Agguato X Ansia X Tempismo

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<<Di questo passo non la troveremo mai.>> Disse Leorio, rassegnato. <<La ragazza potrebbe essere incastrata in un luogo irraggiungibile, sai? O non essere in possesso della propria targhetta... o peggio, potrebbe essere morta.>> Disse Kurapika, elencando le possibilità con tranquillità. <<Cosa speri di ottenere scoraggiandomi ancora di più?>>Disse Leorio, guardandolo disperato. <<Ragazzi, visto che ci siamo fermati per riposare, credo che andrò a fare un bagno nel piccolo fiume che abbiamo attraversato poco prima.>>Disse Mira. <<Sei sicura? Oggi non fa poi così caldo ed è nuvoloso, potresti beccarti un malanno.>> Disse Leorio, mostrandosi apprensivo come sempre.<<Ma no, tranquillo.>> Gli disse. <<Ti aspettiamo per 20 minuti, dopodiché verremo a cercarti. Ti ricordo che chi cerca la tua targhetta non si è ancora rivelato e potrebbe essere in agguato.>> Le disse Kurapika. Mira si allontanò salutandoli con una mano. <<Va bene, va bene. Mi conviene sbrigarmi allora.>> I ragazzi la videro sparire dietro dei cespugli, poi si guardarono.

Mira poggiò la sua tracolla sull'erba, prese lo shampoo, un asciugamano e il balsamo e li preparò per il bagno. Con calma, si tolse la cintura e cinturino che reggevano il pugnale. "Non vorrà prendersi la sua ripicca, cogliendomi in flagrante mentre starò per farmi il bagno, spero." Pensò la ragazza, sorridendo. Mentre sbottonava la gonna, di riflesso le venne da girarsi e guardare alle spalle, anche se dubitava di trovarci qualcuno.

<<Cucù.>>

Una voce sconosciuta la sorprese, poi, improvvisamente un dolore acuto le si irradiò dalla schiena all'addome. Portò di riflesso le mani sulla pancia ma invece di toccare il tessuto della sua canottiera, toccò del ferro. Poco sopra l'ombelico, dalla pelle sbucava fuori un grosso gancio uncino che l'aveva perforata da dietro la schiena. Il sangue iniziò a sgorgare copioso, mentre la ragazza cadde in ginocchio, a corto di fiato, tanto sotto shock da non riuscire ad urlare per farsi sentire dai suoi amici. Un ragazzo che poteva avere massimo vent'anni, dai lunghi capelli biondo sicuro, legati in una coda, occhi verdi e vestito completamente di nero se ne stava in piedi, alle spalle di Mira, osservandola. <<Finalmente riesco a beccarti sola. Non è stato facile, sei sempre in compagnia di qualcuno.>> all'estremità dell'uncino v'era un filo di acciaio molto resistente che il ragazzo teneva in mano. <<Perdonami, dolcezza, se non mi presento ma hai sentito il tuo amico, no? Ho solo venti minuti per prenderti la targhetta e allontanarmi abbastanza prima che arrivino i rinforzi.>> La ragazza, seppur ferita molto seriamente, cercò di girarsi e di reagire, ma il ragazzo prontamente tirò il filo di ferro, trascinandola per la ferita verso di lui. Mira riusciva a mala pena a respirare e ad emettere qualche gemito, un colpo di tosse le fece sputare sangue. <<Addio.>> Le disse mentre le sorrise sadicamente. Nell'altra mano impugnava un'altro uncino, lo alzò all'aria per caricare il colpo di grazia che le avrebbe dato dietro la nuca, quando, in una frazione di secondi, lo sconosciuto venne scaraventato per terra, stordito da Kurapika che era piombato addosso a lui dandogli un calcio dritto in testa, veloce come una saetta. Leorio accorse immediatamente per aiutare Mira, capendo subito la gravità della situazione. Lo sconosciuto tentò di reagire, così, Kurapika senza esitazione gli sferrò un pugno in pieno viso, rompendogli il setto nasale. <<Così fottutamente prevedibile...>> Gli disse il Kuruta. Aveva detto al alta voce il tempo massimo in cui l'avrebbero ipoteticamente lasciata sola, di proposito, per poi non rispettarlo, così da farlo uscire allo scoperto, ma non si aspettava avrebbe agito tanto in fretta e con così tanta aggressività. <<Kurapika... sta male, seriamente... mi devi aiutare.>> Gli disse Leorio, reggendo Mira che non riusciva a stare in piedi, mentre il sangue sgorgava dalla ferita e dalla bocca. <<Se la ragazza muore, ti uccido.>> Disse Kurapika al ragazzo, guardandolo furioso ad un passo dagli occhi rossi. Poi, per assicurasi di non farlo scappare, gli diede un altro pugno, facendolo svenire. Corse da Mira e Leorio. <<Dobbiamo spezzare l'estremità del gancio dietro la schiena per sfilarlo dalla pancia. Kurapika, io la terrò ferma e tu dovrai colpire il gancio con i tuoi bastoni di ferro più forte che puoi.>>Kurapika annuì e impugnò subito le armi. <<Kurapika... la ferita è grave, l'ha trascinata per un paio di metri, lacerandola... se non dai un colpo secco e rompi il gancio al primo tentativo, non sopravviverebbe ad un secondo impatto simile.>> Quelle parole misero il ragazzo ancora più ansia e pressione, timore di sbagliare. Leorio la teneva seduta per terra, schiena inarcata e testa china in avanti e le teneva fermo più che poteva l'amo dalla parte della pancia, così che si muovesse il meno possibile. Kurapika chiuse gli occhi, tirò un lungo sospiro per calmarsi e sferrò il suo attacco.

X-Hunters-XWhere stories live. Discover now