Scontro finale X Illumi X Fine esame hunter

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Dopo Kurapika e Hisoka, toccava a Gon e Hanzo. Quando l'incontro ebbe inizio, il ninja si mostrò estremamente abile e forte, tanto da mettere in seria difficoltà il ragazzino. Hanzo tentò in tutti i modi di far arrendere Gon, ricorrendo anche alla tortura, ma non c'era verso di farlo ragionare. Gon, come Kurapika, nonostante l'evidente divario di forza tra lui e il suo avversario, non intendeva arrendersi. Quella determinazione irritò parecchio il ninja, che, perdendo la pazienza, decise di rompergli un braccio, qualora il ragazzino non si fosse arreso. I suoi amici, a quel punto, erano evidentemente turbati. Leorio e Kurapika erano decisi ad intervenire, nel caso il pelato avesse esagerato con le torture. Mira cercava di calmarli dicendo loro che appena sarebbe finito lo scontro lo avrebbe curato e Killua osservava il duello in silenzio. Nonostante il braccio rotto, le torture subite e i ricatti psicologici, Gon comunque non si arrese e così, pur di farla finita, si arrese Hanzo. Tale soluzione non soddisfava il ragazzino, ma il ninja, esasperato, lo colpì per fargli perdere coscienza. <<Mi arrendo.>> Ribadì Hanzo.

<<Secondo vincitore, il numero 405, Gon.>>

Annunciò il giudice di gara. Gon era il secondo hunter di quella edizione. Tutti i suoi amici tirarono un sospiro di sollievo, mentre il ragazzino veniva portato in barella nell' infermeria. Mira fece per seguirlo, con l'intenzione di curarlo ma Kurapika la fermò con una mano sulla spalla. <<Mira, usare le cure ti stanca molto e tra breve tocca a te. Lui starà bene.>> la ragazza sospirò mentre osservava Gon che veniva portato via, ma Kurapika aveva ragione, non poteva aiutarlo prima di svolgere il proprio incontro.

Dopo circa un'ora di pausa, gli incontri ripresero.

<<Si facciano avanti il numero 406 e 44!>>

Era il momento decisivo. Mira e Hisoka avanzarono ponendosi uno di fronte all'altro, a qualche metro di distanza. I suoi amici la guardavano ammutoliti, preoccupati ed estremamente seri. Kurapika ebbe diverse emozioni contrastanti. Ansia, quasi più per lo scontro di lei che per il suo, voleva davvero tanto vederla vincitrice. Ma anche senso di colpa per aver pensato solo a se stesso e non aver permesso di far vincere Hisoka, facendolo uscire dai giochi, ma tale sensazione lo metteva a disagio e si rimproverava. "Smettila, devi fidarti delle sue capacità." Pensava.

<<Che l'incontro abbia inizio!>>

Hisoka osservava la ragazza sorridendole. <<In un modo o nell'altro, mi tocca spesso avere a che fare con te.>> Le disse. <<Pensa quanto sono sfortunata.>> Gli rispose con ironia. Lui si mise a ridere, poi fece un espressione fintamente offesa. <<Beh, devi ringraziare il tuo amico. Se non fosse stato così cocciuto, ora->> <<Che ne dici se rimandiamo le chiacchiere a un altro momento?>> Lo interruppe Mira. <<Non penserai di riuscire a battermi..>> Le chiese l'uomo, leggermente irritato per l'interruzione. La ragazza lo osservò in silenzio, in posizione di difesa. Hisoka decise che quell'incontro sarebbe stato breve, infatti, questa volta, fu lui a dare inizio al combattimento, balzando ad una velocità sorprendente verso Mira.

Hisoka stava per attaccare.

una carta per mano, il prestigiatore fermò il suo potente attacco a pochi millimetri dal collo della ragazza. Gli occhi dorati dell'uomo si sgranarono, quando, di fronte al suo viso, vide la carta del jolly. Mira non si era mossa di un millimetro, eccetto per il suo braccio che aveva tirato fuori dalla tasca la carta. Nell'enorme sala regnava il silenzio assoluto, tutti trattenevano il fiato osservando cosa stesse accadendo. Hisoka abbassò le braccia, indietreggiando di un passo.

<<Voglio che dichiari la resa.>>

Gli impose la ragazza. Tutti rimasero stupiti da tale sfacciataggine, soprattutto chi non conosceva il loro patto. Hisoka fece una piccola risatina. <<Saggia ragazzina.>> Le disse, mentre guardava il grafico degli incontri. Dichiarando resa anche in quello scontro, avrebbe avuto un'ultima opportunità di vittoria, arrivando tra gli ultimi qualificati. <<E se non rispettassi il patto?>> Le chiese. <<Non saresti una persona di parola.>> <<Già. Mi capita, alcune volte.>> <<Scegli se questa volta essere leale o meno.>> Gli disse Mira, avendo ancora il braccio teso con la carta. <<Una domanda: Come mai non hai nemmeno voluto provare a duellare??>> <<Perché sei decisamente oltre le mie possibilità. Onestamente, ora che sono ad un passo dalla fine, sarei una completa idiota se non tentassi questa carta.>> "Durante le prove hunter sono quella che si è fatta più male, sfiorando la morte talmente tante volte da aver perso il conto. Per una volta, non sarebbe male poterne uscire incolume." Pensò Mira, rimanendo in attesa della decisione di Hisoka. Lui si mise a braccia conserte, inclinò la testa leggermente di lato, osservandola indeciso. Dopo qualche interminabile secondo, le rivolse un sorriso. <<Va bene.>> Prese la carta dalla mano di Mira.

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