Otto

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Chaeyoung aveva un urgente bisogno di urinare e il bagno occupato era stato un enorme motivo di stress, dato che anche il secondo a loro disposizione stava già ospitando qualcuno, ed era finita col saltellare da un piede all'altro per cercare di tenersela.

"Al diavolo, tanto siamo tutte femmine" era entrata, ovviamente senza bussare, in quello che si trovava in fondo al corridoio.

L'acqua che stava scorrendo nella doccia si era fermata di botto e Mina aveva fatto capolino con la testa dopo aver aperto leggermente il vetro "credevo fosse chiara la mia presenza qui, ho persino appeso la giacca della mia divisa alla maniglia della porta"

"Mi dispiace tanto, ma di là non posso proprio andarci e non ci penso nemmeno a scendere al piano di sotto" era arrossita per l'imbarazzo e, se avesse potuto, si sarebbe certamente resa invisibile "farò in fretta, devo solo fare la pipì"

"Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno, non mi dai fastidio" il rumore del getto era tornato a farsi sentire, affiancato da un canticchiare intonato e leggero, il quale era però stato interrotto poco dopo "spero tu stia bene, ti sei spaventata molto durante la prova"

La mora era rimasta ferma a fissare una mattonella sul pavimento "che cosa ti fa pensare che potrei averne risentito?"

Colei che possedeva l'elemento dell'Aria si era presa qualche secondo per capire come rispondere nel modo giusto "ti ho sentita piangere non appena hai messo piede in camera tua e, considerando anche il modo brusco con cui hai cacciato tua sorella, direi che sia più che sufficiente per capire che c'è qualcosa che non va"

"L'ho cacciata sul serio?"

"Le hai urlato davanti al naso che doveva andarsene perché non volevi vedere la sua faccia odiosa. Hai detto di detestare il fatto che lei ce l'abbia fatta e tu no" si stava insaponando il corpo per la seconda volta "per quanto sia una stronza non penso si meriti un trattamento del genere, anche perché in quel momento voleva soltanto consolarti"

"Sono io ad esserlo" si era portata le mani ai capelli, tirandoli con forza fino a provare dolore "è colpa mia se lei è così e mi sono anche permessa di farla sentire insignificante"

"Colpa tua?" la castana aveva indossato il suo accappatoio ancora prima di uscire dalla doccia, il tutto per evitare di prendere freddo.

Chaeyoung aveva già finito di fare le sue cose ed era rimasta seduta sul pavimento gelido "recito sempre la parte della vittima, anche quando siamo da sole, ma a conti fatti è colpa mia se ha tanti problemi a relazionarsi con le persone"

"Ti va di spiegarmi meglio? Messa così non si capisce chi sia la vera vittima tra voi"

"Per farla breve, dato che abbiamo soltanto qualche mese di differenza, siamo state cresciute come due gemelle. Ci hanno trattate allo stesso modo, però i miei genitori hanno sempre mostrato una leggera preferenza nei miei confronti. Crescendo, com'è giusto che sia, Kat ha capito di dover lottare per ottenere ogni cosa ed è diventata una persona fortissima, io invece mi sono sempre adagiata sugli allori e questo è il risultato. Ha quasi ucciso una persona pur di proteggermi, eppure quel giorno mi sono allontanata da lei perché avevo paura. Mi chiedo sempre cosa abbia fatto per farmi odiare da lei, ma nei momenti di lucidità mi torna sempre il ricordo di quando le ho detto di non voler avere niente a che fare con un mostro"

Il modo in cui Mina la stava guardando trasmetteva una profonda tristezza "in sostanza si è sempre sentita meno meritevole di te e poi si è vista voltare le spalle quando era probabilmente in preda al terrore delle sue azioni, dico bene?"

"Esatto, è per questo che non sopporto quando qualcuno le risponde male. Non se lo merita"

"Comprendo il tuo punto di vista, ma bisogna essere obiettivi e il modo di fare di tua sorella non è proprio dei migliori. Mi dispiace molto per il suo vissuto e io stessa farò il possibile per non essere puntigliosa, però non sarebbe giusto farle passare liscia ogni cosa sbagliata che fa"

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