2. Siete proprio voi

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Quando i ragazzi si svegliarono, nello stesso momento, si guardarono intorno spaesati e sorpresi.
Stesi per terra, su un tappeto ampio sui toni del marrone, si misero seduti, rivolgendosi dei fugaci sguardi.

Facendo vagare lo sguardo, videro che si trovavano in una casa.
Per nulla spaventati, con l’animo tranquillo, si sentivano al sicuro.

“Ben svegliati!” disse una voce femminile, allegra.

Si voltarono verso la porta di ingresso, da cui la voce proveniva.
Una ragazza snella, dai capelli rosa legati in una coda alta, con la frangia che non nascondeva i suoi occhi azzurri, era appena entrata e si chiuse dietro la porta.

Da un'altra stanza, apparve davanti a loro un ragazzo di carnagione scura, con un paio di occhiali davanti agli occhi, neri come i corti capelli.
“Ciao” salutò con un sorriso.

Quei due presero posto su delle sedie di legno che facevano coppia con un grande tavolo , anch’esso di legno, su cui era posato un vaso con dei lillà.

Delle credenze di varie forme e dimensioni, un grande lavabo e una sedia a dondolo in un angolo completavano il semplice  arredamento di quella piccola e accogliente stanza, la cui attrazione principale era un grande camino, acceso,  che ospitava una pentola dalla quale proveniva un buon odore di cibo.

“Dove siamo?” chiesero nello stesso momento i ragazzi, facendo ridere i due che li guardavano con attenzione.

“Cominciamo dalle presentazioni” disse la ragazza, in tono allegro “Io sono Tori e lui è il mio amico Lucas: è un guaritore”
“Come vi sentite?” chiese Lucas, con un aria di curiosità.

“Benissimo!” rispose il ragazzo dai capelli blu con un gran sorriso.
Seduto per terra, con le gambe incrociate, batté le mani sulle sue cosce “Io non sono mai stato così bene in vita mia! Avete fatto una magia?” disse e si toccò il cuore con una mano.

“Non noi” rise Tori
“È perché siete insieme” disse Lucas indicandoli tutti
“Tu come ti chiami?” chiese poi alla ragazza.

“Isi” rispose, sistemandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Giory” rispose il ragazzo dai capelli rossi, quando Lucas lo guardò.
“Oscar” disse il ragazzo del libro strappato.
“Ren” si presentò l’ultimo con un sorriso.

Tori e Lucas si guardarono sorridendo.
“Incredibile” disse lui.
“Non ci credo ancora che si è diviso in quattro. Ha fatto le cose per bene” disse Tori, emozionata.
“Sono svenuti perché si sono riuniti per la prima volta ?” chiese Lucas alla ragazza
“Credo di si” annuì.

Giory perse la pazienza.
Non ne aveva mai molta a dire il vero e in quel momento era al limite.
“Io me ne vado” disse, alzandosi.
“No, aspetta!” lo fermò Tori.
“Non aspetto niente, me ne vado” insistette lui
“Devo spiegarvi. Dobbiamo parlare” disse, alzandosi anche lei in piedi.
“E di cosa?” disse Giory aggressivo, con la mano sulla maniglia della porta.
“Dei vostri poteri” disse lei.

Cadde il silenzio.

Giory guardò di sfuggita e senza volerlo gli altri ragazzi, che erano ancora seduti a terra.

Isi e Oscar evitarono il suo sguardo,  indirizzandolo altrove.
Ren invece gli sorrise.

“Ma di che stai parlando?” chiese, con una smorfia Giory, tornando a guardarla.
“Vi abbiamo visto al mercato poco fa. Quello che avete fatto a quel mostro” disse Lucas.

Oscar si alzò in piedi e si diede una sistemata ai vestiti
“Io non ho fatto un bel niente. Vi siete sbagliati. Vorrei tornare a casa ora” disse con calma, serio, avvicinandosi a Giory e alla porta.

Anche Isi e Ren si alzarono da terra.
“Concordo” disse lei
“Io non concordo per niente!” disse Ren e gli altri tre lo guardarono, sorpresi.
“Io qualcosa ho fatto e anche voi! State mentendo, lo sento! Volete sapere ma non vi fidate” disse, sicuro di ciò che diceva.

Tori spostava lo sguardo tra tutti loro.
“Capisco che abbiate dei dubbi ma per favore, vi chiedo solo di ascoltare quello che ho da dirvi. È importante“ disse, supplichevole.

“Se sanno qualcosa, io voglio ascoltare quello che hanno da dire. Voi no?” disse Ren ai ragazzi.
Non risposero ma erano chiaramente titubanti.

Ren si voltò verso Tori e Lucas, serio.
“Quello che ci dovete dire ha a che fare con questa… cosa…che sento?” chiese, avvicinandosi di qualche passo a loro e indicandosi il cuore.

“Si. Ha tutto a che fare con quello” rispose Tori, annuendo.
“Cosa senti?” volle sapere Lucas.

“Sento loro” disse Ren, indicando gli altri “Dentro al mio cuore. Sento che … mi completano. Sento che siamo confusi” li guardò.

Tutti e tre guardarono Ren.
Anche loro sentivano lui e gli altri.
Era bellissimo.
E spaventoso.

“Si” confermò Isi alla fine.
Incrociò le braccia sotto al petto e disse, guardando Tori “Ha ragione Ren. Ti ascolto”

Oscar annuì e tornò sui suoi passi, fermandosi vicino a Isi.
Giory non disse nulla ma incrociò gambe e braccia e si appoggiò con le spalle alla porta, infastidito: qualcosa gli impediva di andarsene.

“Bene!” disse Tori, emozionata “Non avete idea da quanto tempo vi stiamo cercando e oggi finalmente siete qui. Siete voi, siete proprio voi!”
Quasi saltellava dalla gioia; Lucas la guardava ridendo.

“Siamo chi?” chiese Ren, ridendo del suo entusiasmo.

Lei prese un bel respiro e rispose dicendo l’ultima cosa al mondo che i ragazzi potevano immaginare.

“Gli eredi di Igor” disse con un sorriso smagliante.

Il silenzio che seguì le sue parole era totale.

Completamente increduli a quello che avevano appena sentito uscire dalla bocca di quella ragazza, la fissarono ad occhi spalancati pensando che le mancasse qualche rotella.

Il suo amico Lucas, spostava lo sguardo da Tori ai ragazzi ridendo delle loro buffe espressioni.

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Secondo Capitolo che ci svela molto poco. 😈

Nel prossimo capiremo meglio chi è Tori e soprattutto chi è Igor.







Gli eredi di Igor e la pietra AbraxasWhere stories live. Discover now