disse Kurapika mentre si rimetteva in piedi. <<Puoi dirlo...>> Gli rispose Leorio mentre si massaggiava la faccia, essendo atterrato con essa anziché sulle gambe. <<Che dire, è destino che dobbiamo rimanere uniti.>> Aggiunse Mira divertita, mentre si avvicinava ad un mobiletto dove vi erano posti, in bella vista, sei orologi. Anche gli altri si avvicinarono e lessero cosa c'era scritto su un cartello appeso. << La via della decisione a maggioranza. Voi sei dovrete ultimare il percorso che vi condurrà alla meta procedendo per scelte dal voto stabilito espresso dalla maggioranza.>> Lesse Kurapika ad alta voce per tutti. << Dalla maggioranza?>> Chiese Leorio perplesso. <<Ma siamo in sei. c'è la possibilità di un pareggio.>> Constatò Mira. << Farà anche questo parte della prova...>> Le rispose Gon. <<Inizio a stufarmi di queste prove nelle prove.>> Disse Killua mentre portava le mani dietro la testa e si sedeva per terra. <<Non ci resta che attendere il sesto membro.>> Concluse, infine, Kurapika. Tutti i presenti si misero al polso gli orologi che segnavano il timer delle 72 ore e attesero...

attesero, attesero...

<<Che diavolo!? Sono passate due ore, se qualcuno è rimasto lì sopra, dev'essere un vero idiota!>> Disse Leorio spazientito e proprio mentre finiva di dire ciò, l'ultimo passaggio segreto si aprì e qualcuno cadde all'interno della stanza. <<Ecco, appunto, un idiota.>> Concluse Leorio, quando vide che il sesto membro del gruppo era Tonpa. Non si poteva certo dire che il gruppo fosse contento di quest'ultima aggiunta ma se non altro, ora potevano procedere. Di fronte a loro si alzò un muro, rivelando una porta. <<Premete cerchio per aprire la porta e croce in caso contrario.>> Disse una voce dall'altoparlante. <<Che idiozia...>> Bisbigliò Mira. D'altronde, chi avrebbe voluto rimanere fermo in quella stanza? Nonostante tutti la pensassero così, Tonpa, a detta sua erroneamente, premette croce.

Dopo aver brevemente avanzato all'interno di un corridoio, giunsero in un'enorme stanza dove, in mezzo ad un dirupo, vi era un ring. I sei aspiranti hunter avrebbero dovuto sostenere delle partite uno contro uno, con dei temibili detenuti. Per ogni ora che i detenuti riuscivano a intrattenere i sei in quella torre, la loro pena veniva scontata di un anno. Il primo a salire sul ring fu Tonpa, il quale, dopo aver riempito i ragazzi di belle parole sul sacrificio per il bene comune, si arrese appena il round ebbe inizio, dando immediatamente un punto al nemico.

Dopo Tonpa, a misurarsi contro uno dei detenuti fu Gon. La sua bizzarra prova consisteva nell'aspettare che delle candele brucassero. Sia lui che il detenuto avevano una candela a testa e a chi si spegneva per primo avrebbe perso. Nonostante il tranello che aveva preparato il detenuto, Gon dimostrò di avere grande creatività, soffiando sulla candela del suo avversario e vincendo. Tutti esultarono per il loro primo punto. Kurapika decise che sarebbe stato il terzo ad affrontare la sfida, a lui toccò un uomo fortemente sfigurato che puntava tutto sul proprio aspetto fisico per intimorire il nemico. Poco prima che il loro duello iniziasse, uno dei detenuti, che era ancora in manette e incappucciato parlò dal punto di attesa in cui si trovava. <<Quella ragazzina... voglio che sia mia avversaria!>> Disse, puntando un dito verso Mira. Lei, inizialmente stupita, sorrise divertita. << Ehi, sono una persona ambita. va bene, energumeno, quando sarà il momento, sarò tutta tua!>> Gli disse, non rendendosi conto del mix di emozioni che ebbe l'uomo udendo quelle parole. <<Mira, come ti viene in mente di dire "sarò tutta tua"? Bada a come parli, a quelle fecce che non vedranno una donna da secoli.>> La rimproverò con preoccupazione Leorio.

