Uno

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Julian non stava più nella pelle e, per contenere un po' della sua ansia, si era occupato personalmente di allestire la stanza che aveva intenzione di utilizzare per fare lezione. C'erano cinque banchi doppi, la poltrona su cui si sarebbe seduto e una lavagna bianca che prendeva gran parte del muro.

Sua moglie l'aveva aiutato con le pulizie per fare più in fretta ed era soddisfatta del risultato "all'inizio ero un po' scettica, ma devo ammettere che adesso che abbiamo finito sembra davvero un'aula di tutto rispetto. C'è persino il distributore delle bevande"

"Preferisco gli ambienti caldi ed accoglienti, la desolazione data dall'inverno è già abbastanza per una persona solare come me" le aveva preso le mani "manca davvero poco, non riesco ancora a crederci"

"Dovresti iniziare a farlo perché hanno appena suonato il citofono"

Erano letteralmente corsi direttamente al cancello per accogliere personalmente gli ospiti, presentandosi a loro con dei sorrisi smaglianti e rassicuranti. I quali però non erano stati ricambiati da tutti.

Coloro che avevano messo al mondo le prescelte erano visibilmente preoccupati, ma era chiaro che non ci fosse alcuna ostilità da parte loro e quella consapevolezza aveva allentato un po' della tensione a cui erano sottoposti i due sposi.

Le dieci ragazze erano ancora più belle dal vivo e la personalità di ognuna era perfettamente resa chiara dal loro abbigliamento, ma anche dal modo che avevano di porsi.

L'unica che si era sentita abbastanza coraggiosa da parlare era stata la maggiore "quindi dobbiamo stare in questa catapecchia per chissà quanto? C'è almeno il Wi-Fi?"

"Kat, ti abbiamo detto mille volte di non farci fare figuracce. Per favore" suo padre le aveva poggiato una mano sulla spalla ed era sul punto di mettersi a sudare per paura di aver dato un'impressione sbagliata della sua famiglia.

Gli occhi di Katarina si erano rivolti al cielo "che ho detto di male? Non è colpa mia se necessito della connessione per guardare gli anime e i drama e nemmeno mi va di rimanere indietro di chissà quanti episodi"

Sua madre era sul punto di ribattere, ma ci aveva pensato Julian a calmare le acque "abbiamo fatto installare un apparecchio particolare e che fornisce la possibilità di connettersi soltanto a chi sta in casa. Ti posso assicurare che è il migliore al mondo"

"Visto? La mia era soltanto una semplice curiosità" i suoi capelli biondi erano resi particolari dalle innumerevoli ciocche nere che spuntavano da tutte le parti.

Un po' in disparte c'era sua sorella minore, la quale aveva una chioma ancora più insolita e che sembrava essere molto difficile da gestire. Era chiaramente a disagio, ma nessuno della sua famiglia aveva fatto caso a lei.

Un'altra ragazza lasciata da parte era colei che, a detta del loro possibile tutore, era stata scelta per portare il peso dell'Oscurità, infatti i suoi genitori se n'erano andati dopo aver stretto la mano dei padroni di casa.

Non sembrava triste, ma dal modo in cui le sue dita stavano picchiettando sulla valigia di suo possesso si poteva intuire che non fosse al settimo cielo.

L'unica che si era resa conto della sua situazione era Jeongyeon "tutto bene?" le aveva rivolto un sorriso degno di essere paragonato al sole stesso. Era quasi accecante.

Dahyun si stava guardando la punta delle scarpe un po' rovinate "sto alla grande, ti ringrazio per l'interesse"

Anche Sana era stata soltanto accompagnata e poi lasciata da sola e la freddezza del suo sguardo non aveva eguali, dando la prova che le supposizioni sulla sua personalità fatte dal futuro insegnante fossero vere "dove stai trovando la voglia di sorridere?"

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