6. Maybe I trust you

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«Potter, Piton ti deve parlare, aula di difesa contro le arti oscure» Malfoy aveva raggiunto Harry il giorno successivo al biglietto che il Grifondoro gli aveva fatto scivolare in tasca, dopo pranzo in sala grande lo avverte del professore.

Harry annuì, salutò i due amici dicendo che si sarebbero visto più tardi e si avviò verso l'aula.
Il suo cuore batteva sonoramente nel petto; cosa poteva volere Piton? Aveva scoperto che lui e Malfoy erano stati nella foresta proibita? Impossibile, e comunque questo avrebbe messo nei guai anche il Serpeverde, cosa che Piton di sicuro non avrebbe voluto.

Mentre pensava ad ogni possibile prospettiva, Harry raggiunse l'aula e si guardò un attimo intorno, quasi come se stesse cercando aiuto.
Quando girò la testa a destra si ritrovò di fronte Malfoy. L'aveva seguito? Harry era talmente occupato a pensare che non si era accorto dei passi del biondo dietro di lui.
Piton aveva convocato anche Malfoy?

Il biondo entrò nell'aula e lasciando sorpreso il Grifondoro, lo afferrò dalla manica trascinandolo con se.

«Dov'è Piton?» chiese Harry mentre invece Malfoy stava chiudendo la porta alle loro spalle.

«Non c'è Piton, Potter, sono io che ti devo parlare» disse quindi lui, come se fosse la cosa più ovvia del mondo «Spiega il biglietto»

«Non c'è nulla da spiegare Malfoy, Hagrid ti ha visto e potrebbe segnalarlo a qualche altro professore, lo sai che non possiamo andare lì»

«Te l'ha chiesto lui di seguirmi quindi»

«Sì e mi ha chiesto di dirti di non tornarci, potrebbe essere pericoloso»

«I Thestral non sono pericolosi, ho letto a riguardo»

«Magari loro no, ma non sono le uniche creature a trovarsi nella foresta» Harry si sedette su un banco con un piccolo salto, continuando a guardare il suo.. nemico.
Quest'ultimo sospirò, chiudendo per un attimo gli occhi.

Harry continuò «Senti, non voglio vietarti di vederli, se ci tieni puoi tornare, solo non ogni giorno, rischi grosso ora che Hagrid sa che vai lì.. Ma potrei dirgli che mi hai assicurato di non tornare più e lui non ci penserebbe più molto»

«Ti stai forse offrendo di aiutarmi?»

«Consideralo un ringraziamento per il recupero di pozioni» Harry sorrise leggermente, cosa che venne percepita da Malfoy, che però non disse nulla a riguardo.

L'atmosfera tra i due era più tranquilla degli anni passati, nessuno di loro avrebbe mai immaginato di poter parlare tranquillamente l'uno con l'altro senza scagliarsi maledizioni a vicenda.

«Nell'amortentia hai sentito l'odore di Serpeverde, perché allora non leggi lì?»

«Ho sentito il dormitorio e sala comune di Serpeverde, non i Serpeverde. Amo la mia casa, ma non tutte le persone che ne fanno parte»

Ad Harry venne un'idea, sembrava assurda, completamente, era il più grande rischio che avrebbe potuto prendere, ma per qualche motivo la sua bocca parlò comunque «Potrei sapere come aiutarti, ma devi promettermi di non parlarne mai con nessuno, per nessun motivo; sono serio»

Draco sembrava confuso, ma anche curioso, almeno così pareva al moro «Va bene»

«Aspetta qua, non ti muovere, torno tra dieci minuti, devo prendere una cosa» il Grifondoro si alzò dal tavolo, e afferrando le spalle del Serpeverde lo fece sedere, come ad accentuare il "non ti muovere".

Harry uscì dall'aula e cercando di sbrigarsi senza però destare sospetti raggiunse la torre di Grifondoro.
Ho toccato Malfoy, gli ho toccato le spalle, perché gli ho toccato le spalle?

Harry scosse la testa, cercando di liberare la mente da quei pensieri scomodi, silenziosamente salì le scale fino alla stanza, evitando Ron, troppo impegnato a giocare ed esultare per la sua vittoria negli scacchi dei maghi insieme a Dean, che invece lo accusava di aver barato.

Raggiunta la camera e preso ciò di cui aveva bisogno, tornò all'aula di difesa contro le arti oscure.

Apre la porta, il Serpeverde guarda nella sua direzione, confuso.

«Wow mi hai davvero ascoltato, sei ancora seduto» osservò Harry, facendo prendere un colpo al povero Malfoy, che di scatto si alzò dalla sedia, puntando la bacchetta in direzione della voce.

«Potter dove cazzo sei?»

Il moro ridacchiò, per poi togliersi il mantello dell'invisibilità.

Il biondo era ancora più confuso di prima, ma aveva abbassato la bacchetta.

«È un mantello dell'invisibilità.. Me l'ha lasciato mio padre»

Il biondo si avvicinò a lui, mettendo una mano sotto al mantello, che Harry teneva ora solo appoggiato al braccio, per vederla scomparire.

Harry non smetteva di pensare a quanto fosse vicino Malfoy in quel momento.
Semplicemente era passato talmente tanto tempo in cui l'unica cosa che facevano insieme era litigare, che ora sembrava inverosimile avere questo tipo di conversazioni.

«Quindi dici che potrei andare nella foresta proibita con questo?»

«Potremmo andare» puntualizzò il moro «Nonostante per qualche strano motivo io stia iniziando a fidarmi di te, non mi fido ancora abbastanza da lasciarti solo con il mio mantello»

Il biondo, con la mano sotto al mantello, stretta a un lembo, tirò leggermente verso di sé, portando quindi il moro quasi a cadere, tanto che dovette poggiare le mani sul petto di Malfoy per tenersi.
«Ti fidi di me, uhm?» mostrò ad Harry uno dei suoi soliti ghigni di superiorità, ma per la prima volta a soli pochi centimetri di distanza «Va bene Potter, andremo insieme»

Detto questo il biondo uscì dalla classe, lasciando Harry a chiedersi qualcosa che lo spiazzò al punto di doversi sedere.

Ho appena pensato che Malfoy fosse veramente bello?

Potion tutor || DRARRY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora