50 X Divertimento X Arrivo

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<<Dorme ormai da 14 ore... dite che sta bene?>> Chiese Gon, mentre osservava Mira dormire su uno dei divani della stanza in cui li avevano condotti ad attendere le 50 ore perse da Leorio. <<Secondo me è in coma.>> Disse Tonpa. <<Forse avrei dovuto cucire le ferite più profonde...>> A Leorio iniziavano a venire dei sensi di colpa. <<Ma lei non voleva. Secondo me ha qualcosa a che fare con le sue doti da curatrice.>> Gli rispose Killua. Kurapika era silenzioso, si limitava ad osservarla dormire. <<Dovremmo dormire anche noi. E' l'una di notte...>> Disse Leorio, anche se condivideva lo stato d'animo della maggioranza dei presenti.

4:09. Gli occhi della ragazza si aprirono pigramente, lentamente iniziava a mettere a fuoco un soffitto di una stanza che non aveva mai visto prima. Voltando lo sguardo, alla sua sinistra c'era Leorio, che dormiva scomodamente, vicino a lei. Alzando la testa, vide, grazie alla fioca luce di emergenza sempre accesa, Gli altri ragazzi dormire. Improvvisamente la testa di Killua fece capolino oltre la spalla di Gon. <<Mira!>> Urlò bisbigliando. Con un balzo felino saltò in piedi per raggiungerla, sorridendole. << Ben svegliata, bella addormentata!>> Le disse ironicamente ma sinceramente contento di vederla sveglia. <<scommetto che tu non hai ancora dormito.>> Gli disse lei. Killua le annuì. <<Ma dove siamo? e da quanto tempo dormo? e come è andata la tua prova?!>> La ragazza lo riempì di domande e lui si sedette vicino a lei per spiegarle tutto.

<<Capisco... quindi anche il tuo avversario era un assassino.>> Gli disse, dopo che lui l'aveva aggiornata degli eventi che si era persa. <<Sì ma mi è bastato un colpo per farlo fuori.>> Le rispose, con la suo solita aria vanitosa. <<Meno male che sei forte! così, grazie a te, abbiamo vino contro i detenuti e dopo queste 50 ore potremo procedere.>> Gli rispose lei, contenta di avere una squadra vincente. Poi, la ragazza, allungò un braccio nella tracolla che le avevano messo vicino e prese il suo telefono. <<Ti va di vedere video stupidi su TikTok?>> Gli propose Mira mentre gli porgeva una delle cuffie e si stringeva per fargli posto vicino a lei. <<ok, valuterò che tipo di persona sei, dal tuo feed.>> Le rispose Killua, ironicamente. Tra un video e l'altro, i due dovettero trattenere più volte le risate per evitare di svegliare gli altri. <<Senti, Mira.... volevo scusarmi per averti distratta durante la tua prova. Ero ironico, ma mi rendo conto che non era il momento.>> Killua approfittò del momento per dirle quello che si sentiva da ore ormai, lei lo guardò sorridendo. <<Figurati, è colpa mia se mi sono fatta colpire. Guardare altrove mentre si ha di fronte un avversario non è proprio la cosa più saggia.>> Lo rassicurò lei. <<Effettivamente.... ma non pensiamoci più.>> Continuarono a vedere video per un'altra ora, fino a che entrambi non si riaddormentarono.

Kurapika si svegliò sentendo il rumore dell'acqua che scorreva. Le luci erano ancora spente ad eccezione di quella di emergenza. Vide il timer che segnava 31:47 ore alla fine della reclusione in quella grande stanza. Si mise seduto, con una mano si scostò i ciuffi di capelli che gli cadevano sugli occhi e si alzò in piedi. Fece un paio di passi guardandosi intorno e notò che c'erano tutti tranne Mira. "Allora è lei che si sta facendo una doccia." Pensò mentre controllava se i suoi pantaloni e la sua maglietta bianca fossero ben sistemati, per apparire sempre in ordine. In quel momento la porta del bagno si aprì e da essa sbucò proprio lei. Lui si soffermò ad osservarla. Indossava un pigiama rosa, con una canottiera che le lascava scoperto l'ombelico e le bretelle allacciate, i pantaloncini erano larghi e mettevano in mostra le sue gambe. Poggiato sulle spalle aveva un asciugamano e si tamponava i capelli. Le guance di Kurapika presero leggermente colore. <<Kurapika!>> Disse lei, mentre gli si avvicinò. Dopo due chiacchiere di circostanza, si misero seduti intorno al tavolo da pranzo, accendendo solo un faretto che dava proprio sul tavolo. <<Le tue ferite... sono sparite.>> Le disse lui, osservano le sue braccia senza alcun segno. <<Dopo una bella dormita passa tutto.>> Disse lei, allegramente. <<Cosa intendi? Se vado a dormire ferito come lo eri tu, ti assicuro che mi sveglio ugualmente uno straccio. Anche questo fa parte delle tue abilità?>> Le chiese lui, curioso di saperne di più. Lei inclinò leggermente la testa di lato, guardandolo più seria. <<Sei sempre così curioso?... sì, fa parte delle mie abilità. Immagino abbiate fatto caso al fatto che durante il mio duello non mi curavo. Questo perché...>> Si fermò. "Questa informazione, se la sapesse qualcuno che mi vuole male, sarei nei guai..."Lo guardò per qualche istante. Lui attese, capendo che lei stesse valutando se dirlo o meno. <<... Non sono capace di guarire me stessa come faccio con gli altri. L'unico modo per me di rimettermi completamente è il riposo. Se dormo, qualsiasi sia la ferita, purché non sia mortale, guarirà...ma->> <<ma questo risulta molto scomodo, durante un combattimento. In pratica, fintanto che combatti è come se tu non avessi alcuna abilità.>> La interruppe lui. Lei annuì. Kurapika aspettò qualche secondo, poi si decise a chiederglielo: <<Stai bene?>> Lei era confusa. <<Sì, come ti ho già detto, mi sono ripresa.>> <<Non intendo quello... quando sei uscita dal bagno ho notato che avevi gli occhi lucidi e rossi... stai bene?>> Le ripetette. Lei lo fissò in silenzio e in imbarazzo, poi abbassò lo sguardo. <<Sì... sono solo un pochino scossa... sai, è stata la prima volta che ho ucciso...>> Gli confidò. <<capisco...ma non ti ha dato altra scelta.>> <<Lo so...ma... non avrei mai voluto arrivare a tanto...>> La ragazza portò una mano sul viso, imbarazzandosi della propria vulnerabilità. Kurapika si mise in piedi e andò a sedersi vicino a lei. <<Mi dispiace, Mira... ma sono contento che tu sia ancora qui con noi...>> Le disse Kurapika con tono apprensivo. Lei alzò lo sguardo e dopo un attimo di esitazione, incoraggiata dal modo in cui la guardava, poggiò la testa sulla spalla di lui. Kurapika poggiò la guancia sulla testa di Mira e tirò un piccolo sospiro. <<Stai andando bene...>> Le disse, consolandola. Mira gli era molto grata, sentì il suo calore e il suo profumo ed ebbe la sensazione di essere al sicuro...

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