Preparativi X Kurapika, guardami X Regalo

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Il mattino seguente, quando Gon si svegliò, si rese conto di trovarsi all'interno di una stanza lussuosa dell'albergo in cui si era svolta l'ultima prova. Il braccio rotto e tutte le ferite che il giorno prima gli aveva inferto Hanzo non c'erano più. Come promesso, Mira aveva passato il resto del pomeriggio del giorno prima e buona parte della notte per curarlo e farlo rimettere al 100%. <<Quella ragazza le vuole molto bene.>> Gli disse Satostu, l'esaminatore della prima prova. Sedeva su una sedia di fianco al letto, era lì per spiegare al ragazzino tutto ciò che accadde dopo il suo incontro. Gli spiegò chi furono i promossi e soprattuto, gli spiegò di Illumi e Killua. Gon si arrabbiò molto quando capì che Killua aveva agito contro la propria volontà. Si mise in piedi e irruppe nell'aula in cui si stava svolgendo la lezione per i neo hunters sui loro diritti e privilegi acquisiti con la licenza. Gon si diresse immediatamente verso Illumi e volle sapere dove fosse andato Killua. Capì che il suo amico avesse fatto ritorno a casa sua. <<Andrò a prenderlo e lo porterò lontano da voi.>> Gli disse Gon con decisione. <<Verrò con te. >> Aggiunse Mira, entrando anche lei in quell'aula solo in quel momento. Aveva ottenuto il permesso di riposare fino a tardi, avendo curato Gon ed essendosi stancata molto.

Dopo la fine delle lezioni, si riunirono tutti e quattro nel cortile.

<<Gon, Mira, quindi domani partirete per andare a recuperare Killua?>> Chiese Leorio. <<Sì.>> Rispose con decisione Gon. << Tutto quello che voleva era essere libero... non posso ignorare questo suo bisogno. Merita di scegliere per se e farò di tutto per far sì che ci riesca.>> Rispose Mira, con aria affranta. Gon le sorrise dolcemente. <<Sono d'accordo, siamo suoi amici, dobbiamo aiutarlo.>> <<Capisco...>> Rispose Kurapika.

<<Ad ogni modo, tanti auguri, Mira. Oggi è il tuo compleanno.>> Le disse Leorio. Lei gli sorrise dolcemente. <<Davvero?? auguri!>> Le disse Gon ritrovando un po' di buon umore. <<Auguri.>> Le disse anche Kurapika. <<Grazie, ragazzi. non vi nego di essere triste per Killua, ma in fin dei conti è a casa, no? Questa sera, visto che coincide con la festa data dall'associazione hunter per noi promossi, intendo festeggiare anche il mio compleanno.>> Disse Mira sollevata dal non dover organizzare qualcosa di tasca propria. " in banca mi sono rimasti 18€, sono ad un passo dal mendicare." Pensò disperata. " Anzi! Oggi dovevo pagare l'abbonamento Netflix, merda!" Prese il telefono in mano per controllare il saldo e quando vide la cifra sul suo conto le venne un capogiro. <<M-M-MA... questi.. sono tutti miei?!?>> Esclamò incredula. L'associazione le aveva fatto il versamento che spettava ad ogni nuovo hunter. <<QUANTI ZERO!!!>> Urlò. <<Ragazzi, guardate!! Ditemi che non sto sognando!!>> Disse mostrando loro il telefono. Leorio si mise a ridere, Gon, invece, sgranò gli occhi e rimase sorpreso come lei. <<Certo! Tutti noi abbiamo ricevuto la stessa cifra. Siamo milionari!>> Disse Leorio. Kurapika sorrise con una punta di malizia. <<Sai che, se tolgo i soldi che ti hanno versato, riesco a capire quanto ti era rimasto in banca?>> Mira nascose immediatamente il telefono. <<Guardate tutti tranne lui.>> La scena fece ridere i ragazzi ma Mira continuava a fissare il suo conto in banca, incredula. Gli occhi le si illuminarono e fece uno strano ghigno. <<Devo andare.>> Disse, lasciandoli lì, su due piedi mentre correva via.

