Moneta X Riunione X Nuova amica

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Era ormai notte, i ragazzi, guidati da Mare, raggiunsero la dépendance e inaspettatamente trovò gli altri maggiordomi disposti uno di fianco all'altro, perfettamente allineati che li attendevano e li osservavano. In mezzo a tanti uomini, c'era una bellissima donna dai capelli ricci.

<<Mare.>>

La giovane ragazza scattò immediatamente quando la donna la chiamò. <<Sì?>> Le chiese con tensione, mentre stringeva tra le mani lo skateboard che Killua le aveva regalato, il giorno in cui era tornato dall'esame hunter. Nonostante la ragazza fosse sempre stata costretta a rifiutarlo, Killua nel corso degli anni aveva più volte dimostrato interesse nell'essergli amico, forse per il fatto che fossero coetanei e sperava di giocare come un normale bambino.

<<Puoi andare.>> Le disse la donna, nonché sua madre. La ragazza fece un educato cenno di consenso e si congedò, lasciando il gruppo di ragazzi soli con loro.

Avanzarono verso i maggiordomi con una certa riluttanza, sentendosi i non benvenuti. Inaspettatamente, il personale degli Zoldyk si inchinò a loro, in segno di rispetto.

<<Perdonate la scortesia usatavi giorni addietro. Poc'anzi la signora si è messa in contatto con noi, in base alle disposizioni ricevute vi sarà riservato un trattamento da ospiti ufficiali.>> Disse la donna, rivolgendosi con estrema formalità ai ragazzi. "E' la donna che ha risposto al telefono." Pensò Gon riconoscendo la voce.

I ragazzi furono accomodati in un grande salotto in stile elegante e classico, quando cercarono di medicare le ferite di Gon, si rifiutò, esclamando che l'unica che avrebbe potuto farlo fosse Mira, così, la ragazza agì. Finalmente, ai ragazzi fu riferito che Killua li stava raggiungendo e nell'attesa che arrivasse da loro, la madre di Mare propose un gioco. Era semplice, si trattava di lanciare la moneta e indovinare in quale mano andava a finire.

<<Allora, in quale mano è la moneta?>> Chiese la donna.

<<Troppo facile.>> Disse Mira, divertita. <<Nella mano sinistra.>> Dissero in coro. La madre di Mare sorrise lievemente, mentre apriva le dita della mano sinistra, rivelando la moneta. Andarono avanti così per un paio di altri tentativi, finché la situazione non divenne seria. La donna fece un tiro molto più complesso, un normale essere umano non sarebbe riuscito a seguire con gli occhi il movimento delle sue mani. <<Ponderate bene la vostra scelta, se sbagliate, verrete eliminati.> Disse la donna con voce glaciale, facendo improvvisamente calare il gelo nell'abitacolo. la madre di Mare, manifestò la sua totale disapprovazione per quello che erano venuti a fare i ragazzi e non nascose il suo dispiacere nell'ospitarli.

<<E' nella mano sinistra.>>

Disse Kurapika con decisione e serietà. Fortunatamente, era giusto. Come se tutto ciò non bastasse, i maggiordomi puntarono un coltello a collo di Mare, affermando che fosse un'incapace e che comunque doveva essere punita per il fallimento nel suo lavoro.

Da quel momento, ogni lancio della moneta diventava sempre più difficile da vedere. Il primo ad essere eliminato dal gioco fu Leorio, mentre gli altri tre tennero duro per molte partite.

<<Tu, ragazzina.>> La donna si rivolse a Mira con estremo fastidio, tanto che strinse la moneta nel pugno, piegandola. <<Tu usi il nen per vedere la moneta. Considerato che nessuno di noi lo sta usando, è come barare. Sei esclusa dal gioco.>> <<Eh!? Nen? Non so nemmeno di cosa parli, non è giusto!>> La ragazza provò a protestare, ma alcuni maggiordomi si avvicinarono a lei con fare minaccioso. <<Mira..>> La chiamò Kurapika, mettendole una mano sull'avambraccio per calmarla. Lei sbuffò, si mise a braccia conserte e borbottò: <<Non è giusto, è solo una scusa perché sono troppo brava.>>

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