Furto X Prima cotta X Imbarazzo

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<<Si faccia avanti il prossimo. >>

Erano giunti a destinazione e a uno a uno si stavano disperdendo nell'isola. Toccava a Mira andare e dopo aver salutato i ragazzi che erano ancora lì, si avviò. Le batteva forte il cuore, dentro di lei stava lottando una guerra. La sua razionalità le diceva di cacciare Kurapika ma il suo cuore si rifiutava. Nonostante non ne fosse contenta, si appostò su un albero e lo attese, finché, ad un certo punto, lo vide. Il biondino si muoveva agilmente nella vegetazione, mentre Mira, poco lontano da lui ma sempre nell'ombra non lo perdeva di vista. "Quando dovrei provare ad agire?" Pensò la ragazza. La giornata scorreva rapidamente, ma mai una volta riuscì a trovare il momento propizio, soprattutto perché non riusciva a decidersi sul da farsi. Attese e attese, mentre lo osservava. Lo vide mentre, al tramonto, pescò ad un fiume con un ramo che aveva affilato. Osservò mentre accese il fuoco e mangiò al chiaro di luna. "Cavolo, ho fame e freddo! Maledizione è dura la vita della spia!" Pensò Mira mentre si limitava ad osservarlo e a tremare di freddo. La felpa può calda che aveva con se le servì a ben poco per riscaldarsi ma, per lo meno aveva delle caramelle per smorzare l'appetito. Dopo qualche ora, Notò che Kurapika si fosse addormentato. "È il momento giusto!" Si disse. Con un balzo silenzioso scese dall'albero su cui si nascondeva, decisa a rubargli la targhetta mentre dormiva. Una piccola e timida fiamma illuminava il ragazzo mentre dormiva e solo in quel momento Mira si accorse che la sua tracolla, dove sicuramente c'era l'oggetto ambito, si trovava sotto la sua testa. "Merda! Non potrò mai avvicinarmi così tanto, si sveglierebbe sicuramente..." pensò, mordendosi le mani. "...non mi lascia altra scelta.." Impugnò il suo pugnale con entrambe le mani e si avvicinava a lui molto lentamente. "...Mi basterà colpirlo quanto basta per renderlo inerme..." Cercava di auto-convincersi. Ma, arrivata a due passi da lui si paralizzò. Lo osservò mentre dormiva e illuminato dal fuoco e dalla luna sembrava un angelo. Nella mente della ragazza frullavano tutti i momenti passati con lui e per quanto la sua razionalità le dicesse di agire, il suo cuore ebbe la meglio. "Non posso..." Abbassò l'arma e dopo qualche istante per riprendersi, si allontanò e tornò a nascondersi.

Il mattino seguente, Kurapika si svegliò presto e dopo aver provveduto alla propria igiene al meglio delle sue possibilità, si mise in cammino. Il suo obbiettivo era Tonpa e anche se non lo considerava un bersaglio pericoloso, era sicuramente astuto, conveniva non sottovalutarlo. Quella sarebbe stata una giornata molto calda e dopo un'oretta di camminata, giunse ad un piccolo fiume. Il ragazzo si sedette sulla riva godendosi il sole che gli scaldava la pelle e la brezza piacevole. Prese una bella boccata d'aria. "Il mio obiettivo non è molto agile, non ci metterò molto a trovarlo. Siamo solo al secondo giorno su quest'isola, posso concedermi cinque minuti per rilassarmi." Pensò Kurapika mentre osservava l'orizzonte. Allungò una mano per sfiorare l'acqua e notò che non fosse poi così fredda. " Forse mi conviene approfittarne e fare un bagno. Non so quando mi ricapiterà un'occasione del genere." Si mise in piedi e si asciugò la mano, la stessa che il mattino del giorno prima aveva sfiorato la guancia di Mira. Ora che aveva del tempo in solitudine e tranquillità, potette soffermarsi a rimuginare su tale gesto. "Non è da me. Anzi, saranno passati almeno cinque anni dall'ultima volta che ho fatto una carezza a qualcuno..." Con calma si sfilò il poncio, poi la maglietta, la canottiera. " Ieri, al risveglio, ero molto felice di trovare Mira al mio fianco... Anzi, ero proprio sollevato che fosse accorsa ad aiutarmi... mi sono sentito importante per lei." Continuava a pensare mentre si sfilava le scarpe e i pantaloni. I suoi occhi improvvisamente si accesero da un'incredibile intuizione. "Ultimante mi sorprendo spesso a pensarla. Non sarà che... mi piace?!" La sua mente si focalizzò a ricordarla nel dettaglio. i suoi lunghi capelli, i suoi occhi glauchi, i lineamenti dolci del suo visto. E come omettere il suo copro? Gli tornò in mente quando la vide in intimo, mentre cercava i tesori. Sospirò leggermente esasperato ma con un lieve sorrisetto mentre chiuse gli occhi e scrollò lievemente il capo con disappunto. "È inutile, Kurapika. Potrai evitare che gli altri se ne accorgano, ma non puoi negare persino a te stesso di aver provato un'attrazione per lei sin da subito. Che da una banale attrazione si sia trasformata in una vera e propria cotta??" Infine, si tolse anche i boxer. "Wow... allora anche io posso provare un simile sentimento? Da quel punto di vista pensavo di essere rotto... E ci è riuscita in poco più di 10 giorni. Ma non mi stupisce più di tanto, perché lei non è soltanto stupenda, ma anche un mix di simpatia, allegria, gentilezza ed è sorprendentemente intelligente quando le circostanze lo richiedono. Certo, spesso tende ad ironizzare troppo e a scherzare più del dovuto... ma è una ragazza veramente leale..." Camminò verso il lago, dopo aver accuratamente riposto le proprie cose ai piedi d un albero. Proprio mentre stava per immergere il primo piede, avvertì qualcuno alle sue spalle che scendeva in fretta da un albero. Si voltò di scatto e... <<Mira?!>>

La ragazza aveva deciso di agire. In quel momento, mentre lui era completamente nudo pronto a farsi un bagno. Mira era scesa vicino alle cose di lui e lo osservava con un sorrisetto furbo e le guance arrossate. La situazione la imbarazzava e al tempo stesso divertiva, mentre lui, completamente preso di sorpresa, avanzò un passo verso le proprie cose per potersi coprire ma la ragazza gli sbarrò la strada. << AH-AH.>> Gli disse. Lui si bloccò, imbarazzato e confuso. Mira, senza mia distogliere lo sguardo da lui, si chinò lentamente per raccogliere la tracolla di Kurapika e se la mise in spalla. <<Lasciala.>> Le disse Kurapika, puntandole un dito contro come avvertimento, mentre con l'altra mano cercava di coprirsi le parti intime. Mira, a quel punto si chinò ancora , prese la sue scarpe e con un gesto rapido le lanciò nel fiume, sotto gli occhi sgomenti del Kuruta. <<Grazie per lo spogliarello!>> Gli disse la ragazza scoppiando a ridere maleficamente, poi si girò e iniziò a correre via più rapidamente che poteva. Che ironia della sorte, Kurapika aveva appena preso coscienza di essersi invaghito della ragazza che, dopo aver speso minuti interi a decantarla, gli aveva appena buttato le scarpe nel lago e derubato dei suoi averi.

"ahahahah sono un fottuto genio!!! In quello stato non si sognerà mai di inseguirmi, inoltre sarà impegnato a recuperare le scarpe, prima che possa mettersi sulle mie tracce!!!" Pensò Mira mente correva e se la rideva. <<MIRAAAA!!!>> La voce di Kurapika la portò a guardarsi alle spalle. << AAAAAAAHHHH!!!>> La ragazza urlò come un'aquila, quando notò che la stava inseguendo, più furioso che mai, più nudo che mai. <<Se ti fermi hai ancora la possibilità di salvarti!>> Le disse lui, furioso. <<Smettila di inseguirmi nudo, è inquietante!!!!>> Gli rispose mentre correva come non aveva mai fatto in vita sua. Ma in quel momento ebbe un piccolo e malizioso pensiero: "Quando mi ricapita?" Così, curiosa, si voltò per guardarlo. << Guardi pure?!>> Le chiese lui sempre più arrabbiato e imbarazzato. <<Avevi detto che la brigata ti aveva derubato dei tuoi averi, ma vedo che i gioielli di famiglia sono al loro posto!!>> Disse Mira, scoppiando a ridere per la propria battuta. Kurapika incassò molto male quelle parole, tanto da fermarsi. Era assolutamente incredulo da quello che gli aveva appena detto, da ciò che gli stava facendo. "Mi fai correre nudo come un verme e mi prendi anche in giro!?" Chiuse gli occhi e tirò un lungo sospiro. Quando li riaprì, ardevano di rosso scarlatto. Con un balzo sovrumano riprese a correre, tanto rapidamente che in pochi secondi Mira era nuovamente in vista. Era in modalità segugio, quando Mira si voltò e lo vide, urlò di terrore più forte che mai. <<Aiuto!!! Un uomo nudo mi sta seguendo!!>> Urlava la ragazza cercando di inibirlo ma nulla, ormai non parlava più, non reagiva alle sue parole, il suo unico obbiettivo era di acciuffarla. Le si avvicinava sempre di più, facendola andare nel totale panico e urlò ancora. A furia di correre, erano tornati sulla riva del mare e per la paura di essere presa, non notò che la foresta si interrompeva bruscamente, così si lanciò nel vuoto e lui fece lo stesso, afferrandola finalmente e stringendole la vita con le braccia.

Fortunatamente il volo fu breve e atterrarono ruzzolando sulla sabbia. Mira tentò subito di rimettersi in piedi ma lui la fermò e la bloccò sotto di lui. <<Fermo!!>> Gli disse la ragazza, arrossando violentemente. Mira cercò di dimenarsi con le mani e di dargli qualche schiaffo, così, per non essere colpito, le immobilizzò i polsi. <<Kurapika, hai vinto, hai vinto!>> Gli disse Mira, ormai bordeaux. <<Ci puoi scommettere!>> Disse Kurapika mentre le sfilava la sua tracolla dalla spalla. Solo in quel momento, anche lui si accorse di quanto quella situazione fosse ambigua. Era su di lei, che lo guardava rossa in viso, mentre le teneva un polso contro la sabbia e, cosa più grave, il suo bacino era tra le gambe di lei. Da un lato era positivo perché in questo modo lei non aveva visibilità sul suo ingiunge, essendo coperto dalla gonna a balze, ma quella posizione faceva sembrare stessero avendo un momento molto intimo. " Non è assolutamente il momento di emozionarsi troppo a tali pensieri!!"pensò Kurapika, arrossendo anche lui, ritraendosi immediatamente e voltandosi per l'imbarazzo. Era riuscito ad appropriarsi delle sue cose e mentre la ragazza si era girata di spalle per dargli un minimo di privacy, si rivestì.

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