Marea X Squadra X Scelta

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Cinque ore dopo la fuga dei proprietari dell'albergo, il sole era ormai alto e tutti svegli. I 37 candidati ancora in gara si riunirono al centro del ponte della nave per discutere sul da farsi. Giunsero alla conclusione che molto probabilmente anche quello doveva essere un esame per diventare Hunter e che avrebbero dovuto fare qualcosa per lasciare quell'isola. Il problema più grande, in quel momento, erano le provviste di acqua che scarseggiavano. Kurapika e Hanzo insistettero affinché tutti rimanessero uniti e aspettassero il calare della notte per orientarsi con le stelle e far sì che la fuga avesse successo ma non tutti ascoltarono.

<<che ne direste di separarci e di cercare qualcosa che ci possa aiutare a raggiungere l'isola Zebil?>> Propose Hanzo al gruppo dei cinque amici rimasti ancora lì. << Sempre meglio che stare fermi ad aspettare.>> Rispose Killua. Così, Lui e Gon corsero in cerca di indizi, stessa cosa fecero Kurapika e Leorio. Mira, invece, scelse di immergersi alla ricerca di qualche indizio sottomarino. Prese un grosso boccone d'aria e andò in profondità, cercando nei pressi dell'enorme nave qualcosa e di fatti aveva pensato bene, perché trovò una cassa che aprì forzandola con una trave di legno appuntita. All'interno della cassa, vi era una busta trasparente perfettamente imballata e dentro di essa conteneva 37 woki toki. "Credo che questi siano per noi." Pensò la ragazza. Mentre risaliva con la cassa in mano, notò, poco lontano da lei, una grossa catena e seguendola con gli occhi, infondo vide un'enorme ancora incastrata tra le rocce. Non le sembrò un dettaglio importante, ma una volta salita a galla, guardandosi nei dintorni mentre si rivestiva, notò qualcosa che le sembrò una grande bandiera rossa: sui punti più alti di quell'enorme nave v'era cresciuto del muschio. Solitamente era normale trovarlo sulle superfici limitrofi al mare, proprio perché la presenza di quest'ultimo ne permetteva la crescita, ma vederlo crescere su un punto tanto alto era molto insolito.

Kurapika si trovava all'interno della cabina del capitano, perso nei suoi pensieri quando la voce di Mira lo risvegliò.<<Dunque...>> Disse la ragazza mentre poggiava per terra la cassa. <<Ho una notizia buona e una cattiva.>> Proseguì. Lui si voltò per guardare cosa portava. <<Inizia dalla buona, per favore. Ne abbiamo bisogno.>> Le disse Kurapika. <<Sott'acqua, nei pressi della nave, c'erano questi woki toki. Ne abbiamo uno ciascuno quindi è evidente che li abbiano lasciati di proposito.>> Mentre Mira parlava, Kurapika apriva la busta per constatare lo stato degli apparecchi. <<Sono pronti all'uso e cosa importante, sono adatti anche per andare sottacqua.>> Le disse. Lei lo guardò confusa. <<Ma allora a che serviva metterli dentro una busta impermeabile?>> <<Probabilmente per assicurarsi che non si rovinassero, nel caso ci avessimo messo tanto a trovarli.>> I due ne accese un paio per provare a comunicare e fortunatamente erano perfettamente funzionanti. << La cattiva notizia?>> Le chiese poi. <<Ho notato dello strano muschio sui punti più alti della nave... è un cattivo presagio, secondo me. Non è normale che cresca così lontano dall'acqua... a meno che ad un certo punto la marea non si alzi tanto da raggiungere quelle altezze...>> Lui la guardò leggermente allarmato. <<Proprio una brutta notizia.>> Le disse. <<Conviene sbrigarci, allora.>> Aggiunse Leorio alle loro spalle. I due si voltarono e videro Leorio, Hanzo, Gon, Killua e alcuni altri sostenitori dell'esame che avevano deciso di rimanere uniti per fuggire da quell'isola. In comune accordo, decisero che nei restanti due giorni in cui si sarebbero trovati sull'isola, Hanzo sarebbe stato il loro leader e Kurapika co-leader.

La sera calò e una brutta tempesta colse di sorpresa chi decise di lasciare l'isola per conto proprio sopra delle piccole imbarcazioni. Alcuni sopravvissero, alti furono portati via dal mare. Quell'episodio non fece altro che consolidare i sospetti di chi aveva deciso di cooperare: avrebbero lasciato quel luogo solo se avessero agito in maniera più prudente e organizzata. <<Il peggio è passato.>> Disse Leorio sospirando sollevato. <<Non è il caso di rilassarsi. Tra 24 ore arriverà la seconda mareggiata... e questa volta...>> Aggiunse Kurapika con fare preoccupato, guardando il muschio sui punti più alti del ponte in cui si trovavano. << Vuoi dire che il livello del mare raggiungerà anche questo ponte?!>>Gli chiese Leorio incredulo. <<No... dopo 24 ore su questo tratto di mare non ci sarà più nulla...>> Rispose Kurapika, facendo capire a tutti quanti la gravità della situazione. L'indomani, il risveglio era più teso che mai ma Gon e Killua riuscirono a dare delle nuove speranze quando fecero notare che l'enorme nave in cui si trovavano aveva un motore ancora funzionante ed era in grado di navigare ancora, se solo fossero riusciti a staccarsi dalla scogliera. Passarono quindi la giornata a prepararsi per l'imminente fuga e seconda mareggiata.

