La storia parla di Mira, una giovane ragazza dotata di sorprendenti abilità determinata a diventare una cacciatrice e dimostrare alla sua maestra di arti marziali che è all'altezza delle sue aspettative. Tra una prova e l'altra, Mira dovrà fare i co...
In men che non si dica, i giorni passarono. Tutte le mattine, Mira seguiva le lezioni scolastiche mentre i suoi amici si allenavano, poi, il pomeriggio si aggiungeva anche lei alle pulizie di casa. Lei, al contrario degli altri, non era tenuta a portare dei pesi addosso, era sufficiente usare i vari attrezzi più pesanti della norma e che riuscisse ad aprire le porte.
Era il pomeriggio del settimo giorno di permanenza a casa Zoldyk, Mira spazzava con fatica per terra il grande salone mezzo vuoto arredato in stile orientale mentre la grande porta scorrevole, che dava sul patio, era tutta aperta per cambiare aria. La ragazza guardò oltre gli alberi e la sconfinata natura, come se stesse cercando qualcosa con gli occhi. "Ancora quella sensazione... Che si tratti ancora di Mike?" Pensò. Da ormai tre giorni, si sentiva osservata, come se qualcuno o qualcosa li stessi spiando da dietro i cespugli, ma aveva deciso di non dire nulla ai ragazzi, trattandosi solo di una sua sensazione e null'altro.
Quel giorno Mira era pensierosa, più pacata del solito. Si sedette sulla veranda, godendosi la sensazione del sole sulla pelle e il vento fresco che le smuoveva i capelli. Respirava a pieni polmoni l'aria pulita degli alberi e con la mente tornò ai ricordi dell'ultimo giorni dell'esame. <<Killu... spero non ti stiano punendo troppo duramente...>> Disse a bassa voce. <<Lo spero anche io.>> Le rispose Gon alle sue spalle. Non lo aveva sentito avvicinarsi e per questo sobbalzò. La raggiunse e si sedette al suo fianco, sorridendole. << Sai, Mira, non avevo capito quanto tu e Killua avevate legato finché non ti ho vista determinata a farlo tornare da noi a tutti i costi.>> <<Non abbiamo passato molto tempo insieme, comparato a quello passato con voi, ma per quel poco che abbiamo potuto credo sia nata una simpatia, almeno per quanto mi riguarda.>> Gli rispose lei sorridendogli di rimando. << Sono sicuro che è corrisposta.>> Le disse Gon, poi si mise nuovamente in piedi e con passo svelto si diresse verso un'altra stanza. <<Scusami, devo andare a finire i servizi, altrimenti chi li sente quei due?>> Disse allegramente Gon riferendosi a Kurapika e Leorio. Mira lo guardò allontanarsi.
<<Corrisponde? Chissà, una volta che ci saremo riuniti, penso avrò modo di capirlo.>> Si disse Mira tra sé e sé.
"Corrispondere!? Ma di cosa stai parlando, per cinque minuti che vi siete conosciuti? E io che sono qui ad aspettare da anni, di poter anche solo sperare in un'amicizia con lui!?" Pensò la persona che in quel momento la stava spiando. Distratta dal fastidio e dalla gelosia, perse l'equilibrio e cadde dall' albero sul quale era appollaiata, battendo il sedere sul terreno.
Un chiaro e nitido tonfo provenne dagli alberi, i cespugli si mossero.
<<C'è davvero qualcosa lì!>>
Disse Mira, questa volta balzò con decisione verso il punto in cui le foglie si erano mosse, decisa una volta per tutte a capire cosa fosse e...
"Una ragazza...?"
Dinnanzi a Mira, seduta per terra, tra i cespugli c'era una giovane ragazza dai lunghi capelli ricci e marroni, lentiggini sul viso e occhi luminosi color smeraldo . Indossava uno smoking e con sé portava uno strano bastone. Mira la guardò con sospetto, indietreggiando di un paio di passi per rimanere in guardia.
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