Ventuno

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L'impazienza di Tzuyu aveva cominciato a farle battere ripetutamente il piede a terra "quanto tempo ti serve per concentrarti? Siamo bloccate qui da non so quanto"

"Innanzitutto vedi di darti una calmata perché, ci tengo a ricordartelo, non è colpa mia se siamo finite qui. Poi, se me lo concedi, vorrei avere un po' di tranquillità per fare quel che devo. Credi sia facile dividere una distesa d'acqua come questa?"

"Non ti sto colpevolizzando e nemmeno ritengo che il tuo compito sia semplice, dico soltanto che di questo passo finiremo col diventare vecchie"

"Mi dispiace, ma devo calcolare bene ogni cosa o potremmo finire travolte mentre percorriamo il sentiero che devo creare" stava toccando la superficie con evidente preoccupazione, evitando di sporgersi dal piccolo pezzo di terra circolare in cui si trovavano "è pericoloso o avremmo potuto provare a nuotare"

La ragazza dai capelli blu si era messa a sedere accanto a lei, sospirando piano "Cassie avrebbe dovuto darti un'altra compagna per una prova come questa, io sono inutile quando si tratta di queste cose"

Nayeon non aveva distolto lo sguardo dalle piccole onde mosse dal vento "probabilmente hai ragione, ma vale lo stesso per te. I nostri elementi non stanno molto bene insieme"

"È vero, siamo l'accoppiata peggiore possibile" il suo tentativo di immergere la mano nell'acqua l'aveva fatta urlare per il dolore "non sono ferita, eppure mi ha fatto malissimo"

"Merito dell'illusione in cui ci troviamo, può farci male anche se non è reale. Sarebbe bello se potessi camminare sull'acqua"

"E io come potrei salvarmi in quel caso?"

"Ti porterei sulla schiena, anche se sei notevolmente più alta di me dubito di non potercela fare" aveva sbuffato di nuovo "ma tanto è inutile pensare a queste cose perché non ne sono in grado"

Il tempo scorreva lentamente ed il silenzio tra le due giovani non era stato d'aiuto per lo stato d'animo di entrambe, anche se c'era stato un momento in cui si erano quasi messe a piangere.

Tzuyu, dopo essersi autocommiserata, aveva spalancato gli occhi "credo mi sia venuta un'idea"

"Spara, non voglio più stare qui" la speranza della bionda era molta, tanto da essersi aggrappata alla sua stessa maglia per tenere ferme le mani.

"Potrei usare il Caos su di te per farti diventare più forte, in modo tale da riuscire ad andarcene da qui senza sforzarci inutilmente"

"La cosa non mi attira molto, ma se è l'unica opzione che abbiamo sono disposta a provarci" si era alzata, più determinata che mai "ma prometti di uscire dalla mia testa non appena saremo al sicuro"

"Te lo giuro su ciò che ho di più caro, non voglio commettere gli stessi errori" il suo dolore era stato nascosto dalla speranza "cerca di rilassarti e non metterti uno scudo non appena sentirai la mente offuscata"

Nayeon si era dimostrata più collaborativa del previsto, infatti scivolare all'interno della sua mente era stato più facile che respirare.

Tuttavia, considerata l'enorme dose di sensi di colpa, Tzuyu si era ritrovata di fronte al rischio di soccombere nei suoi rimpianti e in quelli della sua compagna di prova.

La quale le aveva parlato con la stessa dolcezza di un abbraccio "ignora tutto quanto e raggiungi l'obiettivo, non è il momento di lasciarsi sopraffare da altra negatività. Potremo combatterci quando saremo libere da questa illusione"

Quelle parole avevano avuto l'effetto desiderato sulla più alta, aiutandola a sprigionare il vero potenziale del Caos senza nemmeno averci pensato.

Era entrata nella sua testa e, ne era certa, avrebbe potuto controllarla a suo piacimento "usa la tua vera forza e trova un modo per farci scappare da qui, è un ordine" si sentiva disgustosa per aver parlato a quel modo, ma le era stato insegnato che ordinare avrebbe sempre avuto più efficacia di una normale richiesta.

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