Ventitré

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Momo era alle prese con una delle sue nuove piantine e si era completamente dissociata dal resto del mondo "hai dei petali stupendi, sembrano pieni di brillantini!"

A guardarla sghignazzare c'era la sua compagna di stanza "non solo ha riempito la nostra camera con quegli affari orripilanti, ci parla pure come se fosse una cosa normale"

"Sei troppo dura con lei, lasciala stare" Chaeyoung si stava impegnando al massimo nell'importante attività di fare i grattini alla sua fidanzata "almeno tu non dividi i tuoi spazi con una persona bipolare"

"Katarina è così terribile anche nel privato?" si era voltata in modo tale da poter stare più comoda.

"Ti stupiresti davanti alle sue molteplici personalità e, per farti capire cosa intendo, ti faccio subito un esempio: ieri sera si stava scambiando dei messaggi con Jeongyeon e non ha fatto altro che sclerare e rotolarsi nel letto. Ha persino detto più volte che la ama più di qualsiasi altra cosa"

"È la sua ragazza, la cosa non mi stupisce affatto. Mi sembra perfettamente nella norma" il suo scetticismo era evidente.

"Certo, ma ti sembra normale atteggiarsi da dura mentre parla con lei? Le ha mandato alcuni audio e sembrava disinteressata, però una volta posato il cellulare era tutta rossa"

Mina aveva accennato un sorriso malizioso "dobbiamo usare questa cosa contro di lei e rendere pubblico il suo vero essere"

A quel punto, ad unirsi a loro sul letto, era stata Momo. Si era buttata addosso alle sue compagne senza pensarci due volte "se vi interessa saperlo a me ha confessato di essere una vera sottona e che è stata Jeongyeon ad accalappiarla, non il contrario"

"Sei sicura di potercelo dire? Se dovesse venire a saperlo penso che potrebbe fulminare te e tutte le tue piante" la posseditrice del Tuono sembrava tranquilla e, anche se poco, divertita.

La mora aveva sentito un brivido freddo percorrere la sua schiena "non so proprio tenere la bocca chiusa, accidenti a me"

Un bussare insistente alla porta aveva fatto sobbalzare tutte e tre, soprattutto quando proprio la persona di cui stavano parlando aveva fatto capolino con la testa "dovete venire assolutamente in salotto, subito"

"Perché? Non dirmi che avete fatto cadere di nuovo il cibo sul divano perché non ho voglia di smacchiarlo un'altra volta" la castana si era liberata della mano che le aveva fatto i grattini per potersi mettere a sedere, anche se controvoglia.

"Non è niente di vagamente simile, è solo che io e le altre abbiamo deciso di trascorrere un po' di tempo tutte insieme. Alzate le chiappe e seguitemi se ci tenete alle vostre vite"

"Che sollievo, non ha sentito quello che ho detto" Momo si era portata una mano sul petto, più tranquilla.

"Di cosa stai parlando?" la bionda le si era parata davanti per scrutarla con attenzione "non stavi spifferando i fatti miei a queste sceme, vero?"

L'amante della natura si sentiva sul punto di mettersi a tremare per il terrore "n-no, m-ma come t-ti viene in mente" la risatina finale era stata il chiaro segno della sua colpevolezza.

Le due che erano state con lei fino a poco prima erano indecise se ridere, battersi una mano sulla fronte o scappare dal mostro che si era messo a fissarle.

Tuttavia, con sorpresa di tutte, Katarina aveva fatto una carezza sulla testa di ognuna "che carine, avete paura di me"

"Ti sembra una cosa bella?" sua sorella avrebbe voluto un contatto maggiore, ma le era stato negato.

"Abbastanza, significa che mi basta minacciarvi per avere un trio di servette tutte per me"

Ariel era apparso davanti al volto della sua protetta "ascoltami, ragazzina esaltata. Puoi fare quello che vuoi con le altre, ma questa maleducata è sotto la mia supervisione e non posso permettere a nessuno di approfittare di lei"

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