Diciassette

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Katarina era tornata in camera con gli occhi ancora gonfi ed il cuore pesante, ma allo stesso tempo si sentiva determinata a portare a termine il compito che lo psicologo le aveva dato: perdonare prima se stessa.

La sua voglia di fare era scomparsa proprio quando si era chiusa la porta alle spalle "potreste andare da un'altra parte? Ho bisogno di stare un po' sola"

Chaeyoung aveva messo in pausa il film che stava guardando con la sua ragazza "non stiamo facendo nulla che potrebbe darti fastidio"

"Lo vedo che siete tranquille, ma necessito di non avere nessuno intorno" il suo tono era molto calmo, anche se le sue mani stavano iniziando a far male.

"Questa è anche la mia stanza e posso starci quanto voglio, se proprio vuoi isolarti vai in salotto"

"Ci sono già Nayeon e Sana e non ci tengo a sentire il rumore dei loro schifosissimi baci"

Mina si era accorta dell'impazienza che cresceva nella maggiore "forse è meglio andare in camera mia"

La sua fidanzata le aveva impedito di alzarsi dal letto "no, sono stanca di lei e delle sue prepotenze. Voglio stare qui e ci resto quanto mi pare"

"Sono sempre io ad andarmene per lasciarvi da sole, che ti costa alzare il culo per una volta?" l'elettricità aveva cominciato a scorrere sulla sua pelle, concentrandosi maggiormente sulle dita "te lo ripeto un'ultima volta: voglio stare isolata in queste quattro mura"

La minore si era messa in piedi per andare a fronteggiarla, nonostante fosse notevolmente più bassa di lei, e la stava fissando dritta negli occhi "altrimenti che fai? Mi punti una mano al petto?"

Sentirsi dire quelle parole aveva fatto indietreggiare la bionda di un passo "non.. Non provare a dirlo ancora, non oggi"

"Allora non darmi un motivo per farlo e sparisci dalla mia vista, mi stavo divertendo prima del tuo arrivo" non sapeva nemmeno lei per quale motivo le stesse gettando tutto quel veleno addosso ed era a causa di ciò che non riusciva a fermarsi "vattene, ci stai dando fastidio"

La posseditrice dell'Aria le aveva raggiunte per mettersi in mezzo, rivolgendo uno sguardo arrabbiato a colei che non se lo sarebbe mai aspettato "stai esagerando, chiudi quella bocca di merda se non vuoi che sia io a suonartele. Non vedi che sta per sentirsi male? Hai detto di voler risolvere i vostri problemi, ma a conti fatti ti stai solo comportando da arrogante"

Katarina stava tremando, gli occhi completamente luminosi "Mina, togliti di mezzo. Non voglio colpire anche te"

"Non farai male a nessuno perché non sei quel tipo di ragazza, mi senti? Quello che è successo in passato è stato solo un brutto avvenimento e non ti definisce come persona"

"Levati o va a finire che ti ammazzo" stava piangendo e tremando, segno che fosse sul punto di perdere il controllo "lei può gestire un po' di elettricità, tu invece no"

"Chae, vai a chiamare Jeongyeon. Sbrigati!" l'aveva spinta sfruttando il suo potere, facendola arrivare alla porta con un potente spostamento d'aria.

La più bassa era letteralmente corsa a cercare l'unica persona che potesse fare leva sul buonsenso di sua sorella, interrompendo la sua partita a carte con alcune delle loro compagne "devi venire con me, ho fatto una cazzata e Kat sta perdendo il controllo"

La ragazza dai capelli rosa non le aveva nemmeno permesso di terminare la frase, infatti era letteralmente scomparsa perché si era mossa alla velocità della Luce, arrivando a destinazione senza nemmeno accorgersene.

Mina stava facendo del suo meglio per far ragionare la maggiore, ma con scarsi risultati perché quest'ultima sembrava sul punto di colpirla. Una cosa che non successe grazie alla forte Luce che l'aveva accecata all'improvviso.

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