Ore 17:00

Mancavano 3 ore all'inizio della festa, Mira convocò i ragazzi tramite un gruppo whatsapp, quel giorno si erano scambiati i numeri del telefono. Quando entrarono nella stanza in cui alloggiava, la trovarono in vestaglia mentre, seduta di fronte alla toletta, si passava il ferro ai capelli per renderli leggermente mossi. <<Possiamo?>> Chiese Leorio, entrando seguito da Kurapika e Gon. <<Sì, sì. Vi ho chiamati per chiedervi alcune cose riguardo la festa di questa sera. Cosa vi metterete?>> Chiese la ragazza, continuando a passare il ferro ai capelli. I ragazzi si guardarono tra loro, confusi. <<Ehm... questo?>> Disse Gon, indicando il suo solito completo verde. <<Già.>> Aggiunse Kurapika. La ragazza urtò il ferro contro il mobile, spazientita. Poi si voltò verso di loro, facendo svolazzare i boccoli. <<Voi, idioti! Lo sapevo! Siete incredibili, vi portano in una lussuosa sala ricevimenti e nemmeno vi mettere qualcosa di elegante?!>> Sbottò. <<Ehi, io sono in smoking, più elegante di così...>> Si giustificò Leorio. Lei lo guardò male. <<Quello smoking ha visto tempi migliori, non credi? Ci hai affrontato quasi un mese di esame con questo, non sarebbe ora di cambiarlo?!>> <<Ehm, beh...>> La ragazza sospirò profondamente, poi tornò calma. <<Meno male che sto iniziando a capirvi. Avanti, scegliete qualcosa.>> Disse mentre aprì l'enorme armadio a muro, rivelando dei capi da uomo di diverse taglie, diversi colori e stili. I ragazzi fissarono il tutto increduli. <<Ma che...Stai scherzando?!>> Le chiese Leorio. <<No. Ho affittato questi capi in base a quelli che mi pare di aver capito possono essere i vostri gusti e ho preso un paio di taglie per ciascuno di essi per essere certa che vi vadano.>> Disse Mira, con orgoglio. Kurapika afferrò qualche camicia, poi un cardigan blu e notò il logo sul petto. <<Sei impazzita? Quanto hai speso? Solo questo costerà almeno 1.500€.>> Le disse. <<Quello? 1.650€. Ma non l'ho mica pagato a prezzo pieno, avendolo affittato. Forza, scegliete cosa mettervi questa sera. Fatemelo come regalo di compleanno!>> I ragazzi osservarono gli indumenti e scelsero cosa si sarebbero messi. <<Certo però, che anche affittandoli, con tutte le cose che hai preso avrai speso una fortuna.>> Le disse Leorio. <<Ma di che ti preoccupi? Sono milionaria!>> Rispose Mira, ridendo. <<Di questo passo, ancora per poco.>> Le disse Kurapika. <<Zitto, non ci provare che tu sei uno iettatore.>> Gli disse con aria seria. <<Comunque, visto che avete finito, potete andarvene. Forza, che devo rivestirmi.>> Aggiunse la ragazza, spingendo via Leorio e Gon. Kurapika stava per uscire ma lei lo fermò. <<Aspetta. Vorrei parlarti un attimo.>> Gli disse. così, Gli altri due andarono via e Mira chiuse la porta, con Kurapika ancora dentro.

Il ragazzo era in piedi, in mezzo alla stanza e lei avanzò dalla porta alla toletta. C'era uno strano silenzio e Kurapika avvertì una strana atmosfera. La camera era illuminata da alcuni raggi fiochi del sole che oltrepassavano le spesse tende rosse dell'albergo e dalla lussuosa lampada poggiata sul comò. <<Di cosa volevi parlarmi?>> Le chiese. <<Volevo chiederti una cosa... Intendi vendicarti per la vicenda dell'incidente sulla spiaggia?>> Gli domandò mentre gli dava le spalle e guardava fuori tra le spesse tende, il cielo e la città in lontananza. <<Sì.>> Le disse senza mezze misure. La ragazza sussultò, trovandolo rude. <<Credevo non ci fossero dubbi a riguardo. >> aggiunse il Kuruta. <<Quando intendi attuare questo piano? Così da prepararmi psicologicamente.>> <<Nemmeno io ero pronto psicologicamente, eppure tu non sei stata tanto gentile da avvisarmi prima di farlo.>> Le disse, facendole capire che non le avrebbe rivelato nulla. La ragazza abbassò la testa, guardando verso il basso. Con le mani prese i suo lunghi capelli e li portò avanti, liberando la schiena. <<Capisco... mi dispiace ma io non riesco a vivere con questo pensiero, quindi...>>

In un istante, l'accappatoio le cadde ai piedi, rivelando il suo corpo in intimo. Kurapika sgranò gli occhi, completamente sorpreso. << Guardami finché non ti riterrai soddisfatto e->> Mira sentì la porta aprirsi e dei passi svelti allontanarsi. Voltandosi, si rese conto che Kurapika se l'era data a gambe. "Avrei dovuto chiudere a chiave."Afferrò rapidamente la vestaglia per coprirsi e lo rincorse lungo il corridoio.<<Kurapika!>> <<Lasciami in pace, pazza!>> Le disse notando di essere seguito.

<<Kurapika, torna indietro, devi vedermi nuda!!!>>

Pokkle, che ignaro di tutto camminava lungo quel corridoio, assistette a tale scempio.

La ragazza tornò nella stanza, sconfitta dalla velocità di Kurapika nel dileguarsi. <<Stupido! Come pensa di vendicarsi se scappa appena mi spoglio?!>> Borbottò andando a sedersi sul letto. Qualcuno bussò alla porta, così si mise subito in piedi, sicura fosse Kurapika che ci aveva ripensato. <<Eh, ora lo frego. Non può scappare se gli apro già in intimo!>> e così fece. Spalancò la porta e...

<<Hisoka!?>>

<<Beh, ciao, a cosa devo il piacere di tale visione?>>Le chiese sorridendo stupito. La ragazza chiuse immediatamente la porta, si rimise la vestaglia di corsa e tornò ad aprirgli. <<ehm, hai bisogno?>> gli chiese. <<Posso entrare?>> <<sì..>> Così, il giovane uomo entrò e si guardò intorno. << Che te ne fai di tutti questi indumenti maschili?>> <<ah, non sono per me. Li ho affittati per prestarli a Gon, Leorio e Kurapika.>> <<Mh... interessante. Bello questo, prestalo anche a me.>> Disse indicando uno smoking Borgogna. <<Ehm, certo, se ti piace puoi averlo. Ma dimmi, perché sei qui?>> <<Durante lo scontro ho mantenuto la parola data.>> le disse prendendo il costume. <<Sì, grazie.>> <<Ma ora devi essere tu di parola. Avevi detto che mi avresti fatto L'eye-liner e visto che stiamo per andare ad una festa, quale occasione migliore di questa?>> la ragazza lo guardò stupita. Hisoka era lì per essere truccato. <<ah, certo! Certo... siediti sullo sgabello della toletta, così che possa arrivare tranquillamente ai tuoi occhi.>> E così fece. Si creò una situazione assurda dove la ragazza gli era molto vicina, in piedi e lui seduto, mentre lo truccava e la fissava in viso.

Ecco, finito. <<Grazie. Anche tu hai dei bei occhi.>> Le disse facendole l'occhiolino con fare malizioso, poi si guardò allo specchio. <<Brava. Mi piace.>> Soddisfatto del lavoro, prese lo smoking e dopo averla salutata, uscì dalla stanza.

Era finalmente ora di recarsi alla sala dell'albergo, I ragazzi sedevano su un tavolo circolare allestito elegantemente con argenteria pregiata. Kurapika portava i suoi soliti pantaloni bianchi e scarpe blu, ma si era messo una camicia celeste e cardigan blu prestati da Mira. Gon portava uno smoking spezzato con gilet e pantaloncini neri, Leorio, invece, uno smoking verde scuro. <<Tieni, Gon. Daglielo tu quando arriva.>> Gli disse Leorio, porgendogli la sorpresa che le avevano preparato.

Quando i ragazzi videro entrare Mira nella sala, rimasero senza fiato. La ragazza indossava un magnifico abito bianco, dal tessuto pregiato e abbastanza fino da far intravedere le sue forme. Tra i capelli aveva intrecciate delle perle bianche, indossava una cavigliera anche essa di perle del medesimo colore e scarpe sempre bianche. Agli occhi dei ragazzi, sembrava un angelo. Kurapika non riuscì a toglierle gli occhi di dosso, gli sembrava che fosse la ragazza più bella che avesse mai visto. Da qualche parte, dentro di lui, rimpianse di essere scappato poco prima, dalla sua stanza.

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