44. Scared, Potter? (The end)

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«Fa ancora male?»

L'atmosfera del San Mungo era surreale, Harry non ci era mai stato, ma aveva sempre immaginato che sarebbe stato molto meglio di un ospedale babbano; si sbagliava, certo si vedeva che si trattava di un ospedale magico visto che bende e pozioni svolazzavano tra una stanza e l'altra per i corridoi, sicuramente i metodi di guarigione erano anche avanzati, ma aveva comunque quella luce bianca accecante, muri e pavimenti chiari, odore di disinfettante.

Era seduto accanto al letto di Draco, che indossava pantaloni di quello che doveva essere un pigiama dell'ospedale ma sembrava più una tuta, il moro non gliel'aveva detto, ma era terribilmente carino vestito con indumenti non eleganti.
Il busto invece era scoperto, ma fasciato quasi completamente con delle bende, chiudendo gli occhi Harry riusciva quasi a rivedere l'immagine del biondo ricoperto di sangue a terra nel cortile di Hogwarts.
Era passata una settimana d'allora.

Il Grinfondoro sfiorava con le dita le bende del ragazzo, tenendo la testa china e appoggiata all'altro braccio, sul cuscino vicino alla testa di Draco.

«Non fa più male, almeno se non cerco di muovermi troppo all'improvviso» Draco portò la propria mano vicino a quella di Harry, intrecciando le loro dita.

«Perché hai lasciato Grimmauld place?»

«Mia madre mi aveva avvertito del giorno in cui avrebbero attaccato Hogwarts, ho avuto il presentimento che anche tu saresti stato lì»

Harry non conosceva bene Narcissa, ma era quasi sicuro che lei avesse dato quell'informazione a Draco per assicurarsi che rimanesse nascosto, non che corresse dritto verso il pericolo.
Il biondo tuttavia aveva ignorato l'avvertimento.

«È stato così Grifondoro da parte tu-» Harry non fece in tempo a finire di pronunciare la frase che la serpe gli tirò un leggero colpo sulla nuca, forse per non fargli male o forse semplicemente perché gli faceva male il braccio.

«Non osare»

Harry si finse indignato, cercò di afferrare le braccia del ragazzo, ridendo, l'altro a sua volta allontanava il braccio destro dall'altro lato del letto, fuori dalla portata del moro.
Il Grifone, per afferrargli il braccio, tra una risata e l'altra dei due, si ritrovò sul letto, a cavalcioni della serpe.
Arrossì non appena se ne accorse.

Il biondo ghignò «L'astinenza inizia a farsi sentire?»

«No!... Un po'» le guance di Harry andavano a fuoco, fece per spostarsi e scendere, ma Draco lo fermò, tenendolo per un fianco.

«Le infermiere controllano ogni ora» guardò l'orologio appeso alla parete «Abbiamo ancora una ventina di minuti», con un po' di sforzo si tirò su a sedere, arrivando faccia a faccia con il moro seduto sulle sue gambe.

«Sei pazzo? Sei infermo e soprattutto qualcuno potrebbe entrare da un momento all'altro!» Harry era preoccupato per le ferite del biondo, nonostante ormai fossero rimarginate dovevano fargli ancora male, era però anche estremamente imbarazzato, arrossito fino ai capelli e segretamente moriva dalla voglia di baciare il suo ragazzo.

Draco sorrise, mettendo le mani intorno ai suoi fianchi, avvicinandosi al suo viso ma senza baciarlo «Sono quasi morto, una ricompensa me la merito»

Harry iniziava a desistere, il sorriso del biondo era ipnotico «Non lo so..», guardava verso la porta, per assicurarsi che nessuno stesse per entrare.

«Paura, Potter?»

«Ti piacerebbe»

Si baciarono.

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Questa storia finisce qua, ma vi ricordò che ho pubblicato una nuova Drarry sul profilo, che avrà aggiornamenti frequenti e regolari, promesso 😌

Grazie di cuore a tutti voi per aver letto questa storia e avermi fatto divertire con i vostri commenti, scusate ancora per i due anni di assenza lol 💀, ma penso mi siano serviti, siete santi per aver comunque voluto rileggervi la storia e finirla <3
Grazie anche ai nuovi lettori <3

Potion tutor || DRARRY Where stories live. Discover now