Pomeriggio del terzo giorno naufraghi:
Gon e Killua stavano liberando le eliche dalle alghe, alcuni caricavano delle munizioni enormi per i cannoni, mentre Leorio era immerso per recuperarle da sotto il mare. Procedeva tutto liscio finché alcune rovine circostanti non crollarono, travolgendolo e facendogli perdere conoscenza. Il tempo stringeva e tutti si stavano dando da fare per ultimare i preparativi. <<Kurapika, ho appena recuperato gli esplosivi e sto per immergermi>> Gli disse Mira tramite woki toki. La ragazza aveva il compito di staccare l'ancora incastrata nelle rocce, per permettere alla nave di muoversi. <<Non ci andare sola. È molto pericoloso e se dovesse accedere qualcosa nessuno ti potrebbe aiutare.>> La ammonì lui. << Ognuno è alle prese con i preparativi per la fuga e non posso rimanere ad aspettare che qualcuno si liberi, non c'è tempo da perdere. Non ti preoccupare, tornerò sana e salva!>> lo rassicurò con entusiasmo. << Teniamoci in contatto e aggiornami mentre sei lì giù. >> Le disse lui. Mira legò gli ordigni alla cintura della sua gonna e questa volta decise di immergersi vestita, dato che al crepuscolo le temperature calavano.  Indossò la maschera e sulle spalle caricò la bomboletta dell'ossigeno e si tuffò. Scese in profondità e percorrendo la grossa catena trovò l'ancora. <<Mi ricevi?>> Domandò Mira. <<Sì.>> le rispose Kurapika. <<Bene. Procedo.>> Così, piazzò alcuni ordigni sulle rocce in cui vi era incastrata l'ancora e scappò rapidamente in cerca di un luogo sicuro. L'esplosione causò un boato soffocato dall'acqua. <<Allora?>> Le chiese Kurapika. <<Niente, non si smuove. Ci riprovo.>> gli rispose tornando vicino alla grossa ancora. Alla seconda esplosione, Nuovamente le cose sembravano non cambiare. <<Cavolo, queste rocce sono indistruttibili!>> Disse la ragazza parlando con Kurapika e avvicinandosi nuovamente alla catena. <<Hai altri ordigni?>> Le chiese lui. << No... li ho usati tutti... ma, aspetta! La roccia si sta smuovendo! Allora ha funzionato! Evviva, missione compiu—>> Mira venne interrotta dall'enorme catena che, nel momento in cui le rocce si erano staccate dalla costa, avevano tirato l'ancora verso il basso, mettendo a dura prova la vecchissima ed arrugginita catena che non riuscì a reggere il peso e si spezzò. Parte della catena ancora attaccata all'ancora colpì Mira come una frusta di metallo, ferendole tutto il braccio e parte della spalla e facendole cadere il woki toki dalla mano. <<Mira?... Mira che succede?>> Chiese Kurapika con aria preoccupata. Capì fosse successo qualcosa, così cercò subito una soluzione. "Leorio dovrebbe essere immerso nei paraggi per recuperare le munizioni, non dovrebbe metterci molto a raggiungerla." Pensò. Così cercò di mettersi in contatto ma, con enorme dispiacere, Kurapika notò che non gli rispondeva nemmeno lui. <<Che diavolo succede?! Fino a due minuti fa mi rispondeva!>>  Oltre la preoccupazione per Mira, ora si sarebbe aggiunta anche quella per Leorio. <<Kurapika, abbiamo un problema. Leorio non risponde.>> Gli disse Hanzo comunicando tramite dei microfoni interni. <<Andate a cercarlo! Dovete cercare anche Mira, vicino all'ancora. Temo le sia successo qualcosa! >> Disse lui spazientito. <<C'è un solo scafandro e si stanno formando alcune trombe d'aria nel mare. È troppo rischioso rimanere in acqua allungo, ora come ora. Possiamo soccorrere solo uno di loro. Lascio a te la scelta.>> Gli rispose Hanzo. Kurapika era terrorizzato all'idea di dover scegliere. "Ma come posso decidere di salvarne uno anziché l'altro?!" Pensò. Quella situazione terribile gli fece tornare alla mente l'indovinello della vecchia alla città apparentemente desolata. "Non posso..." Pensò mentre poggiava i gomiti su una superficie vicino al timone e si prese la testa tra le mani. <<Kurapika, scegli!! Non abbiamo più tempo, la marea sta salendo!!>> Gli gridò Hanzo. Ma nulla, non rispondeva perché non riusciva a proferir parola.

<<Kurapika!!>>

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