3. Hagrid needs help

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Harry stava tornando nei dormitori di Grifondoro, quando Ginny Weasley quasi lo investì correndo nella direzione opposta.

«Harry scusa, non ti avevo visto..»

«Non preoccuparti, dove devi andare?»

«In realtà stavo cercando te, o meglio, Hagrid ti cerca, io ti cercavo per dirti che Hagrid ti cerca» rispose la rossa, andando in confusione totale di fronte al ragazzo per cui aveva sempre avuto una cotta. A volte si chiedeva se Harry se ne fosse accorto o meno...

Il moro la ringraziò, scendendo nuovamente le scale per arrivare alla capanna di Hagrid, doveva sbrigarsi se non voleva arrivare tardi a cena, mancava solo mezz'ora.

Arrivato da Hagrid stava per bussare, quando notò che il suo enorme amico non era in casa, ma nel campo di zucche vicino, intento a fare non si sa cosa girato di spalle.

«Hagrid.. Mi cercavi?»

Il mezzo gigante emise un sussulto, non avendo notato lo studente avvicinarsi.
«Oh Harry, sì, ti cercavo. Ho un problema... Ultimamente stavo facendo le solite ronde nella foresta proibita e sono stato costretto a tornare indietro»

Harry guardò confuso l'amico-professore, come a chiedere spiegazioni.

«Ho visto più volte Malfoy»

Il moro sbatté ripetutamente le palpebre, incredulo «Malfoy? Nella foresta proibita? Ma se al primo anno è fuggito strillando»
Harry ricordava bene quella sera, la punizione che aveva dovuto scontare con Malfoy e Thor nella foresta, quando avevano visto il professor Raptor/Voldemort bere il sangue di quell'unicorno. Malfoy era fuggito a gambe levate, lasciandolo solo.

«Lo so, mi sembrava strano, ma lo fa ogni pomeriggio, entra ed esce in un'oretta. Ho paura che mi voglia controllare, non posso permettergli di parlare di nuovo con suo padre delle mie creature, ho perso Norberto per lui, e quasi Fierobecco»

«Non preoccuparti Hagrid, domani pomeriggio lo seguirò per vedere cosa sta cercando di fare, non perderai le tue creature»

Il mezzo gigante ringraziò di cuore il ragazzo, sempre disponibile a dare una mano, sperava solo che non finisse per mettersi nei guai con Malfoy seguendolo, dopotutto il serpeverde era un prefetto quell'anno, quindi aveva anche più potere del solito.

Harry riuscì a tornare appena in tempo per la cena, dirigendosi successivamente alla torre di Grifondoro.
Per tutta la durata della cena Ron ed Hermione sambravano voler dire qualcosa, ma nessuno dei due lo faceva. Di sicuro erano curiosi di sapere della lezione con Malfoy, ma non volevano parlarne ad alta voce.

Infatti appena entrati in sala comune i suoi due migliori amici  lo assalirono, riempiendolo di domande su come fosse andato lo studio con la serpe.
Harry raccontò loro tutto di quella strana lezione, omettendo solo un particolare: ciò che Malfoy aveva sentito nell'amortentia.
Per qualche motivo gli piaceva essere il solo a sapere qualcosa sul biondo, e comunque non era un dettaglio importante.

«Nonostante ancora io odi Malfoy con tutta me stessa, mi sento di consigliarti di continuare ad andare alle ripetizioni, alla fine ti ha veramente spiegato qualcosa» osservò la ragazza, sistemandosi sulla poltrona davanti al camino, con un libro di rune antiche in mano, già pronta a studiare prima di andare a dormire.

I due ragazzi seguirono il suo esempio sedendosi a loro volta, senza però alcun libro.
«Sì credo che tornerò, la prossima volta è giovedì» Harry concordò con l'amica, nonostante non se lo aspettasse minimamente, aveva davvero capito qualcosa dalle spiegazioni di Malfoy, molto chiare, seppur sempre con quel suo tono altezzoso e sprezzante.

«Ora andiamo a letto, vi prego sto morendo di sonno» Ron sbadigliò, già alzandosi per andare a dormire. Harry lo seguì ridendo e scuotendo la testa, sempre il solito.

***************

Il giorno dopo, finito pranzo, Harry uscì dalla sala grande, rimanendo però poco distante dalla porta, parzialmente nascosto dietro una colonna; quando Malfoy passò di lì, Harry lo vide parlare con Pansy, prima che lei, delusa, andasse in direzione dei sotterranei, e Malfoy come previsto verso la foresta proibita. Il moro lo seguì, cercando di non farsi notare, avrebbe voluto usare il mantello dell'invisibilità, ma non aveva tempo di andarlo a prendere, avrebbe perso di vista Malfoy.

Seguì il Serpeverde all'interno della foresta, non era una strada a lui familiare, eppure Hagrid aveva fatto vedere a lui, Ron ed Hermione parecchie creature.
Il Grifondoro si fermò quando Malfoy raggiunse uno spiazzo, molto in profondità nella foresta a giudicare dal buio nonostante fosse pieno giorno; il moro si nascose dietro un albero, osservando Malfoy sedersi ai piedi di uno un po' più avanti, volto verso lo spiazzo.

Sembrava tutto normale, fin quando il biondo iniziò a leggere tenendo il libro con una mano e accarezzando l'aria con l'altra.

Harry era confuso. Malfoy nella foresta oscura, da solo, a leggere in mezzo all'ombra totale.. accarezzando il nulla.
Era impazzito, non c'era altra spiegazione.

**************
«Hagrid, buona notizia, Malfoy non ti sta spiando nella foresta.. Va solo a leggere»

«A leggere? In mezzo alla foresta proibita? Può leggere in biblioteca.. Harry non mi piace Malfoy ma devi dire lui di non tornare lì, è pericoloso, se qualche creatura lo attacca suo padre mi fa licenziare»

«Sì... Credo che proverò a parlargli domani al recupero di pozioni.. sempre che non mi cruci per averlo seguito» detto questo il moro tornò ad Hogwarts, non voleva parlare di questo con i suoi amici, avrebbero tirato fuori chissà quali teorie impedendogli di tornare al recupero di pozioni, ma lui aveva bisogno sia di Malfoy come insegnante, per quanto gli costasse ammetterlo, sia per chiedergli che cosa stesse facendo nella foresta, perché ora era Harry a volerlo sapere.

Potion tutor || DRARRY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora