10. It hurts

14.2K 740 604
                                    


Silente aveva mandato Hagrid a cercare Harry, dicendogli di raggiungerlo nel proprio ufficio.

«Harry ho bisogno di parlarti» iniziò il professore «qualcuno ad Hogwarts non è chi dice di essere, sta facendo il doppio gioco e nonostante io abbia già un'idea di chi si tratti vorrei che tu mi aiutassi a confermarlo»

«Di chi si tratta professore?»

Il cuore di Harry perse un battito non appena il ragazzo udì la risposta, anche se non poteva dire di non esserselo aspettato «Draco Malfoy»

Il preside continuò dunque «Se veramente si tratta di lui, ho notato che ultimamente fra voi sì è instaurata una conoscenza, vorrei che tu lo convincessi ad unirsi a te, alla tua causa»

«Professore non credo sarei in grado di convincere Malfoy a fare una cosa del genere» Harry voleva uscire da quella stanza, non voleva vedere nessuno per un po'.

«Provaci Harry, non sappiamo mai cosa può nascondersi nelle persone più inaspettate, forse del buono» il preside congedò il ragazzo, raccomandandosi di essere informato di eventuali sviluppi.

Harry avrebbe probabilmente dovuto dirigersi immediatamente dove la mappa del malandrino gli indicava il nome di Malfoy e fargli un terzo grado... Ma non voleva farlo, non voleva sapere dove fosse il biondo, tantomeno parlargli; non voleva parlare con nessuno in quel momento.

Era stato così stupido a pensare che lui e Malfoy sarebbero mai potuti essere qualcosa di diverso da due semplici nemici; si era fidato e per l'ennesima volta era stato deluso.
Nonostante questi pensieri c'era ancora una piccola parte di se che voleva dire "eppure sembrava così reale, magari lo era".
Harry decise quindi di rifugiarsi a pensare sulla torre di astronomia; gli piaceva immergersi nei propri pensieri guardando l'orizzonte, se sentiva quasi libero, come se potesse volare come quegli uccelli che passavano in volo proprio davanti a lui.

Avrebbe dovuto affrontare Malfoy prima o poi, per scoprire qualcosa, ma al contrario del biondo a Harry non piaceva ingannare le persone, non voleva instillare in lui una falsa fiducia, ma avrebbe dovuto farlo se voleva fare progressi nella caccia a Voldemort, doveva scoprire di più.

********

Negli ultimi tre giorni Harry aveva evitato Malfoy al meglio delle proprie capacità, ogni volta che stava per incontrarlo cambiava strada, andava sempre in giro con Ron ed Hermione, sapeva che il biondo non gli avrebbe parlato in loro presenza, per andare da Hagrid o nella torre di astronomia da solo si serviva del mantello dell'invisibilità, che più di una volta l'aveva salvato dal farsi sorprendere da un Malfoy apparentemente incazzato che lo cercava nei corridoi.

Finito pranzo in sala grande, come al solito Harry prese sotto braccio Hermione e al fianco di Ron iniziarono a incamminarsi, questa volta però non funzionò.

«Potter, abbiamo le lezioni extra, muoviti» il biondo era spuntato esattamente di fronte a loro, non poteva evitarlo, non poteva nemmeno inventare una scusa in così poco tempo, in più i suoi amici se ne sarebbero accorti.
Nemmeno Hermione sapeva di ciò che Silente aveva detto a Harry, il moro non voleva parlarne.

«Sì ti raggiungo, tu puoi iniziare ad andare» biascicò il moro, quasi balbettando all'inizio, non voleva stare un'ora con il Serpeverde, da soli.

«Ho altro da fare dopo Potter, vedi di non perdere tempo e vieni» il biondo, con sorpresa di Ron ma non troppa di Hermione, afferrò Harry per una manica, strattonandolo leggermente in avanti.
Harry non aveva più scelta se non quella di seguirlo e così fece.

*********

«Ti dispiace spiegarmi cos'hai che non va in sti giorni?» il sempre elegante Draco non era poi così elegante, poteva parlare come i peggiori bifolchi, questo Harry l'aveva imparato nei quasi due mesi che avevano trascorso vedendosi così spesso; si stava trattenendo ma avrebbe potuto inveirgli contro molto presto.

«Non ho nulla Malfoy, possiamo iniziare?» il moro non lo guardava negli occhi, si occupò piuttosto di posizionare libro e calderone sul solito banco, per poi sfogliare il libro, senza cercare nessuna pagina in particolare, era solo che si sentiva così oppressò in quella situazione, l'aria sembrava pesare sulla sua nuca, non riusciva a guardare il Serpeverde di fronte a sé.

«Innanzitutto guardami quando parlo» il biondo si avvicinò pericolosamente a Harry, solo il banco a dividerli, con una mano solleva il mento del moro, non nel classico modo romantico, ma con astio, costringendolo a guardarlo negli occhi.

«Ti sto guardando, contento?»

«No finché non mi dirai perché mi stai evitando»

Il punto che il biondo stava toccando sembrava andare a fuoco, Harry voleva scappare, perché proprio come una fiamma in quel momento Malfoy era tanto attraente quanto pericoloso.

«Una persona che conosco probabilmente mi sta riempiendo di minchiate da mesi e io non so cosa fare, meglio?»

«Probabilmente? Se non sei sicuro che lo stia facendo non dovresti nemmeno pensarci, se proprio ci tieni, semplicemente chiediglielo, non sono forse i Grifondoro i pazzi che si buttano senza pensare in qualunque situazione?»

Fastidioso ammetterlo, ma aveva ragione; tuttavia Harry non poteva certo esordire a quel punto con un "Sei dalla parte di Voldemort?".

O forse sì.

«Sei dalla parte di Voldemort?»

Potion tutor || DRARRY Where stories live. Discover now