X-Hunters-X

Giorni X Incubi X Dolore

Il giorno dopo, Kurapika e Mira furono svegliati alle 8, avevano dormito solo 2 ore, ma erano di buon umore e la cosa non li pesava troppo. Nonostante i duri allenamenti a cui dovevano sottoporsi quotidianamente, specie i ragazzi, si divertivano. I giorni passavano, Gon, Leorio e Mira trovavano sempre il modo di alleggerire l'atmosfera, scherzando tra loro e coinvolgendo anche Kurapika. Quella convivenza aiutò i ragazzi a conoscersi meglio anche in un ambiente più intimo come quello di una casa condivisa, impararono come gestivano i loro spazi personali e Mira e Leorio si rivelarono essere i più disordinati del gruppo. Gon, invece, abituato ad aiutare in casa zia Mito, non lasciava mai in giro le proprie cose, così come Kurapika, che indubbiamente era il più ordinato di tutti. Non sia mai, che il biondino, lasciasse un bicchiere nel lavandino senza lavarlo appena usato, o un piatto. Il letto doveva rifarlo appena sveglio, così come i vestito andavano piegati subito.

<<Guarda che non esplode l'universo, se quella tazzina di caffè la lavi dopo, eh.>> Gli disse Leorio, esasperato. <<Leorio... non dovresti metterti contro i maniaci compulsivi, possono essere imprevedibili se contraddetti.>> Gli rispose Mira, poi insieme scoppiarono a ridere. Kurapika li guardò male, mentre si asciugava le mani. <<Quindi dite sia meglio lasciare che le stoviglie si accumulino, così da essere costretto a lavare una montagna di cose? Non ha senso, lo sapete. Lavando poco per volta eviti quella sfacchinata e in più in questo modo si è sempre pronti per visite improvvise.>> Spiegò pazientemente il Kuruta, sperando di far capire ai suoi amici tontoloni. <<Certo, sicuramente verranno in molti a trovarci qui, sperduti nel nulla, in una proprietà privata che se anche solo osi varcarla vieni divorato, linciato e sputato in faccia dai proprietari!>> Disse Mira con ironia. <<Ma che c'entra, parlo in generale, sulla corretta gestione di una casa->> <<Ci piscio sopra tua logica.>> Leorio interruppe Kurapika, imitando Bastianich di Masterchef e scoppiando a ridere fragorosamente insieme a Mira. Kurapika scosse la testa mentre guardava quei due che si spintonavano giocosamente. <<Ridete, ridete. Poi riderò io quando vi vedrò protagonisti di un episodio di sepolti in casa.>> Disse loro Kurapika, con altrettanta ironia e facendo ridere più forte i suoi amici. <<Sepolti in casa? Cosa è?>> Chiese Gon, non avendo mai visto il canale televisivo su cui lo trasmettevano. <<Vieni, Mogli, ti spiego.>> Gli disse Mira.

Un giorno, mentre la ragazza era in bagno a lavarsi, si ricordò che il suo amico dagli occhi rossi doveva ancora attuare la sua crudele ma meritata vendetta contro lei e il pensiero le mise ansia, vergogna ma al tempo stesso curiosità. La stessa che una adolescente inesperta proverebbe all'idea di essere vista dal suo primo amore. "Chissà cosa penserebbe..." Si disse tra sé, fantasticando mentre si lavava i capelli.

<<Mira, sei dentro da ore. Posso entrare un attimo per prendere alcune cose che ho lasciato prima?>> Le disse Kurapika, da dietro la porta del bagno, mentre lei si stava asciugando. C'era nebbia in tutto l'abitacolo, lo specchio era appannato. "Sarà imbarazzante, ma fino alla fine vedrà quel che c'è da vedere e finalmente chiuderemo questa maledetta questione della vendetta!" Pensò mentre si sfilò l'asciugammo con cui si era avvolta il corpo, rimanendo completamente nuda. Si voltò verso la porta del bagno e allargò le braccia serrando gli occhi arrossendo, pronta per offrirgli la migliore visuale possibile. <<Certo, puoi entrare.>> Gli rispose. Kurapika iniziò a spingere la porta, che ormai non gli pesava più, ma con la visione periferica, appena aperto di pochi centimetri, vide il riflesso offuscato di Mira allo specchio e capì fosse completamente nuda e pronta a sorprenderlo. <<Ripasso quando esci.>> Le disse, richiudendo immediatamente.

Il mattino seguente, quando Mira si svegliò, notò che i ragazzi erano ancora addormentati, trattandosi del loro giorno libero dagli allenamenti. Si alzò per caricare una lavatrice piena dei suoi indumenti e fece il caffè.