Kurapika iniziò il proprio combattimento, sembrava molto sicuro di se e si muoveva in maniera consapevole anche senza le proprie armi. Tutto sembrava andare abbastanza tranquillamente, finché il detenuto non sfoggiò uno dei suoi assi nella manica: Un tatuaggio di un ragno sulla schiena. Vantava di essere un membro della brigata fantasma, che avesse ucciso 19 persone e che fosse impaziente di fare cifra tonda. Chiaramente, non era vero nulla, tali affermazioni sarebbero servite solo ad intimidire il suo avversario e fargli passare la voglia di lottare, tuttavia, sfortunatamente per lui, il suo avversario era Kurapika e nonostante sapesse che stesse mentendo, alla vista di quel tatuaggio perse completamente la ragione, i suoi occhi divennero rosso scarlatto e tanto gli bastò per spaventare tremendamente il detenuto. << E-ehi... che diavolo gli è preso?>> Chiese spaventato. In un istante, Kurapika fece un balzo che in molti non riuscirono a seguire con gli occhi e con una mano afferrò saldamente la faccia del detenuto, rendendolo, incredibilmente, ancora più deforme di quanto già non fosse. <<AH-H- ho capito, m-mi arre-->> Kurapika non gli diede il tempo di finire la frase, che gli sferrò un pugno talmente forte da fargli perdere conoscenza sul colpo. Calò un silenzio glaciale in tutto l'abitacolo. Killua rimase piacevolmente colpito da tale rivelazione e anche gli altri erano del tutto senza parole. Mira ricordò di aver già visto i suoi occhi diventare scarlatti, durante la prima prova. "Una tale rabbia non l'avevo mai vista..." Pensò. <<Ragazzi, ma voi sapete perché la sua gente è stata uccisa?>> Chiese Mira. << Per quegli occhi. Devi sapere che gli occhi scarlatti dei Kuruta, se al momento della morte erano in quello stato, non cambieranno mai più colore e avranno per sempre quel rosso acceso. Sono reputati uno delle sette meraviglie del mondo e purtroppo, al mercato nero, costano tantissimo...>> Le rispose Leorio, sapendo di cosa stesse parlando considerando che Kurapika stesso, in un momento di confidenza, gli aveva raccontato tutto. <<Non mi dire che la sua gente è stata privata dei loro occhi e che ora sono in giro per il mondo nelle case di macabri collezionisti...>> Gli chiese Mira incredula e terribilmente triste. << Purtroppo è così...>> Le rispose Leorio. <<Povero Kurapika.>> Aggiunse tristemente Gon.

Poiché il detenuto non aveva fatto in tempo ad arrendersi, nonostante fosse k.o, la squadra degli aspiranti hunter non si poteva aggiudicare il punto. Quando Leorio tentò di esortare Kurapika a tornare sul ring e a dare il colpo di grazia al suo avversario, esso si rifiuto categoricamente. <<Non intendo infierire ulteriormente su qualcuno che aveva perso del tutto la voglia di battersi.>> si limitò a dire. Il gruppo sembrava dividersi in chi voleva costringerlo e chi non intendeva forzarlo. <<Mira, digli qualcosa anche tu! Non può agire in maniera così egoista!>> Disse Leorio, risvegliando la ragazza dai suoi pensieri più profondi. Da quando aveva sentito la storia degli occhi dei Kuruta, sembrava aver cambiato umore. Si era incupita e non parlava più. << Lasciatelo in pace. Quando il suo avversario si sveglierà, sceglierà se continuare il combattimento contro Kurapika o arrendersi.>> disse prendendo le difese di Kurapika. Leorio non ne fu affatto felice, tanto che, decise lui stesso di sistemare la situazione, non infliggendo lui il colpo finale perché sarebbe stato contro le regole, bensì, accertandosi che fosse veramente svenuto.

Così, Leorio fu il quarto sfidante. Sul ring salirono lui e una detenuta molto furba ed attraente, che, abile nella psicologia, capì subito che se Leorio avesse avuto occasione, ci avrebbe provato con lei. <<Scommettiamo se lui è svenuto o meno?>> Gli propose la donna. La loro sfida consisteva in ciò: scommesse. Sì scoprì che l'avversario di Kurapika avesse ripreso conoscenza e che continuava a fingere solo per far perdere tempo. Grazie a tale rivelazione, finalmente il punto venne assegnato a i nostri eroi. <<siamo in vantaggio!>> esultò Gon. Ma, molto presto quell'entusiasmo sarebbe stato smorzato dall'inevitabile sconfitta di Leorio. La donna era estremamente astuta, aveva studiato affondo Leorio e approfittando della natura lasciva dell'uomo gli propose di scommettere sul fatto che lei fosse una donna o meno. Come lei aveva previsto, lui scommise che fosse una donna e per provare ciò, gli permise di toccare e palpare ogni angolo del suo corpo. Tonpa coprì gli occhi innocenti di Gon, mentre gli altri assistevano rabbrividendo. <<Porco!!!>> Gli urlò Mira. Ma la parte peggiore doveva arrivare: Leorio scommise 50 ore del loro tempo da trascorrere nella torre con la donna giocando alla morra cinese, perdendo su tutti i fronti. << aaah Evvaiii, punto per noiiii!!>> Festeggiò la donna serpe.

Alla fine della quarta prova, le due squadre erano in parità. 2,2.

Leorio tornò dal suo gruppo con la schiena curva, testa bassa. Mira lo fulminò e quando vide che stava salendo sul ring l'enorme e misterioso uomo che poco prima aveva chiesto lei come sfidante, iniziò ad avanzare. <<Bene, ora tocca a me. Vincerò.>> disse la ragazza con aria sicura. <<Mira, fai attenzione...>> le disse Kurapika...

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