7. Watch out

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Erano passati due giorni dall'incontro di Harry e Malfoy nell'aula di difesa contro le arti oscure, da quando Harry si era per qualche motivo proposto di aiutarlo ad andare nella foresta oscura.

Una cosa a cui non aveva però pensato era che in questo modo si sarebbe ritrovato a passare quasi tutti i giorni del tempo insieme a Malfoy.

Quel giorno era in programma che si sarebbero visti per la lezione di recupero di pozioni, Harry stava traendo beneficio da queste lezioni extra, Malfoy non era male come insegnante.

Ma Harry non poteva fare a meno di pensare più di ogni altra cosa ai momenti che avevano passato nei giorni scorsi, soprattutto ad alcuni in particolare, come Malfoy che gli afferra il polso per fargli toccare il muso del Thestral, o Malfoy che lo difende con Piton e lo riaccompagna al dormitorio... O Malfoy a pochi centimetri da lui che ghigna, come se avesse capito qualcosa che nemmeno Harry sapeva ancora.

Il moro decise quindi, in preda alla confusione, di compiere un atto di fede e parlarne con Hermione.
Avrebbe voluto rendere partecipe della cosa anche Ron, ma lui l'avrebbe sicuramente presa male.

Decise quindi di raccontarle del mantello e la foresta proibita, in cui sarebbero dovuti andare la sera stessa.

«Harry ti rendi conto di avergli svelato un segreto molto importante? Come mai ti fidi così tanto di lui all'improvviso?»

«Non lo so... Ma so che non è così male come vuole far credere» fece una breve pausa per prendere un respiro «comunque direi che così avrò più tempo di capire che intenzioni ha e magari capire finalmente se ha qualcosa a che fare con Voldemort»

«Effettivamente potrebbe essere utile... Ma fa attenzione Harry, magari è tutta solo una recita per guadagnarsi la tua fiducia»

Quella prospettiva rese Harry ancora più confuso di prima.. E leggermente triste, spaventato.

«Farò attenzione, ora vado, non sopporta quando arrivo in ritardo» e con questo il moro lasciò la sua amica, avviandosi verso l'aula di pozioni.

Il biondo come sempre era già sulla soglia, come faceva ad essere sempre puntuale? Era fin troppa perfezione in una persona sola, per forza poi era uno stronzo, gli serviva un difetto fatale.

«Meno in ritardo del solito Potter, fai progressi» il ragazzo entrò nell'aula e chiuse la porta subito dopo che fosse entrato anche il secondo.

«Questa volta Lumacorno vuole che tu rifaccia la pozione di ieri, era penosa»

La lezione si svolse come al solito, con lunghe e interminabili sofferenze per il Serpeverde che si ritrovava a dover rispondere a domande idiote (a suo avviso) e Harry che per poco non faceva saltare tutto in aria per l'ennesima volta.

«L'hai portato?» chiese Malfoy appena Harry aveva finito di sistemare il casino di ingredienti e fiale rimasti sul banco.

Il Grifondoro estrasse dall'ampia tasca il mantello, che aveva ridotto di dimensione con un incantesimo.
«Engorgio» pronunciò, puntando la bacchetta su quest'ultimo, che tornò quindi alla dimensione originale.

«Come facciamo a starci in due?»

«Beh al primo anno io, Ron ed Hermione ci stavamo in tre, non dovrebbe essere difficile» però il moro non aveva messo in conto il fatto di essere cresciuto parecchio e, ancora più di lui, Malfoy, più alto di quasi una decina di centimetri.

Il Grifondoro si avvicinò quindi a Malfoy, per poi coprire entrambi col mantello.

I piedi rimanevano scoperti.. Dovevano avvicinarsi, arrivano quindi a toccarsi completamente, spalla contro spalla, ma ancora non era abbastanza.

«Potter vai più avanti» Malfoy prese il moro dai fianchi, piazzandolo alla propria sinistra, ma leggermente davanti a sé, in modo da tirare meno coperta, cosa che funzionò, in quanto erano finalmente coperti entrambi.

Harry, per qualche motivo, arrossì.
Doveva veramente trovarsi una ragazza.. Era arrivato al punto di arrossire per il tocco di Malfoy...

I due ragazzi uscirono dall'aula e passarono inosservati per tutti i corridoi fino alla foresta oscura.

Insieme raggiunsero lo spiazzo dei Thestral e tolsero il mantello.
Malfoy si sedette ai piedi del solito albero, a leggere, mentre un cucciolo di Thestral si avvicina a lui, che quindi lo accarezza.
O almeno questo era ciò che Harry poteva intuire dai movimenti della mano del biondo, troppo bassa per star accarezzando la testa di un adulto.

«Malfoy... Quello è un libro babbano?»

Il biondo, senza staccare gli occhi dalle pagine, annuì «Ed è per questo che non leggo nella sala comune di Serpeverde, dillo a qualcuno e ti crucio, Potter»

Harry gli assicurò quindi che non ne avrebbe parlato con nessuno.
Era sorpreso però dal fatto che il Serpeverde avesse risposto alla sua domanda sinceramente; ma d'altronde nulla più lo stupiva, lui, Harry Potter, si trovava nel raggio di due metri da Draco Malfoy e nessuno dei due stava cercando di far fuori l'altro.

Sarebbe andata così se gli avessi stretto la mano il primo anno?

Una possibile amicizia con Malfoy suonava così impossibile, ma allo stesso tempo interessante.

Mentre i ragazzi erano immersi nel silenzio, un suono li fece trasalire.
L'abbaiare di un cane, di Thor.

Harry si sedette velocemente di fianco a Malfoy e coprì entrambi con il mantello.

Quando arrivò Hagrid, passò loro davanti, senza vederli e successivamente sparendo dietro gli alberi, portando con se Thor, il cui guaito risuonava sempre più lontano.

Potion tutor || DRARRY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora